Sarà inaugurata il prossimo lunedì 23 maggio, alle 10.30, presso la Pontificia Università Lateranense, l’Area internazionale di ricerca sulla dottrina sociale della Chiesa.
L’incontro, oltre alla presentazione ufficiale alla stampa dell’Area, sarà caratterizzato da una tavola rotonda dal titolo Dalla Centesimus annus alla Caritas in veritate. Vent’anni di Magistero sociale sulle orme dell’uomo.
Dedicata allo studio e alla diffusione della Dottrina sociale della Chiesa, l’organismo accademico ha per finalità lo svolgimento di attività di ricerca e di approfondimento, nonché quella di attivare percorsi formativi che siano incentrati sui temi delle scienze economiche, giuridiche e, più in generale, delle scienze sociali, con un taglio sia pratico che teorico.
Saranno presenti il Rettore Magnifico dell’Ateneo del Laterano, mons. Enrico dal Covolo, il Direttore dell’Area, Flavio Felice, il Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, mons. Mario Toso, Domingo Sugranyhes, Presidente della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, Stefano Zamagni dell’Università di Bologna e George E. Garvey della Catholic University of America di Washington DC.
Modererà il Direttore de L’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, mentre le conclusioni saranno affidate al Pro Rettore dell’Ateneo del Laterano, Patrick Valdrini. «Dedicare un’area di ricerca alla recente enciclica papale rappresenta – spiega Flavio Felice – anche il tentativo di rispondere alle sfide di un’emergenza educativa che sempre più caratterizza la contemporaneità nelle sue implicazioni e problematiche politiche ed economiche». Ne parliamo con il direttore, il professor Flavio Felice, ordinario di Dottrine economiche e politiche presso l’Università Lateranense.
Professor Felice, può illustrare questo nuovo progetto?
La decisione di istituire un’Area internazione di ricerca dedicata allo studio e alla diffusione della Dottrina Sociale della Chiesa la dobbiamo interamente al Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, mons. Enrico dal Covolo, e si inserisce a pieno titolo nella missione formativa (didattica e di ricerca) dell’Istituto pastorale “Redemptor Hominis”. L’Istituto prevede una specializzazione in Dottrina sociale della Chiesa nella forma della licenza, del master e del diploma.
Può spiegare il perché la nuova area di ricerca è stata definita “internazionale”?
Negli anni siamo entrati in contatto con docenti, cultori, studenti e operatori di tutto il mondo, interessati a conoscere meglio il Magistero sociale della Chiesa, le sue premesse teologiche, l’incrocio con gli approcci delle moderne scienze sociali, nonché le implicazioni pratiche nel campo della scienza economica, di quella politica, dell’agire imprenditoriale e del più generale ambito culturale. La constatazione di quanto profondo sia l’interesse e di quanto ormai sia diffusa nel mondo la sfera d’influenza di una università come la Lateranense, hanno spinto Mons. dal Covolo a istituire un’Area di ricerca che non sia limitata alla cerchia ristretta, e talvolta asfittica, del panorama romano ovvero italiano, ma che si possa candidare a diventare un punto di riferimento internazionale per tutti coloro che si occupano professionalmente dell’analisi delle questioni sociali, avendo come riferimento l’orizzonte ideale offerto dalla prospettiva antropologica cristiana. La presenza nel comitato scientifico di professori provenienti da tutti i continenti esprime l’intenzione di stabilire relazioni accademiche che favoriscano l’incontro delle prospettive scientifiche in modo interdisciplinare e la condivisioni dei risultati ottenuti.
Da chi è composta la nuova Area di ricerca, e come è articolata?
L’Area di ricerca è articolata in modo molto agile. Abbiamo un Comitato direttivo, composto da professori dell’Università Lateranense, espressione di tutte le facoltà e degli istituti, e da un Comitato scientifico, composto da professori provenienti da tutto il mondo e che si qualificano per il loro alto profilo accademico e il rilievo istituzionale. Al fine di ottenere un Comitato scientifico agile, ma nel contempo rappresentativo della complessità che interessa una disciplina come la Dottrina sociale della Chiesa sia da un punto di vista scientifico sia sotto il profilo della rappresentanza delle problematiche globali, ci siamo dati un criterio estremamente semplice. Abbiamo individuato cinque aree scientifiche di riferimento: l’area teologica, economica, politologica, giuridica e storica. Per ciascuna area abbiamo poi tentato di individuare, a livello globale, personalità che negli ultimi anni abbiano dedicato buona parte della loro produzione scientifica e professionale, ovvero che si siano distinte per la loro responsabilità istituzionale, alle questioni della Dottrina sociale della Chiesa.
Quali sono le sue finalità?
Le finalità dell’Area di ricerca sono tutte quelle legate allo svolgimento di attività di ricerca e di approfondimento, nonché attivare percorsi formativi che, facendo perno sulla visione antropologica espressa dalla Dottrina sociale della Chiesa, siano incentrati sui temi dell’economia politica, delle scienze giuridiche e delle scienze sociali, con un taglio sia pratico sia teorico. Come ci ha ricordato il Rettore Magnifico in occasione della prima riunione del Comitato direttivo, l’emergenza educativa sollecita l’Università del Papa alla formazione dei formatori: una formazione caratterizzata da una metodologia accademica interdisciplinare e da una sintesi teologica dei contenuti. A questi obiettivi intendiamo rispondere, lasciandoci interpellare dalla più recente Enciclica del Papa: la Caritas in Veritate, alla quale l’Area è dedicata.
Quali sono vantaggi e le prospettive per la Pul e, in particolare, per studenti e docenti? Ci saranno linee editoriali e convegni sui temi specifici?
I vantaggi sono quelli tipici di un’istituzione accademica dedicata all’attività di ricerca. Tra colleghi potremo avvantaggiarci di un maggior coordinamento e di una più proficua condivisione dei nostri lavori. Teologi, economisti, politologi, giuristi e storici delle idee, da oggi, avranno uno strumento in più per poter confrontare i risultati delle loro ricerche e contribuire, in tal modo, all’offerta di un prodotto culturale sempre più adeguato alle questioni aperte dei nostri giorni, avendo come riferimento la prospettiva antropologica cristiana, espressa dal Magistero sociale. Tutto ciò sarà certamente a vantaggio della comunità accademica lateranense, alla quale partecipano a pieno titolo gli studenti che saranno invitati a prendere parte ai seminari, ai convegni, al colloquio annuale. Tuttavia, è importante tener presente che l’Area internazionale di ricerca “Caritas in Veritate” nasce per servire l’intera comunità accademica e le istituzioni economiche, politiche e culturali globali. I risultati più rilevanti saranno resi pubblici e offerti alla più ampia comunità scientifica attraverso linee editoriali che potranno spaziare da una collana di libri, all’annuario, oltre ad una rivista scientifica. Il primo appuntamento sarà il 23 maggio, alle 10.30, presso l’Università Lateranense, dove si svolgerà una tavola rotonda inaugurale dell’Area di ricerca, intitolata: “Dalla Centesimus annus alla Caritas in veritate. Vent’anni di Magistero sociale sulle orme dell’uomo”. Con questo incontro intendiamo celebrare i vent’anni della Centesimus annus e coglierne tutta l’attualità attraverso l’analisi della recente enciclica di Benedetto XVI Caritas in veritate.
(Vittorio V. Alberti)