Dopo le tre scosse di questa mattina, nuovi terremoti sono stati registrati in diverse aree della Penisola, anche se di lieve intensità. Secondo quanto riportato dal servizio Iside dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), alle ore 11.30 un sisma di magnitudo 1 sulla scala Richter si è verificato in provincia di Macerata, nelle Marche, coinvolgendo principalmente i comuni, presenti in un raggio massimo di 20 chilometri, di Sefro (Mc), Pioraco (Mc) e Camerino (Mc). Poco dopo, alle 12.16, una nuova scossa di magnitudo 1.7 è avvenuta in provincia di Perugia (Umbria), interessando soprattutto i comuni di Pietralunga (Pg), Gubbio (Pg) e Montone (Pg). Nella stessa area si è verificato anche il terremoto successivo delle ore 14.02, questa volta con una magnitudo di appena 0.5 gradi, quindi difficilmente avvertibile dalla popolazione. Alle 14.40, invece, una scossa di 0.8 gradi sulla scala Richter è stata registrata dai macchinari dell’Ingv in provincia di Lucca, in Toscana: in questo caso i comuni distanti al massimo 20 chilometri dall’epicentro sono quelli di Molazzana (Lu), Gallicano (Lu) e Barga (Lu). Un quarto d’ora più tardi, alle 14.56, un sisma di magnitudo 1.4 si è verificato in provincia di Reggio Calabria, con epicentro non distante dai comuni di Africo Nuovo (Rc), Ferruzzano (Rc) e Bianco (Rc), mentre gli ultimi due eventi sismici registrati fino a questo momento sono avvenuti in provincia di Frosinone nel Lazio, entrambi di magnitudo 1.1. I comuni più vicini all’epicentro sono quelli di Alvito (Fr), Posta Fibreno (Fr), Campoli Appennino (Fr), Pescosolido (Fr), Sora (Fr) e Broccostella (Fr).
Diversi terremoti hanno già interessato il territorio italiano anche nella giornata di oggi, giovedì 2 maggio 2013 (clicca qui per consultare i terremoti avvenuti ieri, mercoledì 1 maggio). La prima scossa, registrata come sempre dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è avvenuta in provincia di Potenza (Basilicata) alle ore 2.33 con una magnitudo pari a 2 gradi di intensità. Il suo ipocentro è stato fissato alle coordinate 39.935°N, 16.022°E, ad una profondità di 8 chilometri nel distretto sismico del Monte Alpi Sirino. Svariati comuni ne hanno avvertito gli effetti: quelli che si trovano entro una distanza di 10 chilometri dall’epicentro sono Castelluccio Inferiore (Pz), Castelluccio Superiore (Pz), Rotonda (Pz), Viggianello (Pz), Laino Borgo (Cs), Laino Castello (Cs) e Mormanno (Cs), mentre quelli situati a una distanza compresa tra i dieci e i venti chilometri sono Episcopia (Pz), Latronico (Pz), San Severino Lucano (Pz), Aieta (Cs), Morano Calabro (Cs), Orsomarso (Cs), Papasidero (Cs) e San Basile (Cs). La scossa successiva, avvenuta alle ore 4.24, si è verificata invece in mare, a ridosso del Gargano, con una magnitudo pari a 2.4 gradi sulla Scala Richter: in questo caso il distretto sismico coinvolto è quello dell’Adriatico centro-settentrionale, mentre l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 42.499°N, 15.554°E e a una profondità di 10 chilometri, non andando a coinvolgere alcun comune italiano. Il terzo terremoto della giornata, registrato fino a questo momento, si è verificato in provincia di Perugia, in Umbria, alle ore 7.12 di questa mattina: l’evento ha avuto una magnitudo pari a 2.2 gradi sulla scala Richter e si è generato esattamente alle coordinate 42.761°N, 12.937°E a una profondità di di 6.2 chilometri, nel distretto sismico della Val Nerina. In questo caso i comuni coinvolti, distanti al massimo 10 chilometri dall’epicentro, sono quelli di Cascia (Pg), Cerreto di Spoleto (Pg), Poggiodomo (Pg) e Vallo Di Nera (Pg), mentre quelli distanti tra i dieci e i venti chilometri sono Campello sul Clitunno (Pg), Monteleone di Spoleto (Pg), Norcia (Pg), Preci (Pg), Sant’Anatolia di Narco (Pg), Scheggino (Pg), Sellano (Pg), Polino (Tr) e Leonessa (Ri).