La scossa di terremoto che ha colpito alle 7.40 questa mattina il centro Italia è stata corretta in grado di magnitudo 6.5 dal centro nazionale INGV, dopo che in un primo momento era stato diffuso il dato erroneo di M 6.1: danni, crolli continui e scosse di assestamento che proseguono anche in questi minuti. La faglia che si muove nel terreno pare essere dai primi dati del Cnr essere riconducibile alla prima ondata di terremoto nel 24 agosto scorso: le ultime notizie danno solo in questa ora appena passato ben 8 scosse sopra il grado M 3.0 Richter, con le ultime tre scosse avvenute nelle zone tra Lazio, Marche e Umbria, con le province coinvolte da Macerata a Perugia, da Ascoli Piceno fino a Rieti. M 3.5, 3.7 e l’ultima fortissima ancora M 4.3 presso i comuni coinvolti vicini all’epicentro, ovvero Norcia, Preci, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Tolentino, Camerino, Arquata del Tronto, Perugia, Macerata, Amatrice, Accumoli, Montefortino, Montegallo e Ussita.
La prima scossa di terremoto di assestamento che è seguita a quella di 6.1 che ha svegliato bruscamente la popolazione colpita dal primo terremoto pochi giorni fa è stata di 4.1 gradi di magnitudo Richter. Scossa importante, ma che non ha aggiunto altri crolli a quelli provocati dalla prima e che – stando alle prime informazioni – avrebbe completamente distrutto solo gli edifici già pesantemente lesionati, mentre altri, anche se già evacuati e inagibili, sarebbero resistiti. Di seguito l’elenco dei paesi interessati alla scossa, avvenuta anch’essa a meno di 10 km di profondità:Preci PG, Norcia PG, Castelsantangelo sul Nera MC, Visso MC, Ussita MC, Sellano PG, Cerreto di Spoleto PG, Cascia PG, Monte Cavallo MC, Poggiodomo PG, Vallo di Nera PG.
Una scossa di terremoto fortissima, di magnitudo 6.1 gradi di scala richter ha colpito Norcia dove sono stati segnalati crolli e la gente si è riversata nelle strade. Paura anche a Roma e a Napoli, dove la scossa è stata avvertita distintamente, ma dove non sono stati registrati danni. La scossa si è verificata alle 7:40 di mattina di oggi e l’ipocentro, ovvero l’origine del sisma è stato fissato a circa 10 km di profondità, ovvero in una posizione molto superficiale. Non si hanno ancora notizie circa eventuali vittime, che non ci sono state nelle precedenti scosse, ma questa è stata decisamente di portata superiore e lo sciame sismico pare decisamente importante. L’epicentro del terremoto di oggi è stato individuato dalla sala dati di INGV a 6 km da Norcia, comune piuù colpito, 7 da Preci e Castelsantangelo sul Nera in provincia di Macerata e a 10 km da Visso. Ecco i comuni interessati dal Terremoto in un raggio di 20 km: Norcia PG, Castelsantangelo sul Nera MC, Preci PG, Visso MC, Ussita MC, Cascia PG, Sellano PG, Cerreto di Spoleto PG, Arquata del Tronto AP, Montegallo AP, Montemonaco AP, Monte Cavallo MC, Accumoli RI, Bolognola MC.
Importanti scosse di terremoto interessano ancora oggi il Centro Italia, già poco dopo la mezzanotte. Trema la provincia di Macerata, a causa di 3 sismi che dalle 00:04 hanno colpito la stessa area, culminati in un nuovo terremoto di 3.3M avvenuto all’1:01. L’epicentro è stato individuato a latitudine 43.06, longitudine 13.07 e profondità 9 km. A breve distanza il comune di Pievebovigliana, a 2 km dall’epicentro, ma anche Muccia, Pieve Torina, Fiordimonte, Camerino, Fiastra, Serravalle di Chienti, Acquacanina e Monte Cavallo, tutti entro un raggio di 10 km. Alle 00:03 è stata invece la provincia di Perugia ad essere colpita da un sisma di 2.8M, fenomeno che si è ripetuto anche alle 00:08 con una potenza di 3.2 della scala Richter. Entrambi gli eventi interessano la stessa zona, molto vicina a Norcia: nel primo caso le coordinate geografiche sono state di latitudine 42.81, longitudine 13.09 e profondità 11 km. Il secondo fenomeno è stato individuato dal Centro Nazionale INGV a latitudine 42.83, longitudine 13.1 e profondità 10 km.
Il sottosuolo del Centro Italia continua ad essere colpito da numerosi sismi, sia di minore che di maggiore intensità. L’ultimo picco importante risale alle 20:32, orario in cui il Centro Nazionale INGV ha rilevato un sisma di 2.3M nella provincia di Macerata. L’epicentro è stato individuato a latitudine 42.87 e longitudine 13.2, profondità 9 km. Due i comuni nelle immediate vicinanze: Castelsantangelo sul Nera, a 5 km di distanza dall’epicentro, e Ussita, a 10 km. Colpite anche Montemonaco, Montegallo, Visso, Norcia, Preci, Montefortino e Bolognola, tutte entro un raggio di 15 km. Dalle 20:39 fino alle 21:37 si sono registrate inoltre 7 sismi di minore intensità in provincia di Macerata, con una variabilità che va dagli 1.3M fino ad 1.9M. Nella stessa fascia si evidenziano inoltre 5 scosse in provincia di Perugia, con intensità variabile fra gli 1.5M e 1.8M. Gli ultimi due terremoti, entrambi di magnitudo 1.5 hanno colpito entrambe le province, con 10 km di profondità ciascuno.
Trema la terra nel Centro Italia, e non sono soltanto le Marche e l’Umbria le regioni interessate dallo sciame sismico in corso in queste settimane: c’è anche la Toscana, e in particolare Pisa, a dover fare i conti con i movimenti tellurici che stanno tenendo in agitazione migliaia di persone. Come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, infatti, nella provincia pisana ha avuto luogo alle ore 19:11 di oggi una scossa di M 2.8 sulla scala Richter che ha creato il panico per alcuni secondi. L’epicentro del sisma è stato individuato a Vecchiano, ma la vicinanza di Pisa dall’origine del terremoto, posta a soli 8 km dal capoluogo, ha fatto temere anche per la solidità della famosa Torre pendente, che in caso di una forte scossa tellurica potrebbe perdere il suo instabile equilibrio e sgretolarsi sul terreno. Nel frattempo alle ore 19:14 si è verificata un’altra scossa di M 3.2 in provincia di Macerata che per fortuna non sembra aver creato particolari danni: il sisma in questione ha visto il proprio epicentro a 4 km da Visso e a 6 da Ussita.
Ancora una scossa di terremoto oggi nelle zone già colpite dal sisma del 26 ottobre scorso. La sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato infatti un sisma di magnitudo 4.2 sulla scala Richter in provincia di Perugia. Il Centro sismologi euromediterraneo indica per questo terremoto una magnitudo di 4.4. Questa scossa di terremoto è avvenuta alle ore 18:24:33 con queste coordinate geografiche: latitudine 42.81, longitudine 13.1 e ipocentro a una profondità di 11 km. Questi sono i comuni che si trovano entro 20 km dall’epicentro del terremoto registrato: Norcia (PG), Preci (PG), Castelsantangelo sul Nera (MC), Cascia (PG), Visso (MC), Cerreto di Spoleto (PG), Ussita (MC), Sellano (PG), Arquata del Tronto (AP), Poggiodomo (PG), Accumoli (RI), Montegallo (AP), Vallo di Nera (PG). La terra dunque continua a tremare nel Centro Italia con continue scosse anche di magnitudo elevata: gli esperti hanno già segnalato che lo sciame sismico, come già accaduto per altri terremoti, può continuare anche per vari mesi.
Ancora un terremoto in Centro Italia fa ripiombare le migliaia di sfollati nel terrore di una nuova devastante scossa. L’ultimo episodio sismico di una certa rilevanza si è infatti verificato alle ore 16:28 di oggi, sabato 29 ottobre 2016, in provincia di Macerata, nelle Marche, facendo registrare un’intensità di magnitudo 3.1 sulla scala Richter. La scossa in questione, come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 43.02 di latitudine e 13.1 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 9 km. L’elenco dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’epicentro del sisma è il seguente: Fiordimonte (MC), Pievebovigliana (MC), Pieve Torina (MC), Fiastra (MC), Acquacanina (MC), Muccia (MC), Monte Cavallo (MC), Ussita (MC), Visso (MC), Bolognola (MC), Camerino (MC), Serravalle di Chienti (MC), Castelsantangelo sul Nera (MC), Cessapalombo (MC), Sarnano (MC), Preci (PG), Caldarola (MC), Camporotondo di Fiastrone (MC), Sefro (MC), Serrapetrona (MC), Belforte del Chienti (MC) e Pioraco (MC).
I terremoti continuano a farla da protagonisti in tutta Italia: prima le scosse che hanno distrutto o danneggiato diversi comuni del Centro Italia nelle Marche, poi ieri sera il sisma di M 5.7 nel Mar Tirreno, a poco distanza dal vulcano Marsili, che ha spaventato in particolare gli abitanti della Calabria, e infine il movimento tellurico di M 4.3 sulla scala Richter verificatosi alle ore 13:58 di oggi in provincia di Potenza. Il terremoto in questione ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 40.01 di latitudine e 15.75 di longitudine, con ipocentro situato ad una profondità nel sottosuolo di 270 km. Questo l’elenco dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’epicentro: Maratea (PZ), Trecchina (PZ), Rivello (PZ), Nemoli (PZ), Lauria (PZ), Tortora (CS), Aieta (CS), Sapri (SA), Lagonegro (PZ), Praia a Mare (CS), Torraca (SA), Vibonati (SA), Ispani (SA), San Nicola Arcella (CS), Castelluccio Inferiore (PZ), Tortorella (SA), Castelluccio Superiore (PZ), Casaletto Spartano (SA) e Laino Borgo (CS).
Se nel Centro Italia prosegue lo sciame sismico che sta sferzando in particolare le province di Perugia e Macerata, nella giornata di ieri anche la Calabria è stata teatro di una scossa di terremoto violentissima. L’epicentro del sisma, che ha fatto registrare una magnitudo di M 5.7 sulla scala Richter, ha avuto luogo in mare aperto fortunatamente molto lontano dalla costa, ma pericolosamente vicino al Vulcano Marsili. Come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il terremoto, verificatosi alle 22:02 di ieri, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 39.16 di latitudine e 13.74 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 474 km che ha attutito l’impatto della scossa. Per quanto riguarda il Centro Italia, invece, la Sala sismica dell’Ingv a Roma ha appena registrato una scossa di M 3.6 in provincia di Macerata: tra i comuni più vicini all’epicentro i già colpitissimi Castelsantangelo sul Nera (MC), Norcia (PG), Preci (PG), Ussita (MC) e Visso (MC).
Notte di paura nella provincia di Macerata dove continuano a susseguirsi scosse di terremoto probabilmente di assestamento. L’evento di maggior rilievo è stato registrato intorno alle ore 6:23 di questa mattina con magnitudo pari a 2.6 della Scala Richter. Stando al report dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la scossa ha avuto come epicentro il punto di coordinate 42.9 di latitudine e 13.16 di longitudine ad una profondità di 9 km. I centri maggiormente prossimi all’eventi sono Castelsantangelo sul Nera (Mc), Ussita (Mc), Visso (Mc), Preci (Pg), Bolognola (Mc), Norcia (Pg), Montemonaco (Ap), Acquacanina (Mc), Montegallo (Ap), Montefortino (Fm), Fiastra (Mc), Fiordimonte (Mc), Monte Cavallo (Mc), Arquata del Tronto (Ap), Pieve Torina (Mc), Sarnano (Mc), Sellano (Pg) e Pievebovigliana (Mc).
Un’altra serata di paura per le popolazioni dell’Italia centrale, dove anche nelle prime ore di oggi sono state avvertite molte scosse di terremoto: sono state ben tredici le scosse registrate dalla Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nell’ultima ora della giornata di ieri, dalle 23 alla mezzanotte. La più intensa è quella di magnitudo ML 3.1 avvenuta nella zona di Perugia, localizzata con le coordinate geografiche che vi riportiamo di seguito: latitudine 42.8 e longitudine 13.14, ad una profondità di 9 chilometri. Norcia (PG) e Castelsantangelo sul Nera (MC) epicentro di questa scossa di terremoto, avvertita anche a Preci (PG), Arquata del Tronto (AP), Cascia (PG), Visso (MC), Accumoli (RI), Ussita (MC), Montegallo (AP), Montemonaco (AP), Cerreto di Spoleto (PG), Sellano (PG) e Poggiodomo (PG). Quasi dieci minuti dopo lo scoccare della mezzanotte è stato registrato un terremoto di magnitudo ML 2.8 invece nella zona di Rieti. La scossa ha avuto Accumoli (RI) e Norcia (PG) come epicentro, ma è stata registrata anche a Cittareale (RI), Amatrice (RI), Acquasanta Terme (AP). Una lunga nottata per chi vive nel Centro Italia: l’ondata sismica non si placa, la terra continua a tremare e i sismografi purtroppo continuano a registrare nuovi terremoti.
Non si placa l’ondata sismica che sta scuotendo l’Italia centrale, ma le scosse tornano intense: un terremoto di magnitudo ML 3.7 è stato, infatti, segnalato dalla Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La scossa in questione è avvenuta alle 21:56 nella zona di Macerata ed è stata localizzata alle seguenti coordinate geografiche: latitudine 42.87 e longitudine 13.16, ad una profondità di 10 chilometri. Castelsantangelo sul Nera (MC), Ussita (MC), Visso (MC), Norcia (PG) e Preci (PG) epicentro del terremoto, che è stato avvertito anche a Montemonaco (AP), Bolognola (MC), Arquata del Tronto (AP), Montefortino (FM), Acquacanina (FM), Fiastra (MC), Sellano (PG), Monte Cavallo (MC) e Fiordimonte (MC). Nell’ora che ha preceduto questa scossa di terremoto sono avvenuti altri sei episodi sismici, che però non erano andati oltre la magnitudo di 2.4. Torna la paura in vista di un’altra nottata in bianco nel Centro Italia.
Continua a crescere il dato relativo alle scosse di terremoto nel Centro Italia: nel giro di poco più di un’ora sono stati registrati altri 15 episodi a conferma dell’ondata sismica che ancora non si placa. La terra continua a muoversi e lo fa con frequenza, come vi stiamo raccontando in queste ore. Di queste scosse due sono state più intense delle altre, cioè quelle avvenute a due minuti di distanza l’una dall’altra nelle zone di Perugia e Macerata: entrambe di magnitudo ML 2.5. Nel primo caso Preci (PG), Visso (MC), Ussita (MC) e Castelsantangelo sul Nera (MC) sono state nuovamente epicentro, ma questa scossa è stata avvertita anche a Sellano (PG), Monte Cavallo (MC), Norcia (PG), Fiordimonte (MC), Cerreto di Spoleto (PG), Pieve Torina (MC), Fiastra (MC), Acquacanina (MC), Bolognola (MC), Pievebovigliana (MC) e Muccia (MC). L’altra scossa, invece, è stata registrata anche a Sarnano (MC), Cessapalombo (MC), Camerino (MC), Caldarola (MC), Camporotondo di Fiastrone (MC), Gualdo (MC), Preci (PG), Serravalle di Chienti (MC), Amandola (FM), San Ginesio (MC), Montefortino (FM), Belforte del Chienti (MC), Serrapetrona (MC) e Montemonaco (AP).
Seconda forte scossa di terremoto nel giro di due ore nelle zone sempre più colpite dalla seconda ondata di emergenza sisma in centro Italia: questa volta leggermente più spostata in Umbria l’area dell’epicentro, con le provincie di Macerata e Perugia che tornano sempre protagoniste. Alle ore 18, ma con ipocentro a 11 km di profondità, il terremoto ha colpito le popolazioni che hanno avvertito nettamente la scossa di grado M 3.8 sulla scala Richter, un grado sopra la precedente scossa delle ore 16. Nessun danno per fortuna, ma tanta paura ancora presso le aree dei comuni vicino all’epicentro, ovvero Norcia, Cascia, Preci, Castelsantangelo sul Nera, Arquata del Tronto, Accumoli, Visso, Cerreto di Spoleto, Poggiodomo, Ussita, Montegallo, Cittareale, Sellano. In successiva prossimità, arrivate altre due scosse di terremoto, con grado M 2.6 e 2.2 Richter, sempre senza conseguenze negative sull’intero territorio.
Il terremoto di più altro grado della giornata in centro Italia è avvenuto attorno alle 16 nell’area medesima dell’ultima ondata di sciame sismico tra le Marche e l’Umbria: M 3.7 che per fortuna non ha generato danni o ulteriori crolli presso i comuni coinvolti dallo sciame sismico. Alle 17.30 però è arrivato un altro scossone dal terreno sotto le provincie di Macerata e Perugia che di nuovo ha fatto spaventare la popolazione sfollata: ipocentro a 8 km di profondità, mentre l’epicentro del terremoto è avvenuto presso i comuni di Fiordimonte, Pievebovigliana, Pieve Torina, Fiastra, Acquacanina, Monte Cavallo, Camerino, Serravalle di Chienti, Ussita, Visso, Caldarola, Cessapalombo, Pioraco, Sarnano, Castelsantangelo sul Nera, Belfort del Chienti, Castelraimondo, Preci e San Ginesio. Successivamente, altra scossa presso il Maceratese e la Val Nerina, con grado M 2.4 sulla scala Richter, sempre a 8 km di profondità come ipocentro. Anche in questo secondo caso non ci sono stati per fortuna danni particolari presso le zone già sotto forte disagio dal periodo nerissimo di terremoto.
Un’ultima scossa di terremoto, molto forte, è avvenuta alle 15.56, dunque davvero poco fa, nella zona medesima dello sciame sismico di queste ultime 48 ore: il grado di magnitudo scatenato è 3.7 sulla scala Richter, la sesta scossa più alta da quando è cominciata la seconda fase di emergenza terremoto la sera del 26 ottobre. Ipocentro molto superficiale, a 5 km di profondità, e questo certifica come la scossa sia stata avvertita molto più forte di quanta intensità reale abbia avuto. La popolazione sfollata delle zone di Macerata e Perugia sono di nuovo allarmate in un incubo senza fine: epicentro avvenuto presso i comuni vicinissimi di Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco, Montegallo, Ussita, Visso, Norcia, Arquata del Tronto, Montefortino, Bolognola, Preci, Amandola, Acquamarina, Accumuli, Acquasanta Terme, Comunanza e Fiastra. In pochissimi minuti dopo sono avvenute altre tre scosse sismiche sempre nella medesima area di epicentro, con gradi M 2.7, 2.1, 2.2 come evidenti e immediate scosse di assestamento dell’ennesimo sciame sismico in centro Italia.
Altro doppio terremoto avvenuto in centro Italia tra le provincie di Macerata e Perugia, con le Marche che però registrano i danni maggiori nella Val Nerina sui Monti Sibillini: le ultime scosse avvenute in questa ora sono state ancora ingenti, anche se per fortuna non ci sono stati episodi né da 4 né da 3 gradi Richter. Alle 13.50 la provincia di Macerata trema più del solito con la scossa di terremoto, grado M 2.8 sulla scala Richter: ipocentro a 7 km sotto il livello del terreno, mentre i comuni coinvolti vicini all’epicentro e studiati dal centro nazionale INGV sono stati Visso, Ussita, Monte Cavallo, Fiordimonte, Castelsantangelo sul Nera, Pieve Torina, Acquacanin, Pievebovigliana, Sellano, Bolognola, Muccia, Serravalle di Chienti, Norcia, Cerreto di Spoleto. Il secondo picco è invece avvenuto presso la medesima zona ma alle 14.26, con i comuni coinvolti dalla scossa di M 2.6 Richter che invece risultano essere Pievebovigliana, Muccia, Pieve Torina, Camerino, Fiastra, Acqucanina, Monte Cavallo, Pioraco, Ussita, Bolognola, Serrapetrona, Cessapalombo, Castelraimondo.
Visso, Preci e Castelsantangelo sul Nera: il terremoto a Macerata e Perugia prosegue con le ultime scosse che sembrano non finire mai, uno sciame sismico continuo presso quei tre comuni e gli altri 17 considerati i più a rischio dalla Protezione Civile, dopo il primo conteggio dei danni ancora immensi dopo due mesi dalla tragedia nel Lazio. Il centro nazionale INGV fornendo l’ultimo bollettino di questa ultima ora ha segnalato ben 17 terremoti nella medesima zona tra le 12.11 e le 14: il picco si è avuto con un sisma di grado M 3.1 sulla scala Richter, con ipocentro a 9 km di profondità sotto il livello del terreno. Epicentro invece delle tante scosse presso i medesimi comuni, da Visso, Preci e Castelsantangelo sul Nera fino a quelli via via più lontani dall’epicentro: Fiastra, Fiordimonte, Acqucanina, Pievebogliana, Pieve Torina, Muccia, Bolognola, Ussita, Monte Cavalo, Camerino, Sarnano, Serravalle di Chienti, Serrapetrona, Belfort del Chienti, San Ginesio, Gualdo, Sefro, Preci, Pioraco e Amandola.
Prosegue, sempre con nuove scosse di terremoto, la situazione di emergenza nelle Marche e anche in Umbria, tra le consuete province di Macerata e Perugia, con qualche influsso anche sulla zona della “prima” faglia nel Lazio, quella che lo scorso 24 agosto ha devastato l’area di Amatrice e Accumoli, creando 298 vittime. La buona notizia è che queste ultime scosse di terremoto non hanno provocato vittime per crolli o disastri, ma la paura rimane e lo sciame sismico non accenna a smettere: alle ore 11.15 è avvenuta la scossa più alta della mattinata, presso la provincia di Macerata, con grado M 3.4 sulla scala Richter. Ipocentro a 8 km di profondità sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro è stato calcolato e studiato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Visso, Ussita, Preci, Castelsantangelo sul Nera, Bolognola, Fiordimonte, Acquamarina, Fiastra, Pieve Torina, Pievebogliana, Muccia, Sarnano. Vicino a Perugia invece la scossa ha preso i comuni di Preci, Norcia, Sellano e Cerreto di Spoleto.
Un’ultima scossa di terremoto avvenuta pochi minuti fa ha scosso ancora la terra attorno alle provincie di Macerata e Perugia, le due aree più colpite dalla gravissima emergenza sismica ripiombata sul centro Italia nelle ultime 48 ore. Dopo 700 repliche del primo terremoto, la faglia “gemella” di quella del 24 agosto scorso si è mossa ancora e alle 10.10 ha presentato una scossa di grado M 3.3 sulla scala Richter che per fortuna pare non abbia creato ulteriori crolli ai paesini vicini all’epicentro. Sisma con intensità media, ipocentro a 8 km di profondità, dunque pericoloso perché in superficie: epicentro invece situato presso i comuni già per metà sfollati di Ussita, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Bolognola, Acquamarina, Fiastra, Fiordimonte, Pieve Torina, Monte Cavallo, Pievebogliana, Muccia, Cessapalombo e Serravalle di Chienti, in provincia di Macerata. Vicino a Perugia invece, Preci, Sellano, Norcia e Montefortino. Non ci sono danni, ma lo sciame sismico è senza sosta e nel giro delle prima serata potrebbe raggiungere anche le 1000 repliche del primo sisma.
Le ultime scosse di terremoto generate nel centro Italia non lasciano ancora scampo alla popolazione già profondamente segnata dalle due ondate di terremoto del 24 agosto e del 26 ottobre: Macerata e Perugia, le due provincie più colpite, anche questa notte appena passata hanno portato in dote circa 150 scosse significative. Nessuna con danni o altri crolli, e per la seconda notte da sfollati sui colli della Val Nerina è già un piccola buona notizia: massimo sisma avvenuto nelle zone di Ussita alle ore 4 di grado M 3.5 sulla scala Richter. Tornando in tempo reale, tripla scossa nella provincia di Macerata tra le 9.04 e le 9.13 di questa mattina, con ipocentro a 9 km di profondità di media ed epicentro calcolato tra i comuni di Monte Cavallo, Fiordimonte, Visso, Pieve Torina, Ussita, Pievebogliana, Fiastra, Acquacanina, Muccia, Preci, Castelsantangelo sul Nera, Bolognola, Sellano, Camerino.
Il centro Italia continua anche oggi ad essere colpito dalle scosse del terremoto: superata la mezzanotte due terremoti di importante intensità si sono verificati nella provincia di Macerata. Il primo sisma è avvenuto alle 00:09, con una potenza di 2.7M. L’epicentro del terremoto è stato individuato dal Centro Nazionale INGV con coordinate geografiche 42.97 (latitudine) e 13.06 (longitudine). La profondità invece è stata rilevata a 16 km. La scossa del terremoto è stata avvertita nella vicina Monte Cavallo, distante 5 km dall’epicentro, Visso, Fioridimonte, Ussita, Pieve Torina e Pievebovigliana. Il secondo sisma si è verificato invece alle 00:10, con un’intensità pari a 2.7 della scala Richter. Il sismografo ha rilevato l’epicentro ad 8 km di profondità, con latitudine 43.04 e longitudine 13.12. L’area colpita dal terremoto si trova nelle immediate prossimità della precedente ed ha coinvolto innanzitutto Fiordimonte, distante 2 km dall’epicentro. Gli altri comuni in cui si è sentito il sisma sono state Fiastra, Pievebovigliana, Acquacanina, Pieve Torina, Muccia e Bolognola, tutte entro un raggio di 10 km. Fra le 00:19 e le 00:24, si sono verificate due scosse, entrambe di 2.2M. Nel primo caso le coordinate geografiche sono state di latitudine 43 e longitudine 13.08, profondità 9 km. Nel secondo invece l’epicentro è stato individuato ad 8 km di profondità, latitudine 42.97 e longitudine 13.14.
In questi minuti è stata individuata una nuova scossa di terremoto di 2.0M ad Ussita. Colpita anche la provincia di Perugia con due scosse di 2.0M, alle 00:19 ed alle 00:24, entrambe con epicentro a Preci. Coinvolte anche Castelsantangelo sul Nera, Visso, Norcia ed Ussita. I movimenti tellurici di oggi, venerdì 28 ottobre 2016, richiamano l’attenzione anche verso i Paesi esteri. Colpita l’area orientale della Turchia alle 23:57 con un sisma di 2.0M. L’epicentro è stato individuato dall’Osservatorio ed Istituto di Ricerca di Istanbul a latitudine 39.07 e longitudine 39.04, profondità 17 km. L’area nelle immediate vicinanze era stata colpita anche alle 20:45 ed alle 20:49, rispettivamente con scosse da 3.0M e 3.1M. Alle 22:57 di ieri, invece, si è verificato un sisma di 3.5M al confine fra Iran ed Iraq. L’epicentro è stato rilevato dall’Istituto di Geofisica dell’Università di Tehran a latitudine 32.54 e longitudine 47.54, profondità 8 km. L’area colpita si trova a 47 km da Shush, cittadina della Repubblia Islamica irachena, 109 km da Al’ Amarah e 223 da Al Basrah.
Non si placa la furia del terremoto e delle scosse di assestamento nel centro Italia: le ultime scosse che arrivano dalle zone colpite ieri sera da una seconda nuova ondata di terremoto nel centro Italia tra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo non raccontano buone notizie, anche se almeno nelle ultime 10 ore non ci sono stati nuovi crolli o danni particolari nei 20 comuni protagonisti loro malgrado del sisma. Le ultime due scosse che spiccano nello sciame sismico sono avvenute in provincia di Perugia presso i comuni attorno a Norcia, grado M 2.6 Richter e soprattutto il sisma di grado M 3.3 sulla scala Richter a 10 km di profondità come ipocentro. Ma è delle 19.25 un nuovo e fortissimo terremoto di grado M 4.3 avvenuto tra l’epicentro di Norcia e Preci, i luoghi di Marche e Umbria più colpiti: i comuni colpiti da quella che è, a questo punto, la quinta scossa forte sopra il grado M 4.0 di questi due giorni, sono i seguenti. Visto, Norcia, Ussita, Monte Cavallo, Preci, Fiordimonte, Castelsantangelo sul Nera, Pieve Torina, Fiastra, Pievebogliana, Sellano, Muccia, Serravalle di Chienti, Norcia, Muccia, Cerreto di Spoleto.
I comuni del centro Italia sono sempre più colpiti dal terremoto e dallo sciame sismico che è tornato pressante esattamente come dopo le scosse avvenute devastanti lo scorso 24 agosto: la grave doppi scossa di ieri sera ha risvegliato l’emergenza terremoto mai fino in fondo sopita in questi due mesi. Mentre si studiano i primi piani di assistenza sul campo con vertici tra Governo, Commissario e Protezione Civile, il bollettino terremoto prosegue e nell’ultima ora mostra 10 scosse sopra il grado M 2.5 Richter. Non ci sono stati altri danni o crolli nelle zone che ieri sera hanno purtroppo vissuto la tragedia delle gravissime scosse sismiche tra Marche e Umbria: ipocentro del sisma a 8 km di profondità mentre l’epicentro avviene ancora presso le province di Macerata, Ascoli Piceno e Perugia. I comuni coinvolti sono Fiastra, Acquamarina, Fiordimonte, Ussita, Bolognola, Visso, Pieve Torina, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Monte Cavallo, Sarnano, Caldarola, Serravalle di Chienti, Gualdo, Amandola, Camporotondo di Piastrone, San Ginesio, Montemonaco e Serrapetrona.