Prosegue lo sciame sismico nell’area dell’Appennino ligure, dove ieri è stata registrata una scossa di magnitudo 3.4 gradi che ha generato un po’ di apprensione. Anche oggi, domenica 20 ottobre 2013, l’Ingv ha rilevato un paio di terremoti nella stessa zona in provincia di Alessandria (Piemonte) non lontano dal confine con la Liguria: il primo è avvenuto alle ore 9.51 con una magnitudo pari a 2.3 gradi sulla Scala Richter, nei pressi dei comuni di Albera Ligure (Al), Avolasca (Al), Borghetto Di Borbera (Al), Brignano-Frascata (Al), Cabella Ligure (Al), Cantalupo Ligure (Al), Casasco (Al), Dernice (Al), Garbagna (Al), Grondona (Al), Mongiardino Ligure (Al), Montacuto (Al), Roccaforte Ligure (Al), Rocchetta Ligure (Al) e San Sebastiano Curone (Al). L’epicentro è stato invece localizzato alle coordinate 44.732°N, 9.022°E e a una profondità di 20.9 chilometri. Il secondo sisma in provincia di Alessandria si è verificato appena due minuti più tardi, alle 9.53, stavolta con una magnitudo di 2.4 gradi. Qualche ora prima, alle 3.20 del mattino, la terra ha tremato lievemente anche in provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche, dove è stato registrato un terremoto di magnitudo 2: in questo caso l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 42.857°N, 13.332°E nei pressi dei Monti Sibillini, e a una profondità di 22.9 chilometri. Diversi i comuni che ne hanno avvertito gli effetti: entro i dieci chilometri di distanza ci sono quelli di Arquata Del Tronto (Ap), Montefortino (Ap), Montegallo (Ap) e Montemonaco (Ap), mentre tra i 10 e i 20 chilometri quelli di Bolognola (Mc), Castelsantangelo Sul Nera (Mc), Sarnano (Mc), Acquasanta Terme (Ap), Amandola (Ap), Comunanza (Ap), Force (Ap), Montefalcone Appennino (Ap), Palmiano (Ap), Roccafluvione (Ap), Smerillo (Ap), Venarotta (Ap) e Accumoli (Ri).