L’epicentro e la magnitudo del terremoto – Una scossa di terremoto calcolata in 2.8 gradi della Scala Richter è stata avvertita questa mattina a Cosenza, in Calabria, esattamente alle ore 11 e 56 di oggi, giovedì 22 marzo 2012. L’area interessata all’evento sismico è poco distante dal mare, nel distretto sismico di “Costa_calabra_occidentale”. L’epicentro dell’evento sismico è stato localizzato alle coordinate 39.841°N, 15.86°E e a una profondità di 267,1 chilometri. Le autorità e la protezione civile fanno sapere che non si registrano danni a persone o edifici.
Dalle verifiche che sono state effettuate dal Dipartimento della Protezione civile non risulta che il terremoto alcun danno a edifici o persone. Come riporta l’Ingv, «I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo». In ogni caso, «sebbene tutti i parametri forniti siano stati rivisti da analisti sismologi – comunica ancora l’istituto -, nessuna garanzia implicita o esplicita è fornita. Ogni rischio derivante da un uso improprio dei parametri o dall’utilizzo delle informazioni inaccurate è assunto dall’utente». Il terremoto è stato localizzato con i dati di 9 stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV.
Il terremoto è stato localizzato con i dati di 6 stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV (quadrati). La localizzazione epicentrale riportata nella figura è quella rivista dagli operatori della Sala Sismica dell’INGV e comunicata al Dipartimento di Protezione Civile subito dopo l’evento. I dati relativi a ogni terremoto rilevato dalla rete INGV vengono rivisti successivamente da personale specializzato prima di essere inseriti nel Bollettino della sismicità italiana (informazioni fornite dal sito ufficiale dell’INGV).
L’ultima scossa nella stessa zona è stata registrata alle 2.18 del 27 dicembre dello scorso anno. La scossa, individuata dalle apparecchiature dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in quel caso aveva avuto un’intensità di 2,5 gradi di magnitudo. Il distretto sismico in cui aveva avuto luogo era quello del Pollino, tra i grandi massicci della catena appenninica, lungo la linea del quale si trova il confine tra le regione calabrese e quella lucana.
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