Oggi avrebbe compiuto 90 anni Maya Angelou che è protagonista del doodle di Google della giornata. La poetessa afroamericana fu molto attiva nel cercare di far valere i diritti della sua gente. La sua vita non fu per niente facile, tanto che a diciassette anni dovette affrontare le complicazioni che sono legate alla vita di una ragazza madre. Per questo fin da giovanissima la donna ha lavorato in diversi contesti umili come quello di cameriera e fu costretta persino a prostituirsi e a fare la spogliarellista. Dei contesti che la aiutarono, raggiunta poi la maturità, a tirare fuori delle riflessioni che hanno incantato e non solo la sua gente. È stata infatti protagonista di veri e propri canti per i diritti della gente di colore, che a lei deve davvero moltissimo se poi dopo anni di battaglia è arrivata l’uguaglianza dei diritti quasi in tutto il mondo. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL CANTO DEL SILENZIO, INNO DELLE DONNE AFRO
Maya Angelou fu autrice de Il canto del silenzio che mise alla luce di tutti diversi aspetti della sua vita personale. Questa resa fu talmente efficace che portò la donna a diventare portavoce dei diritti delle donne afroamericane. Le sue opere in questo modo divennero presto un cardine della cultura afroamericana in generale. Il canto del silenzio racconta la storia di due bambini di colore di nome Bailey e Marguerite rispettivamente fratello e sorella che vengono mandati a vivere a casa della nonna nell’Arkansas. Sicuramente il romanzo è stato fondamentale per capire diverse cose che hanno dimostrato come ci volesse un comportamento totalmente diverse nei confronti delle persone di colore, soprattutto a iniziare dall’infanzia. Questo è stato un punto cardine del suo lavoro che si mostra quindi non solo ed esclusivamente fatto di poesia. (agg. di Matteo Fantozzi)
FINALISTA PREMIO PULITZER PER LA POESIA
La protagonista del Doodle di Google di oggi, mercoledì 4 aprile 2018, è la poetessa Maya Angelou. Scomparsa quattro anni fa, oggi l’afroamericana avrebbe compiuto 90 anni ed è conosciuta in tutto il mondo per la sua arte ma anche per la sua politica attiva nella rivendicazione dei diritti civili. Tanti i riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera, i dottorati ricevuti dalle varie università ma non solo: numerosi i premi letterari e per i diritti civili, le onofericenze statali e di singoli gruppi di interesse. Tra questi manca il Premio Pulitzer per la poesia, anche se fu tra le finaliste con la sua prima raccolta di versi “Just give me a cool drink of water ‘fore I Diie”. Inoltre, Maya Angelou ha ottenuto una nomination al Tony Award come migliore attrice non protgonista nel dramma teatrale “Look Away” di Jerome Kilty e ha vinto tre premi Grammy per il miglior album parlato. (Agg. Massimo Balsamo)
“PUOI UCCIDERMI CON IL TUO ODIO, EPPURE IO MI RIALZO”
Parla di poesia Google oggi con il suo doodle dedicato a Maya Angelou, poetessa e attrice statunitense famosa soprattutto per le sette autobiografie con cui ha raccontato le sue esperienze adolescenziali e della prima maturità. Nella sua vita ha svolto qualsiasi lavoro: è stata tranviera, cameriera, prostituta, ballerina, spogliarellista e cantante, ma anche giornalista in Egitto e insegnante, regista e produttrice di drammi teatrali e programmi televisivi. Attiva nel movimento dei diritti civili, ha lavorato al fianco di Malcom X, che aveva conosciuto in Ghana, e con Martin Luther King Jr. Non sono mancati i tentativi di bandire i suoi libri in alcune biblioteche statunitensi, ma le sue opere sono studiate ampiamente nelle scuole e negli atenei anche fuori dagli Stati Uniti. Nei suoi libri si ritrovano temi come razzismo, identità, famiglia e viaggi. Le sue poesie però dividono: c’è chi ritiene di poco conto i suoi versi e chi sostiene che i criteri adottati nell’interpretazione della sua opera siano inadeguati, ma si fatica a non avere i brividi leggendo “Eppure mi rialzo” (Still I rise) di Maya Angelou. «Puoi infangarmi nella storia/ con le tue amare, contorte bugie./ Puoi schiacciarmi nella terra/ ma, come la polvere, io mi rialzo» e «Puoi ferirmi con le tue parole,/ puoi trafiggermi con i tuoi sguardi,/ puoi uccidermi con il tuo odio,/eppure, come la vita, io mi rialzo» sono alcuni dei passaggi di questa splendida poesia. (agg. di Silvana Palazzo)
GOOGLE CELEBRE MAYA ANGELOU CON UN DOODLE POETICO
Nata il 4 aprile del 1928, oggi avrebbe compiuto 90 anni: alla grande scrittrice afroamericana Maya Angelou è dedicato il Doodle odierno di Google. E’ scomparsa 4 anni fa, a 86 anni nel 2014, ed è stata uno dei volti più famosi negli Stati Uniti per la rivendicazione dei diritti degli afroamericani. Causa sostenuta a livello letterario da opere come una tra le sue più famose, “Il canto del silenzio” facente parte di sette autobiografie di personaggi influenti che hanno combattutto per i diritti dei neri d’America. Una condizione che lei ha conosciuto sulla sua pelle anche attraverso una vita non facile, essendo diventata una ragazza madre a soli 17 anni, in un’America che non brillava certo per apertura mentale.
UNA POETICA MODERNA
“Ho imparato che puoi capire molto di una persona dal modo in cui affronta queste tre cose: una giornata di pioggia, la perdita del bagaglio, e l’intrico delle luci dell’albero di Natale.” In questo verso, uno dei suoi più famosi, Maya Angelou riassume bene il suo pensiero, fatto di poesia e di immagini evocative, ma anche di un senso pratico peculiare per una poetessa attiva nella rivendicazione dei diritti civili. Tanto che la Angelou con le sue opere letterarie ha ispirato anche le figure artistiche afroamericane più moderne come gli artisti hip hop, che spesso l’hanno citata. Una sorta di crossover tra la generazione che scriveva col pennino e la MTV generation.
RAFFINATA ICONA POP
Figura raffinatissima ma icona pop al tempo stesso, tanto da essere apparsa anche in un episodio dei Simpson, Maya Angelou ha ricevuto con gli anni un grandissimo consenso in patria e a livello internazionale, tanto che fu lei chiamata a recitare una poesia e un discorso il giorno dell’insediamento di Bill Clinton come Presidente degli Stati Uniti nel 1993, primo presidente Democratico dopo 12 anni Repubblicani con due mandati per Reagan e uno per Bush. E Google la rievoca oggi con un Doodle animato ispirato ad alcune delle sue poesie più belle, come “Eppure mi rialzo”, dedicata alla grande forza dell’essere umano contro ogni avversità.