Sono due, per il momento, le scosse degne di nota che l’Ingv ha rilevato sul territorio italiano nella giornata di sabato 1 marzo. La prima, alle ore 02.48, ha interessato il distretto sismico del Cilento. L’epicentro del terremoto di magnitudo 2.9 è stato individuato, alla profondità di 7.6 chilomentri e alle seguenti coordinate geografiche: 40.2378°N, 15.2223°E. Ad essere interessata dal forte sisma gran parte della provincia di Salerno. Entro i 10 km dall’epicentro troviamo Campora, Cannalonga, Castelnuovo Cilento, Ceraso, Gioi, Moio della Civitella, Novi Velia, Orria, Perito, Salento, Stio e Vallo della Lucania; mentre, mentre nell’area compresa tra i 10 e i 20 ecco Ascea, Castel Velino, Castel San Lorenzo, Centola, Cicerale, Cuccaro Vetere, Felitto, Futani, Giungano, Laureana Cilento, Laurino, Laurito, Lustra, Magliano Vetere, Montano Antila, Monteforte Cilento, Monforte Cilento, Omignano, Piaggine, Pisciotta, Pollica, Prignano Cilento, Roccadaspide, Rutino, San Mauro Cilento, San Mauro La Bruca, Serramezzana, Sessa Cilento, Stella Cilento, Torchiara, Trentinara e Valle dell’Angelo. In seguito, alle ore 05.41 è il distretto sismico delle Isole Lipari ad essere teatro di un moto di magnitudo pari a 2.3; in questo caso l’epicentro della scossa si è trovato in mare, al largo della costa innanzi a Milazzo, alla profondità di 180 km e alle coordinate geografiche di: 38.6512°N, 15.2547°E. Nessun comune ha percepito il moto tellurico.