In un modo o nell’altro, tutti quanti volenti o nolenti abbiamo avuto a che fare con Harry Potter, il maghetto più famoso del mondo, sia che si tratti di libri o di pellicole cinematografiche. E proprio nella celebre saga abbiamo conosciuto i cosiddetti Animagus, cioè maghi o streghe capaci di trasformarsi in un animale e di riprendere poi le sembianze umane. Leggendo i libri, si capisce che per diventarlo ci vuole molto allenamento e che si può diventare un solo animale; inoltre, sembra che la scelta dell’animale non sia lasciata al mago ma che dipenda dal suo animo e dalla sua storia. Per un principiante infatti la trasformazione può risultare addirittura pericolosa, e proprio per questo il Ministero della Magia tiene sotto controllo tutti coloro che sono in grado di diventare Animagus, con lo scopo anche di poter identificare eventuali criminali in forma animale e per evitare che questi scappino trasformandosi se sono sotto custodia. Nel commento di Albus Silente alla fiaba “Baba Raba e il Ceppo Ghignante”, viene citata la leggendaria fuga dal patibolo della strega animaga Lisette De Lapin, che aveva assunto le sembianze di un coniglio ed era stata avvistata a bordo di un pentolone, con issata una vela, mentre solcava le acque di un fiume.
Gli Animagus si differenziano anche in registrati e non registrati: nel terzo libro viene infatti detto che nel ventesimo secolo solo sette maghi si sono registrati come Animagus: di questi si conosce solo Minerva McGranitt, che può diventare un gatto tigrato, mentre durante il loro quinto anno alla scuola di magia di Hogwarts alcuni studenti impararono di nascosto il metodo di trasformazione in un animagus: James Potter poteva diventare un cervo, Peter Minus un topo, Rita Skeeter uno scarabeo, trasformazione con cui poteva ascoltare le conversazioni private senza farsi notare, e Sirius Black un cane di nome Felpato. E la storia che andiamo a raccontare non è fantasia e non riguarda maghi, incantesimi e pozioni tratti da un libro per bambini. I film di Harry Potter, dopo l’uscita del settimo e conclusivo capitolo, sono finiti e sembra che tutti si siano dimenticati di un personaggio che ora è praticamente abbandonato, nonostante la fama.
Vi ricordate la trasformazione del padrino di Harry Sirius Black, alias Gary Oldaman, in quel bel cane tutto nero di nome Felpato? Bene, ora il suo padrone, lo stuntman Paul Thompson, che lo ha seguito e accudito per tutti questi anni, dice che non riesce più a stargli dietro a causa dei suoi numerosi impegni lavorativi. Così Berry, questo il nome del simpatico cane di dieci anni e la sua compagna Porridge, anche lei star del cinema e della televisione, sono stati consegnati a un’associazione che si prende cura degli animali e cercano casa. E’ incredibile pensare che degli animali così non si trovino circondati da mille attenzioni e inutili oggetti di lusso per quattro zampe, eppure adesso Berry, versione canina di Gary Oldman, non ha più un padrone: «Mi trovo a passare un sacco di tempo via da casa: i cani hanno bisogno di più attenzioni di quante io gliene possa dare. E’ stata una decisione difficile da prendere ma qualcosa che ho dovuto accettare, per il bene dei cani», ha detto lo stuntman Paul Thompson dopo aver affidato l’animale alle cure dell’associazione. Potrebbe occuparsene per esempio la star Emma Watson, da sempre amante degli animali, e recentemente protagonista del nuovo numero della rivista i-D magazine in cui viene ritratta con un piccolo cucciolo di cane in copertina. Speriamo comunque che Berry possa trovare al più presto una casa e conoscere di nuovo l’amore e le attenzioni di un padrone premuroso.
Intanto spostiamoci in India, dove la mania per Harry Potter e per gli animali usati nelle pellicole ha superato davvero ogni limite. Infatti, dopo aver visto le tante civette presenti nei film compresa quella personale del maghetto occhialuto di nome Edvige, tantissime persone hanno deciso di regalare ai propri cari o amici proprio questo tipo di animale, e subito è stata lanciata la moda. I bambini non vogliono più il cagnolino, il gatto o il criceto, ma una civetta che, come nella saga, possa proteggerli in qualunque situazione. Eppure l’associazione ambientalista indiana Traffic ha pubblicato recentemente un rapporto sul traffico illegale di gufi nel paese, in cui vengono documentati gli usi che vengono fatti di questi animali, la cui popolazione risulta in calo. Gufi o parti di questi animali vengono usati nei riti di magia nera: infatti, secondo la superstizione, sono utili a tenere lontani gli spiriti maligni o a combattere il malocchio. I gufi e le civette sono poi molto usati negli spettacoli di strada e vengono catturati, uccisi e imbalsamati per essere venduti a scuole e musei.