Religioni al centro di un incontro che si terrà a Torino da domani. Oltre cento relatori da tutto il mondo — dagli Stati Uniti alla Cina, dall’Iran all’Australia, con una robusta rappresentanza dai principali Paesi europei — trasformeranno il capoluogo piemontese nella capitale internazionale della sociologia delle religioni. Nella sede dell’Università il governatore Roberto Cota e l’assessore comunale Ilda Curti inaugureranno la tre giorni organizzata dal Cesnur, il Centro Studi sulle Nuove Religioni diretto dal sociologo torinese Massimo Introvigne, dalla facoltà di Scienze Politiche e dalla sezione Religioni dell’Associazione Italiana di Sociologia sul tema «Gli dei che cambiano. Tra religione e vita quotidiana».
Tra gli interventi più attesi quello del professor J. Gordon Melton, il più conosciuto storico americano delle religioni, che dedicherà la sua lezione magistrale al significato religioso della passione dei giovani contemporanei per le storie di vampiri.
«Sì, gli dei cambiano — afferma Massimo Introvigne — e la religione vive un momento di grande trasformazione. Non c’è affatto meno religione di un tempo, c’è una religione diversa, spesso vissuta in forme private, non organizzate e non istituzionali. Film come Avatar o, appunto, Twilight sono vissuti da molti giovani come sorgenti di significati religiosi più o meno nascosti. Ma, sia pure fra molte difficoltà, in Italia la Chiesa cattolica mostra una notevole tenuta come dimostrano i dati statistici».
Il vicedirettore del Centro Studi sulle Nuove Religioni, PierLuigi Zoccatelli, presenta al convegno i dati relativi a un’indagine svolta in Sicilia, i quali mostrano come il numero dei fedeli contati in una domenica-tipo all’uscita delle messe domenicali (18,3%) è più basso rispetto a coloro che, intervistati per telefono, si dichiarano praticanti regolari (30,1%), ma rimane comunque significativamente superiore ai dati raccolti negli altri Paesi dell’Europa Occidentale.