• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
No Result
Vedi tutti i risultati
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati

Home » Cultura » Letture e Recensioni » LETTURE/ Bertolini, quell’intreccio (in versi) tra Dio e l’uomo

  • Letture e Recensioni
  • Cultura

LETTURE/ Bertolini, quell’intreccio (in versi) tra Dio e l’uomo

Non è un errore grammaticale il titolo dell'ultima silloge poetica di Maddalena Bertolini, "Corpus homini", pubblicato da puntoacapo Editrice. Ma un punto di partenza. FRANCESCO ROAT

Francesco Roat
Pubblicato 5 Dicembre 2016
michelangelo__adamoR439

Michelangelo, Adamo (Giudizio Universale, 1535-41)

Non è un errore grammaticale il titolo dell’ultima silloge poetica di Maddalena Bertolini — Corpus homini, pubblicato da puntoacapo Editrice —, giacché non intorno al corpo dell’uomo sono incentrate le poesie dell’autrice, bensì sul corpo dato all’uomo; giacché l’esistenza non è una sua proprietà bensì un dono e un miracolo, ossia cosa meravigliosa e ammirevole (i due termini derivano giusto dal verbo latino mirari: ammirare), che desta o almeno dovrebbe destare stupore, gioia e gratitudine.


SALONE DEL LIBRO DI TORINO 2025/ Quelle "perle" nascoste oltre la cortina fumogena dei soliti noti


È pur vero altresì che noi contribuiamo al perpetuarsi della vita tramite quella che è stata chiamata, con parola che oggi i più considerano desueta, procreazione. Non a caso nelle poesie di Bertolini v’è sempre un duplice piano discorsivo: quello relativo all’umano e quello relativo al divino. Ma i due ambiti finiscono per risultare paralleli e per intrecciarsi. Come la figura di Cristo si riverbera in quella del coniuge dell’autrice. Scrive infatti la poetessa: “Tu sei lo specialista dell’abbraccio, quando stringi / forte il mare batte e sento affannarsi il vento: / penso che ogni sconvolgimento è una domanda / di riempimento che pretendo e non ci riesco / non sola, non senza la tua benevolenza”.


CROSETTO/ “Storie di un ragazzo di provincia”, una vita politica tra passione e gratitudine


Così, qui e altre pagine, conta poco strologare quale sia il soggetto di molti versi duplicemente interpretabili, ovvero se si parli di Dio o dello sposo di Maddalena. Ciò che conta è l’amore ed il patto di alleanza che si stabilisce fra entrambi e l’io narrante. Un io, comunque, privo di narcisismo e incline piuttosto al dono e all’accoglienza. Non va scordato infatti che Bertolini ha quattro figli, fa l’ostetrica e la sua preghiera è “fammi / tornare madre, sempre a ogni / avvento nuovo a ogni uomo che vedo dare / alla luce”.

Però in queste pagine appare alla ribalta un tragico contraltare rispetto a questa devozione/dedizione alla vita. Il disamore/rancore — si potrebbe anche usare un altro vocabolo, anch’esso desueto: il peccato — che si traduce in odio, violenza omicida che la vita spegne: propria e altrui. (“E intanto loro esplodono, nei parchi-gioco tra le / altalene, tra le bancarelle, tra le mani dei cristiani / ebrei, musulmani, tra le braccia di dio dicono / e esplodono. Io no”). Ma attenzione, c’è poco da illudersi che il male provenga sempre e solo da altrove, che noi si possa sbarazzarcene proiettandolo sull’altro. Sarebbe fatale autoinganno, in quanto “i barbari non vengono da fuori”. Come non va mai sottovalutato il pericolo di inaridirsi a causa di quello che in lingua tedesca viene detto Weltschmerz: il dolore cosmico o la sofferenza del mondo.  


STORIA/ Da Paolo VI a Francesco, la rivoluzione (sociale) dei cuori cambiati da Dio


Può capitare allora di vacillare e rifiutare talvolta, come confessa Bertolini: “la grazia della tua presenza”; anche se poi di questa presenza davvero coniugale — lei lo ammette umilmente —: “non posso farne senza”. Resta al contempo, come un leitmotiv, il timore: “di non amare abbastanza”, di rimanere schiavi del proprio egocentrismo meschino ad onta di ogni buona volontà o dichiarazione d’intenti; rimane la paura di scivolare pericolosamente. “su di un piano / inclinato ognuno declinato al moto proprio”.

Altrove qui si fa riferimento all’umiltà (all’urgenza di ricordare/riconoscere la nostra provenienza dall’humus: dalla terra da cui tutti deriviamo) quale requisito indispensabile per una vita autentica. In questa prospettiva ogni atto, a partire dal più semplice e banale, diviene fecondo/essenziale; specie se agito senza spocchia alcuna. Vedi i seguenti autoironici ma veritieri versi: “ogni giorno faccio qualcosa di / indispensabile alla sopravvivenza / (lavo stiro cambio le lenzuola)”. Altrove l’accento è posto sulla riflessione intorno all’umana fragilità e finitudine; in una meditazione che si fa consapevolezza del doverci noi misurare ogni giorno con una ineludibile necessità quale dura superficie delle cose (per dirla rubando le parole a Simone Weil), da cui invano vorremmo distogliere lo sguardo, anche se invece: “ci serve sapere che le montagne crolleranno / sopra le nostre ossa e i nostri figli se ne andranno”.

Consapevolezza dolorosa ma benefica se aggiunta a quella certa che “noi non siamo quello che lasciamo”. A cui va aggiunta la virtù dell’accettazione, in primo luogo quella consistente nel non pretendere, come pretese Giobbe, di chiamare in giudizio Dio in un tribunale umano affinché ci indichi la ragione dei mali che colpiscono l’innocente. Tracotanza somma, tale richiesta di teodicea, vera e propria hybris a cui Bertolini contrappone una speranza fiduciosa, quella nell’eucaristia, che qui è al contempo dono gratuito e ringraziamento. Così, in chiusa della silloge, il Corpus homini conduce, come era prevedibile, al Corpus Domini — che è poi il titolo dell’ultima poesia —, mediante un’umanissima/dolcissima invocazione: “Il tuo sapore mi stia addosso possa / nell’erba della bocca mia restare la tua scia”.


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Letture e Recensioni

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Letture e Recensioni

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net