Un terremoto di magnitudo pari a 2.4 gradi sulla Scala Richter è stato registrato questo pomeriggio, poco prima delle 15, in mare al largo della costa marchigiana tra Ancona e Macerata. Come riportato dall’Ingv, l’epicentro è stato localizzato esattamente alle coordinate 43.582°N, 13.747°E e a una profondità di 8 chilometri nell’Adriatico centro-settentrionale, andando a coinvolgere i comuni (distanti non più di 20 chilometri dal punto in cui la scossa si è generata) di Loreto (An), Numana (An), Sirolo (An) e Porto Recanati (Mc).
Trema ancora la terra in Sicilia nei pressi dell’Etna, area già nota per l’elevata attività sismica e in questi giorni interessata dalle violente eruzioni del vulcano. L’ultimo sisma, di magnitudo pari a 2 gradi sulla Scala Richter, è stato rilevato dall’Ingv alle 13.43 in provincia di Catania, a pochi chilometri dal comune di Ragalna, con epicentro alle coordinate 37.734°N, 14.94°E e a una profondità di 24.4 chilometri. Gli altri comuni interessati, ma distanti tra i dieci e i venti chilometri, sono quelli di Santa Domenica Vittoria (Me), Adrano (Ct), Belpasso (Ct), Biancavilla (Ct), Bronte (Ct), Camporotondo Etneo (Ct), Maletto (Ct), Mascalucia (Ct), Milo (Ct), Nicolosi (Ct), Paternò (Ct), Pedara (Ct), Randazzo (Ct), San Pietro Clarenza (Ct), Santa Maria Di Licodia (Ct), Trecastagni (Ct), Viagrande (Ct) e Zafferana Etnea (Ct).
Già diversi terremoti con magnitudo superiore ai 2 gradi sono stati rilevati oggi dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sul territorio italiano. Il primo di questi si è verificato poco dopo l’una del mattino in provincia di Macerata, nelle Marche, con una magnitudo pari a 2.1 gradi sulla Scala Richter: l’epicentro è stato localizzato nei pressi dell’Appennino maceratese, alle coordinate 43.141°N, 12.989°E e a una profondità di 12,6 chilometri, andando a interessare soprattutto i comuni (distanti non più di dieci chilometri dal punto in cui la scossa si è generata) di Camerino (Mc), Castelraimondo (Mc), Fiuminata (Mc), Muccia (Mc), Pioraco (Mc), Sefro (Mc) e Serravalle Di Chienti (Mc). Leggermente più distanti, tra i dieci e i venti chilometri, ci sono invece i comuni di Cerreto d’Esi (An), Esanatoglia (Mc), Fiastra (Mc), Fiordimonte (Mc), Gagliole (Mc), Matelica (Mc), Monte Cavallo (Mc), Pievebovigliana (Mc) e Pieve Torina (Mc). Il sisma successivo, avvenuto alle 2.40, è stato registrato nei pressi di Gubbio, in provincia di Perugia (Umbria) con una magnitudo di 2.1 gradi. In questo caso l’epicentro è stato individuato a una profondità di 8.1 chilometri, coinvolgendo i comuni, oltre a quello di Gubbio, di Cantiano (Pu), Costacciaro (Pg), Pietralunga (Pg), Scheggia e Pascelupo (Pg). Un terzo terremoto si è verificato poco dopo le sette di mattina nell’area del Pollino, in provincia di Cosenza (Calabria), dove l’Ingv ha rilevato una magnitudo pari a 2: il sisma si è generato nei pressi dei comuni (presenti entro un raggio di dieci chilometri) di Rotonda (Pz), Viggianello (Pz), Morano Calabro (Cs) e Mormanno (Cs), andando però a interessare anche i comuni (presenti tra i dieci e i venti chilometri) di Castelluccio Inferiore (Pz), Castelluccio Superiore (Pz), Episcopia (Pz), San Severino Lucano (Pz), Acquaformosa (Cs), Altomonte (Cs), Castrovillari (Cs), Firmo (Cs), Frascineto (Cs), Laino Borgo (Cs), Laino Castello (Cs), Lungro (Cs), Orsomarso (Cs), Papasidero (Cs), San Basile (Cs), San Donato Di Ninea (Cs) e Saracena (Cs).