È stato risolto il mistero della morte di Jane Austen: la scomparsa a soli 41 anni è stata causata dall’avvelenamento involontario. Un gruppo di ricercatori della British Library ha scoperto che su tre paia di occhiali della grande scrittrice ci sono tracce di arsenico: quasi cieca verso la fine della sua vita, Austen soffriva di cataratta, probabilmente legata ad un avvelenamento da arsenico. Nel bicentenario della morte della scrittrice arriva la rivelazione: nessuno scompenso ormonale, né cancro o intossicazione da latte, Jane Austen è morta avvelenata. «Sapevamo che aveva problemi di vista, perché in più di un’occasione nei suoi scritti fece riferimento ai suoi occhi deboli», ha spiegato Sandra Tuppen, curatrice degli archivi della British Library. Così è nata l’idea di studiare i suoi occhiali, custoditi nella biblioteca nazionale del Regno Unito. Dopo aver sentito l’optometrista inglese Simon Barnard, la Tuppen ha pubblicato in rete la teoria. Ma allora Jane Austen è stata assassinata? Non ci sono indicazioni precise in tal senso, ma la tesi è stata avanzata da Lindsay Ashford nel romanzo “The Mysterious Death of Miss Jane Austen”. L’arsenico, però, nel XIX secolo si trovava spesso nell’acqua, nei farmaci e anche nella tappezzeria, come altri metalli pesanti, quindi era comune l’avvelenamento involontario. Inoltre, Jane Austen potrebbe aver assunto farmaci contro il dolore provocato dai reumatismi e questi potevano contenere arsenico. Le teoria di Sandra Tuppen non convince tutti i ricercatori: la professoressa Janine Barchas, dell’Università del Texas, accusa la British Library di aver esagerato nel dare risalto all’annuncio della curatrice sulla grande scrittrice di “Orgoglio e pregiudizio“. Una mossa ad hoc in vista dei festeggiamenti per il bicentenario della morte di Jane Austen?