Un Google Doodle per ricordare James Welch, lo scrittore americano nato 76 anni fa in Montana proprio il 18 novembre 1940. Cresciuto all’interno delle culture Blackfeet e A’aninin da parte dei suoi genitori, James Welch è stato uno scrittore nativo americano e poeta: è considerato uno degli autori fondanti del Rinascimento nativo americano. Il suo romanzo Fools Crow (1986) ha ricevuto diversi premi letterari nazionali, e il suo romanzo d’esordio Winter in the Blood (1974) è stato adattato cinematograficamente e un film omonimo è uscito nel 2013. Nel 1997 James Welch ha ricevuto un premio alla carriera dal circolo degli scrittori nativi delle Americhe. James Welch è morto a 62 anni in Montana nel 2003 per un attacco di cuore: dieci mesi prima gli era stato diagnosticato un cancro al polmone. Il Google Doodle per James Welch, visibile sul motore di ricerca negli Stati Uniti, è stato realizzato dall’artista Sophie Diao: attraverso i suoi romanzi, documentari e poesie, lo scrittore ha dato voce alle lotte e all’umanità dell’esperienza dei nativi americani negli Stati Uniti.
Trent’anni fa, James Welch, che oggi viene ricordato negli Stati Uniti con un Google Doodle ad hoc, ha pubblicato il suo lavoro più noto, Fools Crow: si tratta della storia del popolo Blackfeet durante il periodo di invasione post-guerra civile dagli europei. In questo romanzo pluripremiato, i Blackfeet cercano di portare avanti le loro tradizionali, tentando di evitare sia il contatto che il conflitto. Nel complesso, le opere di James Welch sottolineano l’umanità dei popoli indigeni e il profondo attaccamento alla loro patria: sono considerate una prima parte di quello che è stato in seguito soprannominato il Rinascimento nativo americano, durante il quale gli scrittori nativi hanno celebrato la cultura tribale e hanno rivelato i loro complessi problemi in opere facilmente accessibili al grande pubblico americano. James Welch, che da giovane si è descritto come un “indiano che scrive”, ha guadagnato un pubblico internazionale. Le sue opere sono state apprezzate universalmente sia per il loro fascino artistico sia per la capacità di diffondere le esperienze delle persone native americane.