Alle ore 23.29 si è verificata un’altra scossa di terremoto in provincia di Rieti di Magnitudo 2.8. Questo è stato localizzato alle seguenti coordinate geografiche: 42.62 latitudine, 13.36 longitudine. L’epicentro è stato rilevato a 18 chilometri dalla superficie terrestre, mentre i comuni nel raggio di venti chilometri da questo sono i seguenti: Amatrice (RI); Campotosto (AQ); Cortino (TE); Accumoli (RI); Capitignano (AQ); Crognaleto (TE); Montereale (AQ); Rocca Santa Maria (TE); Cittareale (RI); Fano Adriano (TE); Acquasanta Terme (AP); Valle Castellana (TE); Arquata del Tronto (AP) e Pietracamela (TE). Il terremoto è stato poi rilevato a 29 chilometri a ovesta da Teramo, a 30 km a nord da L’Aquila, a 59 km a est di Terni, a 65 km a sud-est da Foligno; a 66 km a ovest di Montesilvano, a 72 km a ovest di Pescara, a 73 km a ovest di Chieti, a 87 km a nord est da Tivoli e da Guidonia Montecelio e per concludere a 96 km a sud est di Perugia.
E’ tornata a tremare la terra nel Centro Italia oggi, giovedì 6 ottobre 2016: un terremoto di magnitudo 2.6 è avvenuto nella zona di Ascoli Piceno alle 19:56. La scossa è stata localizzata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con le seguenti coordinate geografiche: latitudine 42.89 e longitudine 13.25, ad una profondità di 8 chilometri. Epicentro Montemonaco (AP), ma il terremoto è stato avvertito anche a Castelsantangelo sul Nera (MC), Montegallo (AP), Montefortino (FM), Ussita (MC), Bolognola (MC), Amandola (FM), Arquata del Tronto (AP), Visso (MC), Comunanza (AP), Sarnano (MC), Acquacanina (MC), Norcia (PG), Palmiano (AP), Preci (PG), FIastra (MC), Roccafluvione (AP), Acquasanta Terme (AP), Venarotta (AP). Due scosse, invece,e nel giro di pochi secondi l’una dall’altra sono state avvertite alle 19:54 nella stessa zona. La prima delle due è stata di magnitudo 2.9, l’altra invece 2.5.
C’è stato un terremoto alle 18.09 a Macerata di Magnitudo 3.0. La scossa è avvenuta alle seguenti coordinate: 42.88 latitudine, 13.14 longitudine. L’epicentro della scossa è stato localizzato a nove chilometri di profondità dalla superficie terrestre. I comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro sono i seguenti: Castelsantangelo sul Nera (MC);Visso (MC); Ussita (MC); Preci (PG); Norcia (PG); Bolognola (MC); Montemonaco (AP); Montegallo (AP); Acquacanina (MC); Monte Cavallo (MC); Fiastra (MC); Arquata del Tronto (AP); Sellano (PG); Montefortino (FM); Fiordimonte (MC); Cerreto di Spoleto (PG); Pieve Torina (MC). Il terremoto è stato localizzato a 37 km a est di Foligno, 52 km a ovest di Teramo, a 54 km nord-est di Terni, a 62 km a nord-ovest di L’Aquila, 66 km a est di Perugia, 88 km sud-ovest di Ancona, 92 km a ovest di Montesilvano, 99 km a nord-est di Viterbo e a 99 km a ovest di Pescara.
Negli ultimi minuti un lungo sciame sismico ha colpito laddove il terremoto in centro Italia continua a presentare da oltre un mese: le province sono sempre le stesse, con Rieti, Macerata, Ascoli Piceno, Perugia e L’Aquila che proseguono nella segnalazione di scosse sismiche molto frequenti durante il giorno. Negli ultimi minuti dicevamo sono ben 8 le scosse in 20 minuti, con grado massimo raggiunto da quella delle 15.21 che ha causato un grado di magnitudo a 1.8 sulla scala Richter, con ipocentro a 15 km di profondità e con l’epicentro presso i comuni segnalati dal centro nazionale INGV, ovvero Arquata del Tronto, Montegallo, Accumuli, Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco, Acquasanta Terme, Montefortino, Ussita, Preci, Amatrice, Visso. Le altre scosse di terremoto hanno avuto come intensità di magnitudo 1.1, 1.3, 1.6 e 1.4 tra le ultimissime avvenute: non ci sono per fortuna danni né segnalazioni particolari nelle zone già colpite dal sisma gravissimo del 24 agosto scorso.
Nelle ultime due ore sono due scosse di terremoto con media intensità che son avvenute in Calabria e in Centro Italia e che per fortuna, nonostante la segnalazione di media allerta del centro nazionale INGV, non hanno provocato alcun danno o conseguenza negativa nelle aree coinvolte. Alle ore 12.41 è la provincia di Cosenza in Calabria a segnalare un terremoto di grado M 2.7 sulla scala Richter, con ipocentro a 38 km sotto il livello del terreno, con epicentro invece calcolato presso i comuni di San Sosti, Sant’Agata di Esaro, Mottafollone, Malvito, Santa Caterina Albanese, Fagnano Castello, San Donato di Ninea, Sangineto, Bonifati, Acquaformosa, San Marco Argentano, Roggiano Gravina, Cervicali, Buonvicino, Belvedere Marittimo, Mongrassano, Cetraro, Lungro, Cerzeto, Acquappesa, Verbicaro e Rota Greca. Alle 13.52 è invece la scossa sismica di grado M 2.5 sulla scala Richter presso i comuni vicino alla provincia di Ascoli Piceno, ovvero Arquata del Tronto, Accumoli, Montegallo, Norcia, Acquasanta Terme, Amatrice, Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco, Cittareale, Cascia.
Dopo un’inizio giornata con un terremoto di medio-alta intensità di magnitudo presso la provincia di Ascoli Piceno, ora la seconda parte della mattina ha visto la provincia di Rieti tornare protagonista con lo sciame sismico che si è spostato di qualche chilometro come epicentro. L’ultimissima scossa di una certa intensità è avvenuta alle ore 8.14, ma ben altre 5 cose successive hanno coinvolto i vari comuni del carattere sismico “consueto” del centro Italia: ipocentro a 10 km di profondità sotto il livello del terreno, l’epicentro invece è stato calcolato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Amatrice, Campotosto, Capitignano, Montereale, Accumoli, Crognaleto, Cittareale, Cortino, Fano Adriano, Cagnano Amiterno, Pizzoli, Rocca Santa Maria, Borbona, Arquata del Tronto, Pietracamela. Non ci sono per fortuna conseguenze negative e i danni sono ridotti allo zero nelle zone colpite dalle scosse di assestamento del sisma.
Nottata e prima mattinata intensa per il terremoto oggi, giovedì 6 ottobre 2016: il centro Italia è ancora dannatamente protagonista con numerose scosse di assestamento del grave cratere sismico che prosegue da oltre un mese, da quel tragico e lontano 24 agosto. Sono state Ascoli Piceno, Macerata, Rieti e Perugia ancora le province interessate dai terremoti di questa prima parte di giornata, dove spicca la scossa di grado M 3.2 alle ore 7.34 di questa mattina, avvertita in molti paesi in provincia di Ascoli Piceno. Ipocentro del sisma calcolato dal centro nazionale INGV presso la profondità di 10 km sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro viene situato presso i comuni di Arquata del Tronto, Norcia, Montegallo, Accumoli, Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco, Preci, Ussita, Visso, Cascia, Amatrice, Montefortino. Non ci sono stati per fortuna danni ma le popolazioni nelle tendopoli hanno di nuovo avvertito il terremoto distintamente.
Nella notte di oggi c’è stata una scossa di terremoto nella provincia di Salerno attorno alle ore 23.06. L’intensità rilevata è di 2.1 Magnitudo. Per capire meglio dove è avvenuta la scossa l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha fornito anche le coordinate che sono le seguenti: 40.63 latitudine e 15.44 longitudine. L’epicentro è stato localizzato a quattro chilometri dalla superficie terreste e i comuni nel raggio di venti chilometri da questo sono i seguenti: Romagnano al Monte (SA); Salvitelle (SA); San Gregorio Magno(SA); Buccino (SA); Ricigliano (SA); Vietri di Potenza(PZ); Balvano (PZ); Auletta (SA); Caggiano (SA); Pertosa (SA); Savoia di Lucania (PZ); Petina (SA); Palomonte (SA); Sicignano degli Alburni (SA); Polla (SA); Sant’Angelo Le Fratte (PZ); Baragiano (PZ); Muro Lucano (PZ); Colliano (SA); Contursi Terme (SA); Picerno (PZ); Bella (PZ); Castelgrande (PZ);Sant’Arsenio (SA); Oliveto Citra (SA); Valva (SA); Postiglione (SA); Satriano di Lucania (PZ) e San Pietro al Tanagro (SA).