JOSEF FRANK/ La homepage di Google di oggi dedicata a Josef Frank

- La Redazione

In molti oggi si saranno chiesti chi sia Josef Frank, dato che Google gli ha dedicato il logo della propria homepage

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JOSEF FRANK – La homepage di Google di oggi dedicata a Josef Frank – In molti oggi si saranno chiesti chi sia Josef Frank, dato che Google gli ha dedicato il logo della propria homepage, come spesso capita in occasione di date o anniversari particolari.

E in effetti oggi ricorre il 125° anniversario dalla nascita di Josef Frank, uno dei più famosi architetti europei, diventato celebre anche negli Stati Uniti. Nato a Baden il 15 luglio del 1885 da famiglia ebrea, Josef Frank nel 1933 si trasferisce in Svezia. Nel 1939 prenderà la cittadinanza svedese, e nel 1967 morirà a Stoccolma. Nel corso della sua carriera ha insegnato architettura a New York e all’accademia di Vienna. Qui, insieme a Oskar Strnad dà vita alla scuola viennese di architettura. Josef Frank è considerato uno dei padri del design moderno ed è probabilmente conosciuto solo dagli appassionati della materia. Eppure Google ha deciso di modificare il suo logo, presentandolo oggi come forse avrebbe fatto Josef Frank. Ma perché Josef Frank è stato così importante per l’architettura moderna, al punto da meritare di essere ricordato sulla home page di Google?

 

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Josef Frank è stato uno dei principali rappresentanti del modernismo in architettura. E’ stato tra i fondatori del Congrès Internationaux d’Architecture Moderne (CIAM), e vice presidente dell’Austrian Werkbund. Ha supervisionato e pianificato la costruzione nel 1932 del Werkbundsiedlung di Vienna, un complesso di 70 case private realizzate da 32 diversi architetti secondo i più avanzati principi costruttivi dell’epoca. Nei primi anni ’30 tuttavia, Frank è emerso come uno dei più importanti critici di quella che vedeva come un’ortodossia totalitaria contenuta nei vari filoni del modernismo. Per il resto della sua vita, fino ai prima anni ’60 quando si ritirò dall’attività di architetto, non smise mai di cercare alternative alla banalità e all’uniformità di molti degli edifici del suo tempo.

 

Qui sotto la foto del logo che compare oggi sulla homepage di Google.

 

 





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