La giornata di oggi viene raccontata tramite il solito Doodle di Google che vede protagonsita Wilbur Scoville. L’uomo avrebbe compiuto oggi 104 anni e ha inventato la scala della piccantezza che ha preso poi il suo nome. Il peperoncino divide sicuramente in due tra quelli che lo adorano e quelli che non lo possono sopportare. Ma il peperoncino ha diversi poteri curativi. Il fitoterapeuta Henri Leclerc raccontava con degli studi di aver curato diversi alcolisti con una miscela che portava al suo interno la tintura madre del capsicum. Una presenza di proprietà anticolesterolo, vasodilatatrici e la vitamina PP aiutano i capillari ad essere più elastici inoltre la vitamina E favorisce l’ossigenazione del sangue rendendolo utile a prevenire l’arterosclerosi. Il suo potere revulsivo può essere utile anche in caso di artrite e reumatismi. Sono poi moltissimi i medici noti che parlano di peperoncino come potente anti-cancro. Il noto Professor Umberto veronesi parla spesso del contributo degli antiossidanti contro il cancro allo stomaco e il peperoncino è difatti un fortissimo antiossidante.
Oggi Google ha voluto omaggiare con il doodle di giornata Wilbur Scoville. L’uomo avrebbe oggi compiuto 104 anni e a lui dobbiamo l’invenzione della scala che misura la piccantezza. In Italia si sa che la patria del peperoncino è la Calabria, terra fantastica dove i sapori sono davvero strepitosi. Famosa è l’nduja noto salume molto piccante e da mangiare come accompagnamento magari alla carne. Tra gli eventi interessanti legati al peporoncino ogni anno in Calabria si festeggia il Festival del Peperoncino di Diamante che è andato in scena nel 2015 tra il 9 e il 13 settembre. Cinque giornate che hanno portato molte persone all’interno del sapore forte e intenso del piccante. I Bronzi di Riace sono stati i testimonial dell’evento che ha attirato anche molti stranieri nel nostro paese per vivere giornate all’insegna del buon cibo e di una gastronomia che sempre più si sta andando perdendo nello stivale.
Oggi Google, il celebre motore di ricerca, ha dedicato il suo doodle a Wilbur Scoville, il famosissimo chimico ideatore della scala di misura della piccantezza. Piccantissimo, piccante, dolce… Tra peperoncini di vario gusto e sapori decisi, Fabrizia Argano sul Corriere dello Sport, ha avuto la geniale quanto atipica idea di riproporre la celebre ‘scala’ attualizzandola al mondo dello sport e, in particolare del calcio, dove, la leggenda vuole (e non solo quella), che le storie tra calciatori e showgirl siano sempre motivo di estremo interesse. Ma in che modo è applicabile la scala di Wilbur Scoville nel mondo del calcio e del gossip? Mettendo in evidenza due storie in particolare, la prima riguarda Wanda Nara e Mauro Icardi e la seconda Belen Rodriguez e Marco Borriello, solo due tra le storie più ‘piccanti’ e pepate del panorama calcistico italiano. Come dimenticare il ‘triangolo’ Nara-Icardi-Lopez? Wanda era sposata con Maxi Lopez, attaccante del Torino, successivamente lasciato per sposare l’attaccante dell’Inter Mauro Icardi. Nel 2013 questa storia fu al centro della cronaca rosa dell’intera estate. E, sempre riguardo ‘scala’ per classificare la misura della piccantezza, un occhio di riguardo va anche a Belen Rodriguez e Marco Borriello. Storia finita nel 2008 per una presunta scappatella della showgirl argentina con Rossano Rubicondi durante L’Isola dei Famosi. Il doodle è servito, così come il gossip! Decisamente piccante o potevamo fare di più?
Fra i peperoncini non piccanti classificati da Wilbur Scoville, di cui oggi si celebra la nascita della scoperta della scala di piccantezza, troviamo il peperone dolce, il Pimento e la Paprika, tutti e tre all’ultimo posto. Chi non li conosce? Forse dei tre il Pimento è quello meno utilizzato, una spezia che si estrae dall’albero sempreverde delle Mirtacee, presente in Giamaica. Anche qui troviamo nella sua storia il nostro Cristoforo Colombo che lo esportò in Spagna durante uno dei suoi viaggi. La particolarità è che lo scambiò per pepe in quanto le bacche di pimento sono molto simili, come si può notare da questa foto. Attualmente la spezia è molto usata in Polonia, oltre che nel suo paese di origine, il Guatemala, il Messico e le Honduras. Al penultimo posto della Scala Scoville troviamo invece il Peperone, il New Mexico Pepper, il Cherry, il Mexican Bell e la Paprika. Quest’ultima è una delle spezie più comuni usate in cucina e si ottiene dal peperone, un frutto che trova le sue origini nell’America. Una leggenda dice che una giovane contadina fu costretta a vivere nell’harem di un pascià dove conobbe per la prima volta i peperoni. Una volta libera, insegnò la loro coltivazione ai contadini del suo villaggio.
Oggi si commemora la nascita di Wilbur Scoville che inventò il test per misurare la piccantezza esatta di un peperoncino, era il 1912 e l’uomo lavorava per una società faramaceutica allora molto conosciuta. E’ curioso capire quelli che sono i peperoncini considerati più piccanti al mondo. Tra questi c’è sicuramente il Naga Viper, una varietà ibrdia che è stata creata in laboratorio in Inghilterra, quindi per molti non viene considerato visto la sua produzione artificiale. Come ricorda Dissapore.com questo nel 2011 era considerato però il più piccante del mondo toccando i 1.400.000 shu. Secondo quanto riportato da Focus, nella sua versione online, al momento il peperoncino considerato più piccante è il Carolina Reaper che tocca addirittura i 2.200.00 shu. In seconda posizione si attesta invece il Trinidad Moruga Scorpio che tocca i 1.463.700 shu. Questo peperoncino ha inoltre effetto molto forte anche sulla cute tanto che se solo la polvere entra in contatto con le mani di chi lo sta pulendo può provocare delle irritazioni.
Magari in mente non ce l’aveva Wilbur Scoville che con la sua scala avrebbe generato dei primati particolari, ma tant’è: la sua piccantezza ha inciso e non poco nello studio su un dei gusti giù affascinanti al mondo. Il primato del Trinidad in realtà è ancora occupato dal Carolina Reaper, un ibrido creato da Ed Currie nel Sud Carolina. È infatti il frutto ufficialmente più piccante al mondo in base ad una valutazione fatta nel 2012 ed alla vincita del Guinnes World Records del 2013. Il Carolina Reaper è stato creato unendo due specie di piante molto piccanti: l’Habanero Roso ed il Naga Morich Pakistano. La nascita della pianta è piuttosto curiosa perché fu un reporter a far notare a Currie che il retrogusto del peperoncino dava una sensazione simile ad un vero e proprio dolore fisico. Il 7 POT Douglah, conosciuto anche come Trinidad Douglah, è il frutto di una pianta, per lo più indiana, di circa un metro, con fusto e ramificazioni legnose e foglie verdi. I frutti penduli della pianta ricordano molto quelli dell’Habanero Chocolate e sono rugosi ed irregolari. Quando è acerbo, il Trinidad Douglah ha un colore verde brillante mentre con la maturazione raggiunge ad un color cioccolato molto intenso. E’ un frutto che sicuramente va usato con moderazione, soprattutto perché la sua piccantezza in bocca è molto persistente. Per capire di che cosa stiamo parlando, guarda il simpatico test dell’esperto Jim Duffy, basta cliccare qui per scoprirlo.
La scala di Scoville, ideata da nel 1912 da Wilbur Scoville noto chimico statunitense, è una scala utile per misurare la piccantezza di un peperoncino. La scala sostanzialmente si basa sul quantitativo che questi frutti hanno di capsaicinoidi ed in particolare della capsaicina, ossia una sostanza chimica in grado di stimolare i recettori del caldo presenti anche sulla lingua, provocando la nota sensazione di bruciore. L’unita di misura della scala di Scoville è l’unità di Scoville (SHU) che indica la quantità di capsaicina equivalente contenuta in un determinato peperoncino. La scala ha come proprio valore più basso quello che va da 0 a 100 in cui rientrano ad esempio il Peperone dolce, il Pimento e la paprica dolce fino al range 15 milioni – 16 milioni che sarebbe capsaicina pura. Per rendere l’idea, lo spray al peperoncino usato dalla polizia, ha un valore che va 2,5 milioni – 5,3 milioni ed il peperoncino più piccante al mondo coltivato a Trinidad (Trinidad Scorpion Moruga) ha un valore tra 1,067 milioni e 2 milioni.
Un giorno come questo in cui si celebra la scala di Wilbur Scoville che misura la piccantezza e il piccante dei vari alimenti, fondandosi sulle quantità di peperoncino e simili, ricade un tema che spesso ritorna nel mondo della cucina e in generale sul gusto. Abbiamo tutti la stessa percezione del piccante, dolce o salato? E sopratutto come funziona esattamente la Scala di Scoville? Il peperoncino è un frutto Capsicum e contiene delle sostanze fra cui troviamo la capsaicina, un composto chimico che stimola i recettori del caldo che si trovano con la lingua. Tutto ciò produce la classica sensazione di bruciore che noi tutti conosciamo. La scala di Scoville si basa quindi sulla quantità di capsaicina contenuta in ogni peperoncino, un dato che possiamo trovare in molte salse piccanti usate in America. L’unica falla di questo ‘caldissimo’ metodo consiste nel punto di vista umano. Non tutti hanno infatti la stessa percezione del gusto piccante e quindi ci possono essere delle differenze enormi nella classificazione. Per avere un test più preciso si è ricorsi infatti all’HPLC, noto come ‘metodo Gillet’, che misura la quantità di capsaicina presente nel prodotto, escludendo così il possibile errore umano. Al contrario di quanto possiamo pensare l’Habanero non è fra i peperoncini più piccanti ma si trova sicuramente in un buon punto della scala. Considerando solo gli alimenti, troviamo al primo posto il Carolina Reaper, seguito da altri tipi di peperoncino fra cui quello spray che usiamo comunemente. L’habanero si trova invece 4 posti più sotto, seguito dal Thai Pepper o il Rocoto che hanno comunque un valore di capsaicina pari alla metà.
Al primo posto della Scala Scoville, celebrata oggi con il suo inventore Wilbur Scoville – di cui è addirittura “iconizzato” da un nuovissimo doodle animato di Google – troviamo la capsaicina pura o la diidrocapsaicina come è comunemente conosciuta, seguita da altre due sostanze naturali e dallo spray usato a scopo di difesa. Dunque sono questi gli alimenti più “hot”? Il primo peperoncino che troviamo è il Trinidad Moruga Scorpion Red con un valore di 2.009.231, seguito dai più conosciuti 7 POT Douglah (1.800.000) e Carolina Reaper (1.569.300). Il Re dei Peperoncini è quindi il Trinidad Moruga Scorpion, considerato il più piccante del pianeta dagli esperti della University’S Chile Pepper Institute del New Mexico, una valutazione che tuttavia non è stata ancora resa ufficiale. Si tratta in realtà di un frutto di piccole dimensioni, come possiamo notare qui ha una grandezza simile a quella di una palla da golf. Il nome lo deve all’isola cubana Trinidad, una delle due isole scoperte da Cristoforo Colombo durante il suo terzo viaggio. I temerari e gli amanti del piccante sicuramente lo conoscono o lo vorranno subito provare, mentre i più timidi possono immaginarlo pensando al fatto che il peperoncino comunemente usato in cucina ha un valore pari a 5.000 su Scala Scoville. Come riportato dalla rivista Focus, il Trinidad ha una potenza così devastante che la sua polvere ha attraversato i guanti di lattice dei ricercatori e ha procurato alle loro mani delle irritazioni piuttosto spiacevoli. Immaginiamo quindi cosa possa fare una volta ingerito!
La scala Scoville ideata nel 1912 da Wilbur Scoville, serve per misurare la piccantezza del peperoncino e per la precisione riporta la quantità di capsaicina che di fatto provoca la sensazione di bruciore sulla lingua. Le connessioni che poi genera questa “piccantezza” con il mondo anche dello spettacolo negli anni a venire sono molteplici e talvolta anche gustose. In un monologo del comico calabrese Franco Neri nel corso di una puntata di Zelig trasmessa su Mediaset, si parla in maniera approfondita del peperoncino calabrese, noto in un tutta Italia per la piccantezza. Franco Neri sottolinea come in una casa di un calabrese non possa mancare una bottiglia di sugo calabrese fatto con basilico, pomodoro e “peperoncinopiccante quello che cresce nel balcone nella serra”, proprio quello purissimo di Soverato insomma. Lo stesso Neri poi enfatizza la piccantezza del peperoncino calabrese rimarcando come “il peperoncino è piccante ma così piccante che mio padre quando lo va ad annaffiare si deve mettere camice di piombo per non prendere le radiazioni. Che la vicina di casa solo a guardarlo gli era preso fuoco la vestaglia”. Insomma, il peperoncino calabrese stando ai racconti comici di Franco Neri, ha senza dubbio un livello piuttosto elevato di piccantezza nella Scala Scoville. Clicca qui per ascoltare il monologo di Franco Neri.
La Scala di Scoville deve il suo nome al chimico che la creò nel 1912: Wilbur Lincoln Scoville. La scala di Scoville, o Scala Scoville come viene comunemente chiamata oggi, serve a misurare il livello di piccantezza di un peperoncino. Quest’ultimo è un frutto della specie ‘Capsicum’ e contiene delle sostanze, dette appunto capsaicinoidi fra cui troviamo la capsaicina che è presente in abbondanza. La capsaicina è uno stimolatore dei ricettori del caldo che si trovano sulla lingua e che provocano quella sensazione di bruciore che percepiamo quando ingeriamo un peperoncino o qualsiasi prodotto piccante. La scala Scoville si basa quindi sulla quantità di capsaicina contenuta in ogni peperoncino e ne determina la sua classificazione. Il valore massimo della capsaicina pura corrisponde a 16.000.000 che venne posto come valore costante dallo stesso Scoville. Essendo passibile di errore umano, il test è stato sostituito successivamente da altre analisi più specifiche, come l’HPLC, in grado di misurare direttamente la quantità di capsaicinodi presenti in ogni alimento.
Tanti ‘caldissimi’ auguri a Wilbur Scoville (al secolo Wilbur Lincoln Scoville), l’inventore della scala omonima che oggi tutto il mondo usa come riferimento per classificare i la piccantezza. Nel mondo tecnologico di oggi, molti youtubers si sono lanciati in sfide impossibili, le famose challenge. Ce ne sono di vario tipo e ovviamente sono sfide che solo i più impavidi possono affrontare. Poteva mancare quindi una “hot challenge” in onore di Wilbur Scoville? Non stiamo parlando di materiale osè, ma di una sfida… all’ultimo peperoncino! Se ancora non ci avevate pensato, sappiate che anche gli amanti del peperoncino hanno sia i loro personali People’s Choice Award sia la loro bella challenge. Il vincitore della gara si aggiudica, dopo tanto calore, lo Scovie Awards, un premio ideato proprio in onore dello scienziato Wilbur Scoville. L’annuale Scovie Awards si svolge ad Albuquerque e raccoglie i migliori cibi piccanti di tutto il mondo per quella che è una delle gare alimentati più competitive del mondo. Ovviamente il posto d’onore viene lasciato alle salse, uno dei condimenti principali usati in America. Tutti gli specialisti della gastronomia e del settore della ristorazione possono presentare il proprio prodotto piccante al giudizio insindacabile del team di esperti. I temerari assaggiatori determineranno il grado di piccantezza del prodotto ed assegneranno un punteggio. Il vincitore guadagnerà l’ambito premio ma anche numerosi benefits, come la possibilità di avere un partner che aumenti la produttività di quel particolare prodotto. I giudici sonderanno l’apparenza esteriore, l’aroma, il gusto piccante, l’originalità, il retrogusto e l’impressione generale. Tutto sicuramente in base alla scala di Scoville quindi solo usando le proprie papille gustative. Una vera occasione per… ‘bruciare’ un giudice!
Ma conosciamo meglio Wilbur Scoville, e soprattutto il motivo per cui è passato alla storia. Vi ricordate quel famoso poster con le foto di tutti i peperoncini classificati uno per uno a seconda della loro piccantezza? Sicuramente in molti lo avrete visto almeno una volta ma non tutti sanno che l’inventore di questa scala così ‘pungente’ è stato, appunto, il chimico americano. Oggi è l’anniversario del suo compleanno (il 151mo) dato che Scoville nacque il 22 gennaio del 1865. Nato a Bridgeport, nel Connecticut, Scoville sposa Cora B. Upham nel 1891, da cui ebbe i figli Amy Augusta nel 1892 e Ruth Upham nel 1897. Nel 1895, Wilbur Scoville scrive ‘The Art of Compounding’, un libro che ha avuto almeno 8 edizioni ed usato come riferimento farmacologico fino ai nostri anni ’60. Successivamente scrive ‘Extract and parfumes’ –estratti e profumi-, un tomo che conteneva centinaia di formulazioni. Diventa quindi professore di Farmacia e Scienze della Salute nel Massachussets e nel 1912 crea il test e la scala conosciuta come ‘il test organolettico di Scoville’. La brillante ispirazione gli viene mentre lavora presso l’azienda farmaceutica Parke-Davis dove inizia a misurare la piccantezza di diversi tipi di peperoncino. Attualmente il suo metodo viene ricordato come ‘la scala di Scoville’ proprio per le classificazioni che diede al peperoncino in base a valori come ‘estremamente piccante’, come l’Habanero, e ‘dolce’, come la Paprika. Nel 1922, Scoville vince l’Ebert Prize con cui viene riconosciuto autore del miglior rapporto d’inchiesta su una sostanza medicinale. Nel 1929 vince invece la medaglia d’onore Remington, l’onorificenza massima mai assegnata dalla American Pharmaceutical Association (APhA).
Proprio per tutti questi motivi il nostro Piccantissimo Wilbur Scoville non poteva che guadagnare di diritto un bellissimo Doodle di Google. La GIF animata che la Doodler Olivia Huynh ha ideato per il pluripremiato chimico lo riprende nell’attimo in cui ha avuto l’idea di classificare i peperoncini. Ovviamente si tratta di una scenetta divertente che rappresenta come devono essere andate le cose secondo la fantasia della disegnatrice. Sicuramente prima di Scoville le persone di tutto il mondo potevano sapere quanto un peperoncino fosse piccante solo assaggiandolo. Ma cosa avrà usato il celebre chimico per calmare il bruciore? Sicuramente un gelato! Olivia Huynh scrive, a proposito del proprio lavoro, che ‘la piccantezza è un’esperienza universale e comica che ci ha offerto la possibilità di fare qualcosa di insolito, come una battaglia. Ho iniziato a fare gli storyboard immaginando di spiegare come funzionino le cose per gli ingegneri quando lavorano ai loro prototipi di costruzione. Poi ho iniziato a sovrapporre i vari disegni per produrre il mio prototipo ed in questo modo abbiamo potuto vedere l’esperienza di Scoville in modo interattivo’. Clicca qui per il logo interattivo di Google su Wilbur Scoville.