Patrick Cutrone non è più un giocatore del Milan: dopo 10 anni tra giovanili e prima squadra, il bomber forse con maggiori speranze di futuro roseo anche con la Nazionale viene venduto da Maldini-Boban-Gazidis agli inglesi del Wolverhampton dopo una trattativa durata giorni. L’annuncio ufficiale manca ancora ma a confermarlo è stato lo stesso ex n.63 rossonero, direttamente da Malpensa dove sta per imbarcarsi con rotta oltre la Manica: «Se sono deluso? Beh, avete visto anche voi, io non ho nulla da dire..» racconta ai cronisti assiepati in quello stesso aeroporto da dove pochi giorni fa era tornato anzitempo dalla tournée in USA proprio perché in dirittura di cessione. Cutrone l’ha fatto capire in tutti i modi, lui dal Milan non se ne sarebbe mai andato ma per 18 milioni più bonus alla fine il suo “sacrificio” è stato ponderato, scelto e preso come rischio per la prossima stagione. «Sto bene, sono pronto e sempre carico. Leggere i messaggi dei tifosi del Milan mi ha fatto davvero piacere, vuol dire che ho lasciato qualcosa di positivo. Auguro il meglio a loro e ai miei compagni di squadra», rilancia il buon Patrick davanti a numerosi tifosi delusi dal comportamento e decisione della società.
PATRICK CUTRONE LASCIA IL MILAN: “SACRIFICIO” PER CORREA?
«Quest’addio fa effetto anche a me, ma la vita è così, vanno prese delle decisioni. Cercherò di fare del mio meglio. Adesso penso solo ad integrarmi bene e a fare bene lì», ha ammesso ancora Cutrone davanti ai giornalisti poco prima di salire sull’aereo che lo porterà in Inghilterra per un viaggio sola andata. I Wolves sono convinti di poter ottenere il transfer ufficiale nel giro delle prossime 48 ore così da poter essere a disposizione per gara di ritorno di Europa League contro il Crusaders il nuovo e ancora giovanissimo bomber azzurri. Patrick Cutrone lascia il Milan dove in soli due anni è riuscito a mettere a segno la bellezza di 13 gol in 63 partite senza quasi mai partire titolare: boom alla prima stagione quando era chiuso da Andrè Silva e Kalinic, trascinando i rossoneri in Europa League e in parte del campionato, molto meno bene lo scorso anno dove prima Higuain e poi Piatek hanno tolto moltissimo spazio al giovane futuro della Nazionale. Il calciomercato si sa è spietato e il “sacrificio” di Cutrone e la cessione di Andrè Silva dovrebbero consentire al Milan di ripagarsi quasi interamente Correa dell’Atletico e forse Rafael Leao: secondo il “cantore” rossonero, Carlo Pellegatti (intervistato da Radio Sportiva, ndr) «Il Milan purtroppo doveva fare una cessione dolorosa ed ha optato per lui. Lo ha fatto più che altro per una questione tecnica, dato che Giampaolo non era molto convinto di lui. Gattuso non l’ha mai inserito titolare, nonostante le condizioni non eccelse di Piatek. Forse quello che imputano al giocatore è una non crescita tecnica». Crescita o non crescita, Cutrone era il primo tifoso rossonero e uno dei pochi che dava l’anima in campo: non basta per farne un grande giocatore, ma sarà solo il tempo che potrà dire se l’azzardo di Maldini e Boban avrà pagato oppure sarà stato un deciso abbaglio.