Tanta paura disciolta al Sole. E’ quanto successo nel vero senso della parola: la cometa Elenin, che doveva passare nel suo punto più vicino alla Terra il prossimo 16 ottobre, si è disintegrata. L’arrivo del corpo celeste, che ha preso il nome dal suo scopritore, uno scienziato russo, aveva scatenato, come sempre in questi casi, tutta una lunga serie di teorie apocalittiche e catastrofistiche. Si sarebbe schiantata sulla terra; avrebbe fatto innalzare le maree e scatenato tsunami; non era una cometa, ma un pianeta in rotta di collisione con il nostro. Le comete, si sa, da sempre sono viste come portatrici di sciagure, ma questa povera Elenin se si fossero letti un podi dati scientifici davvero non poteva far paura. Almeno di non ritenere che fosse semplicemente un avviso della apocalisse prossima ventura, quella prevista nel 2012 dal famoso calendario Maya; secondo alcuni infatti Elenin era annunciata anche nel calendario in questione. Sta di fatto che la piccola cometa non ha retto alla potenza del Sole e quando si è avvicinata troppo si è disintegrata un tanti piccoli pezzettini, rovinando la festa anche a chi semplicemente voleva godersi lo spettacolo astronomico. Le comete infatti sono corpi celesti con qualche rassomiglianza con gli asteroidi, ma sono composti per la maggior parte di ghiaccio: più che disintegrata Elenin si è sciolta.
Ci sono poi comete che per via della loro orbita, tornano di frequente, ad esempio quella di Encke che, scoperta la prima volta nel 1786, ha un’orbita di soli tre anni circa e continua a venirci davanti. La famosa cometa di Halley invece si può osservare ogni 76 anni: la prima volta che la si vide fu addirittura nel 66 dopo Cristo. Prima di Elenin, la cometa che causò maggiori apprensioni e paure apocalittiche fu probabilmente la cometa Kohoutek, osservata la prima volta nel marzo 1973 e che il 26 dicembre dello stesso anno compì il suo perielio, il punto di minima distanza dal Sole. Si scatenarono un sacco di ipotesi catastrofistiche: David Berg, il fondatore della setta dei Bambini di Dio, annunciò che la cometa avrebbe causato un evento disastroso negli Stati Uniti nel gennaio dell’anno successivo In molti degli appartenenti alla setta abbandonarono il Paese, ma in realtà non successe un bel niente.
In occasione dell’annunciato terremoto che lo scorso maggio avrebbe dovuto distruggere Roma, alcuni studiosi e appassionati hanno fondato una associazione con un sito apposito: si chiama Osservatorio Apocalittico e intende fare luce sui tanti annunci di catastrofi spiegando invece la realtà dei fatti scientifici. IlSussidiario.net ha parlato con loro per saperne di più sulla cometa Elenin e sulle teorie apocalittiche. “I media” spiega Roberto Paura, direttore del sito “si sono gettati su questa storia con il preciso intento di alimentare le paure della gente e fare audience. Programmi televisivi e persino telegiornali, per non parlare dei siti Internet, hanno distorto consapevolmente la notizia, presentando la cometa Elenin come un reale pericolo per la Terra, ignorando il fatto che al perielio la cometa non si sarebbe avvicinata al nostro pianeta più del pianeta Venere”. Le teorie al proposito sono state le più bizzarre: “Infatti. Coloro poi che invece hanno citato questo dato, quello del perielio, lo hanno presentato come falso sulla base delle vecchie teorie della cospirazione: Elenin sarebbe in realtà un’astronave aliena, oppure una cometa “elettrica” che produrrebbe spaventosi terremoti sulla Terra, o ancora la Terra sarebbe passata per la sua coda subendo un diluvio di detriti”. Si è detto anche che la cometa in realtà fosse un pianeta: “Alcuni hanno collegato Elenin alla teoria di Nibiru, di cui si fa un gran parlare all’approssimarsi del 2012: secondo alcuni, Elenin sarebbe stata o proprio Nibiru o un corpo gettato nel sistema solare da questo pianeta o piccola stella il cui nome deriva dalla mitologia sumera. Secondo uno studioso eterodosso della civiltà sumera, Zecharia Sitchin, un corpo celeste di nome Nibiru, che ospiterebbe alieni potentissimi, gli Annunaki, transiterebbe periodicamente nel sistema solare grazia a un’orbita estremamente eccentrica. E’ la riproposizione di una vecchia teoria astronomica, nota come “ipotesi Nemesis”, che fece scalpore alcuni decenni fa sostenendo che il Sole potesse possedere una compagna oscura che ogni decine di migliaia di anni tornerebbe a farci visita producendo catastrofi estintive. Gli studiosi oggi hanno smontato quest’ipotesi”. Non è la prima volta che una cometa suscita tante apprensioni: “Questo tipo di paure ritorna di continuo, praticamente a ogni nuova cometa: fu così per la Hale-Bopp e per la cometa Holmes 17/b, ciascuna considerata portatrice di sinistri avvenimenti e ricondotta a profezie di popoli ancestrali, come gli indiani Hopi. Se siamo ancora qui vuol dire che, tutto sommato, le comete non così pericolose. E, detto per inciso, Elenin si è ormai disciolta al Sole”.
Roberto Paura cita poi altre profezie apocalittiche di varia natura: “Il caso della profezia sul giorno del giudizio del predicatore apocalittico americano Harold Camping. Già noto per simili esternazioni, aveva messo su una costosissima campagna d’informazione sul giorno del giudizio finale previsto per lo scorso 21 maggio. I manifesti pubblicitari al riguardo, curati dall’emittente radio di Camping, Family Radio, sono apparsi in diverse parti d’Italia, come nelle stazioni della metro di Napoli. Abbiamo appurato che decine di milioni di euro sono stati spesi per questa campagna, raccolti grazie alle donazioni di tantissime persone convinte dalle parole di Camping. Alcune di queste hanno donato a Family Radio tutte le proprie sostanze, convinte di non averne più bisogno. Camping, il cui calcolo del giorno del giudizio si basava su antiquate interpretazioni creazioniste della Bibbia, è stato poi colpito da un ictus pochi giorno dopo la mancata Armageddon, e il suo programma è stato cancellato dalla radio. Chiamiamolo un giudizio di Dio… Ma molta gente per fortuna ci ha sostenuto e tramite l’Osservatorio è stata messa in guardia dalle bugie di questo predicatore”. Viene da chiedersi quante altre teorie apocalittiche siano in circolazione: “Moltissime altre, purtroppo. Il caso di Nibiru, appunto, che dovrebbe arrivare in vista della Terra il 21 dicembre 2012, ma che nessun astronomo ha finora avvistato… O quello del satellite UARS che ha terrorizzato la popolazione del Nord Italia a causa della cattiva informazione dei TG, che non hanno citato i calcoli delle probabilità della NASA. Quasi ogni giorno storie del genere si diffondono nel web o in tv e gettano nel terrore tantissime persone. Abbiamo segnalato diversi casi di suicidi/omicidi legati alle paure della fine del mondo e stiamo mettendo in guardia i mezzi d’informazione dal continuare ad alimentare queste storie”. Come nasce il vostro sito? “Frequentando gruppi di discussione sul web di inclinazione catastrofista, abbiamo appurato che fornire ai lettori una corretta informazione contribuisce a ridimensionare le paure della fine del mondo e a screditare coloro che divulgano queste storie. Perciò abbiamo pensato di “mettere a sistema” le nostre competenze in molteplici campi – astronomia, fisica, geologia, religioni, antropologia e sociologia – per raccogliere, analizzare e smentire le notizie apocalittiche e offrire risposte chiare e verificabili ai lettori preoccupati. E’ assolutamente necessario prendere sul serio queste paure, che si stanno diffondendo a macchia d’olio soprattutto tra i giovanissimi, a cui la scuola non fornisce più gli strumenti di discernimento necessari per difendersi dal continuo bombardamento mediatico di stampo apocalittico”.
Il motivo del diffondersi di queste teorie? “Se queste paure stanno aumentando è perché viviamo in un periodo di forte inquietudine sociale, dove l’istruzione scientifica è in forte calo e i disagi quotidiani dovuti alla crisi economica e all’instabilità politica – almeno in Italia – aumentano l’appeal di teorie catastrofiste. Questo perché tali teorie semplificano parecchio la realtà, offrendo spiegazioni di facile portata per quello che accade nel mondo: la gente non ha più gli strumenti per capire e approfondire ciò che avviene nel mondo ed è facile preda di teorie cospirazioniste o catastrofiste. I media non devono cavalcare queste paure: devono invece smentirle e garantire una corretta informazione ai loro lettori o spettatori. E’ quello che, nel nostro piccolo, facciamo con l’Osservatorio Apocalittico“.