Scossa di terremoto di 3.3 gradi in Garfagnana, oggi 31 dicembre 2013 – Continua lo sciame sismico in Garfagnana in provincia di Luca dopo la scossa di qualche giorno fa molto forte avvertita in quasi tutta Italia. Come sempre in questi casi l’evento sismico più forte provoca una serie di scosse minori, anche se questa notte poco prima della una si è verificata una scossa di 3.3 gradi della scala Richter. Non si sono verificati crolli di alcun tipo né problemi per le persone, tranne ovviamente la paura in tutti coloro che hanno avvertito la scossa. L’evento è stato registrato alle ore mezzanotte e 42 minuti alle coordinate 44.129°N, 10.489°E e a una profondità di 10,8 chilometri. I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo. I comuni più vicini nell’arco di dieci chilometri dall’epicentro sono stati quelli di BARGA (LU), CASTELNUOVO DI GARFAGNANA (LU),, CASTIGLIONE DI GARFAGNANA (LU), COREGLIA ANTELMINELLI (LU), FOSCIANDORA (LU), GALLICANO (LU), MOLAZZANA (LU), PIEVE FOSCIANA (LU), VILLA COLLEMANDINA (LU). I comuni invece nell’arco di circa venti chilometri sono stati quelli di FIUMALBO (MO), FRASSINORO (MO), PIEVEPELAGO (MO), RIOLUNATO (MO), BAGNI DI LUCCA (LU), BORGO A MOZZANO (LU), CAMPORGIANO (LU), CAREGGINE (LU), FABBRICHE DI VALLICO (LU), PESCAGLIA (LU), PIAZZA AL SERCHIO (LU), SAN ROMANO IN, GARFAGNANA (LU), VERGEMOLI (LU), ABETONE (PT). Il territorio interessato da questa serie di eventi sismici è ad alta densità, si ricorda infatti un devastante terremoto accaduto negli anni venti. L’attività dunque di questi giorni rientra nella normale configurazione sismica di questo territorio. Dopo la scossa di magnitudo 3.3 si sono poi verificate altre due scosse entrambe di magnitudo 2.2 gradi l’ultima delle quali poco prima delle 5 di mattina. Come ha spiegato a ilsussidiario.net l’esperto dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, questa attività sismica “Può spiegarsi con l’accelerazione del motore geodinamico, del sistema che genera i terremoti. Non lo sappiamo con certezza. Sono fenomeni che hanno bisogno di essere studiati a fondo. Ad esempio, il 25 gennaio dello scorso anno ci fu un terremoto nell’Appennino parmense molto profondo. Ci furono, a fine gennaio, lo scorso anno tre forti scosse al nord. Il perché ci sia stata questa concentrazione non lo sappiamo questo ci sfugge completamente”.
Le scosse di questa notte sono state registrate dalle stazioni della rete dell’Ingv, i dati relativi ai terremoti vengono poi rivisti in seguito da perosnale specializzato prima di venire inseriti nel bolelttino degli eventi smismici.