Donna denuncia il chirurgo per negligenza: non può più chiudere gli occhi. E’ successo in America, dopo una operazione di blefaroplastica, un intervento di chirurgia plastica
Non può più chiudere gli occhi. Una situazione che ricorda certi film dell’orrore, ad esempio Arancia meccanica, una scena del quale mostra proprio un fatto del genere. Di fatto è una delle torture più crudeli che si possa immaginare, perché l’occhio umano ha bisogno continuamente di chiudersi seppur per pochi centesimi di secondo, per essere irrorato. Provare a tenerli spalancati senza chiuderli crea immediatamente dei disturbi. Per non parlare del sonno. Quel momento in cui la stanchezza preme proprio sulle palpebre e le fa crollare procurando il riposo. Per una donna americana del New Jersey l’incubo adesso è una drammatica realtà da dover affrontare su base quotidiana. Marilyn Leisz non può più chiudere le sue palpebre, neanche per dormire. Come si sa, in fase di sonno le pupille si spostano andando a posizionarsi da sole all’interno della cavità oculare, permettendole in qualche modo di dormire, ma la sofferenza della donna è un fatto su scala quotidiana. Per ovviare a ciò, deve continuamente irrorare le sue pupille con appositi colliri e spalmare del gel intorno alle cavità degli occhi. Ma come è potuto succedere tutto questo?
Colpa di un intervento di chirurgia plastica, uno di quelli che si fa per ovviare certi problemi di estetica che aumentano con gli anni, rughe, pelle flaccida e appunto palpebre cadenti. Problemi che si verificano con l’avanzare degli anni, problemi di estetica che in questa era moderna dell’apparire giovani a tutti i costi si cerca di combattere con continui interventi chirurgici. Marilyn Leisz, una donna sulla quarantina madre di due figli, aveva effettuato già un intervento agli occhi nel 2005. L’intervento on l’aveva soddisfatta del tutto, per cui aveva deciso di ricorrere a un nuovo intervento per eliminare certe problematiche createsi con la prima operazione chirurgica. Ed è in questa seconda occasione che avviene il fattaccio. L’operazione porta a un danneggiamento tale delle palpebre della donna che da allora non può più chiuderle. Adesso la signora Leisz ha deciso di far causa al chirurgo. Lo incolpa di non averla avvertita dei rischi che poteva incorrere. La donna ha anche diffuso un video sulla rete per mostrare in che condizioni deve vivere durante il giorno e di come deve dormire la notte. In pratica può chiudere i suoi occhi un pochino, ma non può sbattere le palpebre né strizzarle. La donna e il chirurgo si sono incontrati in aula di tribunale proprio in questi giorni. Lui, il dottor Parker, sostiene di averla avvertita dei rischi a cui andava incontro. Ma i legali della signora Leisz insistono che il chirurgo avrebbe dovuto sapere che era troppo rischioso operarla in quella particolare zona del viso dove era già stata operata e hanno chiesto un risarcimento adeguato.
E’ un aspetto della chirurgia plastica che tutti conoscono, usata e strausata in questi tempi moderni. In particolare, la blefaroplastica si occupa di intervenire su difetti quali palpebre superiori cadenti, borse di grasso e occhiaie che oltre a invecchiare il volto della persona, possono anche provocare problemi alla vista. Con la blefaroplastica si provvede a rimuovere della cute e del grasso in eccesso che si trovano nelle palpebre superiori e inferiori e quindi si procede al riposizionamento del sopracciglio cadente. Esiste anche un altro tipo di intervento che permette di modificare addirittura la forma dello sguardo: si chiama cantoplastica o cantopessi, e si occupa di sollevare e riposizionare l’angolo laterale dell’occhio. Non ci sono limiti di età per questo tipo idi operazione, si può praticare anche a 80 anni. La maggior parte di quelli chela fanno ha però tra i 40 e i 60 anni. E’ considerato un tipo di intervento abbastanza semplice e scevro di grossi rischi, se a praticarlo è un chirurgo che opera in strutture adeguate. Si pratica in anestesia locale con sedazione e in day hospital. L’intervento dura circa una o due ore, è indolore e termina con del ghiaccio posizionato sopra gli occhi. Gli unici veri problemi riscontrati sono possibil infezioni o sanguinamenti. Il caso della signora Leisz è dunque veramente estremo, dovuto a un pessimo intervento chirurgico forse reso ancor peggiore dal precedente analogo intervento di qualche anno prima.