Un terremoto di magnitudo pari a 2.4 gradi sulla Scala Richter è stato registrato alle 19 in punto in provincia di Pordenone (Friuli Venezia Giulia). L’epicentro è stato individuato nel distretto sismico delle Prealpi venete, a una profondità di 7.1 chilometri e alle coordinate 46.219°N, 12.548°E, nei pressi dei comuni (distanti al massimo dieci chilometri dal punto in cui la scossa si è generata) di Andreis (Pn), Barcis (Pn) e Claut (Pn). Leggermente più distanti, tra i dieci e i venti chilometri, ci sono i comuni di Chies d’Alpago (Bl), Tambre (Bl), Aviano (Pn), Budoia (Pn), Cimolais (Pn), Erto e Casso (Pn), Frisanco (Pn), Maniago (Pn), Montereale Valcellina (Pn), Polcenigo (Pn) e Vajont (Pn).
Altri terremoti sono stati registrati in queste ore dall’Ingv: alle ore 11.59 un sisma di magnitudo 3.5 si è verificato nel Mar ionio, con epicentro fortunatamente molto lontano dalle coste calabresi. L’evento si è generato alle coordinate 38.612°N, 18.053°E e a una profondità di 14.5 chilometri, senza interessare alcun comune italiano. Pochi minuti fa, alle 18.11, la terra ha tremato anche in provincia di Piacenza (Emilia Romagna) dove è avvenuto un terremoto di magnitudo pari a 2.1 gradi sulla Scala Richter: in questo caso l’epicentro, come riportato dall’Ingv, è stato localizzato nel distretto sismico della Val di Taro, alle coordinate 44.736°N, 9.765°E e a una profondità di 25,4 chilometri. In un raggio massimo di 10 chilometri sono presenti i comuni di Morfasso (Pc), Vernasca (Pc) e Bore (Pr), mentre tra i 10 e i 20 chilometri dall’epicentro ci sono quelli di Bettola (Pc), Carpaneto Piacentino (Pc), Castell’Arquato (Pc), Farini (Pc), Gropparello (Pc), Lugagnano Val d’Arda (Pc), Ponte dell’Olio (Pc), Bardi (Pr), Pellegrino Parmense (Pr) e Varsi (Pr).
Nuovi eventi sismici sono stati registrati oggi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, anche se di lieve intensità. Il primo è avvenuto alle ore 2.03 in provincia di Modena (Emilia Romagna) con una magnitudo pari a 2.1 gradi sulla scala Richter. L’evento si è generato nel distretto sismico dell’Appennino modenese alle coordinate 44.301°N, 10.958°E e a una profondità di 10.8 chilometri, coinvolgendo in particolare i comuni (distanti al massimo 10 km dall’epicentro) di Montese (Mo), Zocca (Mo) e Castel d’Aiano (Bo), ma anche quelli (distanti tra i 10 e i 20 km) di Fanano (Mo), Guiglia (Mo), Marano Sul Panaro (Mo), Pavullo Nel Frignano (Mo), Savignano Sul Panaro (Mo), Sestola (Mo), Vignola (Mo), Camugnano (Bo), Castel Di Casio (Bo), Castello Di Serravalle (Bo), Gaggio Montano (Bo), Lizzano In Belvedere (Bo), Porretta Terme (Bo), Savigno (Bo) e Vergato (Bo). Il secondo terremoto, di magnitudo 2.2 sulla scala Richter, è stato avvertito invece in mare al largo della costa siciliana settentrionale, nei pressi dei Golfi di Patti e Milazzo: l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 38.305°N, 14.909°E e a una profondità di 128.2 chilometri, non lontano dai comuni di Brolo (Me), Gioiosa Marea (Me), Lipari (Me), Montagnareale (Me), Patti (Me), Piraino (Me) e Sant’Angelo Di Brolo (Me). Alle 4.53 la terra ha tremato ancora una volta in Sicilia, ma stavolta nella parte meridionale dell’isola, con una magnitudo di 2.3 gradi: in questo caso l’evento si è generato nel distretto sismico del Golfo di Noto alle coordinate 36.661°N, 15.025°E e a una profondità di 11.1 chilometri, coinvolgendo in particolare i comuni di Pachino (Sr), Ispica (Rg), Pozzallo (Rg), Rosolini (Sr) e Portopalo di Capo Passero (Sr). Infine un’ultima scossa, di magnitudo 2.1, è stata avvertita in provincia di Parma (Emilia Romagna) alle 9.27: l’epicentro è stato localizzato nel distretto sismico della Val di Taro, nei pressi dei comuni di Solignano (Pr) e Valmozzola (Pr).