• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
No Result
Vedi tutti i risultati
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati

Home » Esteri » Medio Oriente » DA GERUSALEMME/ “L’sms, le sirene, i missili: è la nuova guerra di Netanyahu per coinvolgere Trump”

  • Medio Oriente
  • Usa
  • Esteri

DA GERUSALEMME/ “L’sms, le sirene, i missili: è la nuova guerra di Netanyahu per coinvolgere Trump”

Int. Ugo Tramballi
Pubblicato 17 Giugno 2025
Missile iraniano colpisce Tel Aviv (Ansa)

Missile iraniano colpisce Tel Aviv (Ansa)

Israele, allarmi a tutte le ore. Netanyahu vuole coinvolgere gli USA nella guerra all'Iran. Così per Teheran l’arma nucleare è ancora più necessaria

A Gerusalemme, come in altre zone di Israele, si vive così: in attesa di un segnale sul telefonino e di una sirena che confermi che i missili iraniani stanno arrivando proprio in quella zona. Netanyahu aggiunge guerra a guerra e la sua gente, spaventata dalla possibilità che Teheran abbia un’arma nucleare, crede, almeno per ora, a questo azzardo.


"Trump inviò una lettera oscena a Epstein"/ WsJ pubblica il messaggio, il presidente fa causa al giornale


In realtà, racconta proprio da Gerusalemme Ugo Tramballi, editorialista de Il Sole 24 Ore e consigliere scientifico dell’ISPI, il premier israeliano sta conducendo il Paese in uno dei tanti conflitti che, alla fine, non serviranno a garantire quella sicurezza cui tutti aspirano: Netanyahu ora spinge sull’acceleratore perché vuole coinvolgere gli americani, ne ha bisogno per ottenere una vittoria militare. Ma manca quella soluzione politica che sola potrebbe scongiurare altri conflitti..


Papa Leone XIV: "Ricevuta una telefonata da Netanyahu"/ "Rinnovati appelli alla pace e a tutelare i civili"


Cosa significa vivere in Israele con il pericolo che arrivi qualche missile dall’Iran?

Succede che prima scatta sui telefoni l’allarme per informare che i missili sono partiti e arriveranno dopo qualche minuto. Quindi è la volta della sirena, per avvisare che si stanno dirigendo proprio nella tua zona. In questo caso devi aspettare che arrivino, a parte quelli che vengono fermati dalla contraerea, dal sistema Iron Dome. Se invece non suona la sirena vuol dire che la zona in cui sei non sta per essere colpita. Stanotte, per esempio, alle 4 è giunto l’allarme sul telefono, ma non sono state attivate le sirene. È chiaro però che, una volta che sei stato messo sull’avviso, la notte è andata. Domenica pomeriggio hanno lanciato dei razzi, diciamo, “fuori orario”: di solito lo fanno a partire dalla sera, come è successo alle 22, quando sono suonate le sirene. Tutte le case in Israele, non le più vecchie, hanno una stanza blindata; il consiglio è di rifugiarsi lì.


Treni ad alta velocità: Cina leader mondiale, negli Usa si litiga/ Trump blocca il progetto californiano


Si vive nell’attesa dei missili?

L’altra sera, sopra la mia testa, ho assistito a una specie di battaglia d’Inghilterra: la notte è stata illuminata da missili inseguiti da altri lanci antimissile. Uno “spettacolo” a cui si assiste senza la speranza, senza la possibilità di riuscire a vedere un nuovo orizzonte: Gaza, il Libano, la Siria, l’Iran, questa è la vita per Israele.

Ora che il Paese viene colpito anche pesantemente, cosa pensano gli israeliani?

I razzi lanciati da Hamas da Gaza o i missili lanciati da Hezbollah dal sud del Libano non erano così potenti, ma comunque arrivavano. Per quasi un anno il nord di Israele, al confine con il Libano, è stato completamente disabitato: la gente che viveva nei kibbutz o vicino al confine ha vissuto da profuga negli alberghi del Mar Morto. Insomma, in questo Paese c’è una certa abitudine ad avere a che fare con i missili, anche se negli ultimi due giorni tutti si sono accorti che le famose difese antiaeree israeliane, per quanto siano le migliori del mondo, possono essere bucate. Gli iraniani sono tra i massimi produttori di missili balistici e ne hanno costruito alcuni capaci di passare attraverso le maglie dell’Iron Dome.

Il governo Netanyahu ha messo in conto che il Paese avrebbe subito dei danni? O magari sa che la dotazione dell’Iran è limitata, e che non potrà sostenere questo ritmo di lanci?

Israele vuole distruggere il programma nucleare iraniano, ma non ha le bombe sufficienti per sfondare le montagne e distruggere gli impianti nucleari che sono 50, 60, 100 metri sotto terra. Netanyahu ha detto che vuole un cambio di regime, ma anche dopo bombardamenti a tappeto è difficile convincere gli iraniani a cambiare. Gli israeliani hanno ammazzato capi dei Pasdaran e delle milizie, scienziati, però l’Iran è molto grande e complesso, non è il Libano, dove basta far fuori Nasrallah e una decina dei suoi.

Israele aveva veramente la necessità di intervenire?

Netanyahu ha lanciato l’attacco dicendo che gli iraniani stavano producendo un’arma nucleare, che preparavano un olocausto nucleare. In realtà, gli americani non hanno mai detto che gli iraniani erano sul punto di avere la bomba. Grossi, il capo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), ha denunciato che avevano aumentato la percentuale di arricchimento dell’uranio necessaria per fare le bombe, ma probabilmente era una mossa negoziale. È stato lanciato un attacco pochi giorni prima che americani e iraniani si incontrassero per riprendere le trattative. Se ci fosse stata un po’ di buona fede, gli israeliani avrebbero quanto meno atteso altri due giorni.

Netanyahu rischia di pagarla questa volta o se la caverà come sempre?

Un giorno o l’altro la pagherà. L’opinione pubblica israeliana, intanto, è disorientata, passa da una guerra all’altra, fingendo di ignorare che Israele è sempre più isolato. Certo, se la gente si sente dire: “Stanno costruendo una bomba atomica” finisce per prendere in considerazione l’idea di bombardare l’Iran. Solo dopo qualcuno farà notare che gli attacchi senza sosta a Gaza non hanno sradicato Hamas e che il programma nucleare iraniano non si smantella se non intervengono gli americani. Paradossalmente, tuttavia, ora il rischio che gli iraniani costruiscano la bomba è più concreto: il regime, messo al muro, può pensare che l’unico modo di farsi valere sia di costruire veramente un ordigno nucleare.

Trump non disdegnerebbe il ricorso a Putin come mediatore, ma è anche sotto pressione da parte di Netanyahu che vorrebbe dagli americani le “super bombe” capaci di danneggiare veramente i siti nucleari iraniani. A cosa punta in realtà Israele?

Tutto può succedere, anche che Putin diventi mediatore. D’altra parte, ci sono milioni di israeliani di origine russa. La visione di Netanyahu, però, probabilmente è di trascinare gli USA nel conflitto, sperando magari che gli iraniani costruiscano la bomba, così che gli Stati Uniti non possano non intervenire. Trump sarebbe costretto a smentire la retorica MAGA: “Noi non sosterremo cambi di regime, non invieremo soldati a combattere le guerre senza fine del Medio Oriente”. Gli iraniani, invece, costretti dalla disperazione, potrebbero allargare il conflitto, bombardando gli impianti petroliferi sauditi, del Bahrein, o scatenando le milizie irachene contro le basi americane. Anche questo costringerebbe Trump a intervenire. Insomma: Netanyahu vuole concludere la guerra, ma per riuscirci deve coinvolgere gli USA.

Netanyahu, però, non sembra più così isolato, non come prima. Sta guadagnando qualcosa con l’attacco?

Nessuno parla più del massacro di Gaza. L’emergenza provocata dalla guerra contro l’Iran, invece, ha fatto saltare un’importante conferenza prevista questa settimana alle Nazioni Unite, con Francia e Arabia Saudita, per riconoscere lo Stato palestinese. I governi occidentali sono dalla parte di Netanyahu.

Israele è da quasi due anni in guerra, ha aperto diversi fronti senza chiuderne mai veramente nessuno: può ancora sopportare dal punto di vista economico e sociale un impegno militare così severo?

Gli israeliani vivono in questa condizione di guerra permanente, sono spaventati, vogliono garantire la loro sicurezza e lo fanno da sempre combattendo contro l’aggressione, senza tuttavia creare le condizioni politiche perché in futuro questo non accada. Adesso sono sotto le bombe, ma Netanyahu promette che così non ci sarà più il loro ultimo grande nemico. La gente finisce per dire: “Hezbollah non c’è più nel sud del Libano, abbiamo ridotto il pericolo iraniano, anzi, adesso stiamo addirittura devastando l’Iran: tutto sommato ha ragione Netanyahu”. Con questa guerra il premier ha anche tolto di mezzo la minaccia degli ultrareligiosi, gli haredi, che non vogliono prestare servizio militare: la Corte costituzionale ha detto che non è possibile che una parte degli israeliani rischi la sua vita e un’altra no. Il problema è che le guerre che Netanyahu cavalca o provoca, per lui sono linfa vitale.

(Paolo Rossetti)

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI

Tags: Benjamin NetanyahuDonald Trump

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Medio Oriente

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Medio Oriente

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net