Scossa di terremoto in provincia di Modena, oggi 12 settembre – Una scossa di terremoto di magnitudo 2.7 gradi della scala Richter è stata registrata questa notte alle ore 5 e 03 in provincia di Modena. L’epicentro è stato individuato nella zona tra Mirandola e Modena, quella maggiormente colpita dalle forti scosse di maggio che hanno causato distruzione e morte, segnale di un movimento sismico che non accenna a fermarsi anche se fortunatamente le scosse di questi ultimi mesi, sempre diverse durante l’arco della giornata, non hanno più toccato i livelli di quelle due scosse. L’epicentro della scossa di questa notte è stato individuato alle coordinate 44.867°N, 10.949°E e a una profondità di soli 2,3 chilometri, dunque molto vicino alla superficie. Il distretto sismico interessato è quello della Pianura padana Emiliana. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia i valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo I comuni in un arco di dieci chilometri dall’epicentro sono quelli di MOGLIA (MN), ROLO (RE), CAVEZZO (MO), CONCORDIA SULLA SECCHIA (MO), NOVI DI MODENA (MO, SAN POSSIDONIO (MO). Quelli invece compresi in un arco tra i dieci e i venti chilometri sono i comuni di GONZAGA (MN), PEGOGNAGA (MN), QUINGENTOLE (MN), QUISTELLO (MN), SAN BENEDETTO PO (MN), SAN GIACOMO DELLE SEGNATE (MN), SAN GIOVANNI DEL DOSSO (MN), SCHIVENOGLIA (MN), CAMPAGNOLA EMILIA (RE), CORREGGIO (RE), FABBRICO (RE), REGGIOLO (RE), RIO SALICETO (RE), BASTIGLIA (MO), BOMPORTO (MO), CARPI (MO), MEDOLLA (MO), MIRANDOLA (MO), SAN FELICE SUL PANARO (MO), SAN PROSPERO (MO), SOLIERA (MO). Secondo quant comunciato dai responsabili della protezione civile e dalle autorità della zona non ci sono stati danni a edifici o persone. La popolazione ormai è abituata a questo sciame sismico che gli esperti di terremoti avevano indicato sin dopo le prime socsse dello scorso maggio con una durata possibile di diversi mesi ma anche anni.
I dati relativi a ogni evento sismico rilevato dalla rete INGV vengono rivisti successivamente da personale specializzato prima di essere inseriti nel Bollettino della sismicità italiana.