BIBBIA / “Commettete adulterio”, testo del ’600 diventa un caso, ma..
Bibbia, “commettere adulterio”‘, un testo del ‘600 diventa un caso, ma si tratta di un clamoroso errore di stampa. La vendita all’asta in Inghilterra, la vicenda intera e la storia

In vendita una copia rara del 1600 della Bibbia che invita a “Commettere adulterio”. Ma come può essere che la Bibbia invita a trasgredire il settimo comandamento? Gia ce li immagineremmo i titoloni dell’epoca, se ci fossero stati i giornali ovviamente che ci sono al giorno d’oggi: “la Chiesa invita all’adulterio”, “rivoluzione in campo ecclesiale: da oggi si può andare con la moglie di altri”, “no ai comandamenti, sì ai miei desideri: il corpo è mio e lo gestisco io”. Che roba, sta diventando un caso come lo è stato all’epoca, con Re Carlo I che nel 1631 bandì quella serie di testi con il messaggio sconveniente e li mandò al rogo. Oggi però, nel 2015, viene messo in vendita l’ultima copia rara di quella serie “scandalosa” alla modica cifra di £ 15.000. 400 anni fa la Bibbia del Peccato, come è stata ribattezzata, fu prodotta in serie di 1000 copie e distribuite in tutta la Gran Bretagna ma fu solamente vittima di…un errore! È infatti la parola “non” a non essere stata inserita nel settimo comandamento – “Non commettere adulterio”, oggi diventato “Non commettere atti impuri” – e dunque il testo sacro è stato distribuito come “Commettere adulterio” scatenando scandalo e polemiche. Il testo prodotto da Robert Barker e Martin Lucas nel 1631 furono additati come untori dal regno eppure fin da subito raccontano gli storici probabilmente ci si rese conto che l’errore fu o una mera questione di sbadatezza, oppure che qualcuno volesse incastrare i due traduttori della Bibbia, facendo risultare loro come colpevoli di un invito così scabroso. Anche l’Arcivescovo di Canterbury di allora, George Abbott, attaccò duramente il fatto criminoso urlando contro l’ignoranza degli stampatori o peggio: ma quindi in Inghilterra si può commettere adulterio? Visti alcuni re che si sono succedetti poi nella storia può essere che le poche copie rimaste integre dopo il rogo voluto da Carlo I siano state lette da vari regnanti; eppure resta un errore, uno dei più incredibili refusi di stampa della storia. Un errore da (non) commettere: God save… the Bible. L’asta si terrà l’11 novembre prossimo presso Bonhams, a Londra.
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