Il fascino di osservare il cielo, di ricercare armonie e sapere. L’emozione di scoprire qualcosa che nessuno aveva visto prima d’ora. Perseguire la comprensione, seguendo l’istinto della curiosità. Sono tra i migliori sentimenti che mi abbia mai procurato il mio lavoro.
Nel tempo, oltre a rendermi conto di quanto fosse importante utilizzare ogni e diversa informazione per studiare il mio obiettivo di ricerca, mi sono resa conto di quanto reputi fondamentale trasmettere la passione per il mio lavoro (be’, non amo proprio tutto: rifuggo, quando possibile, da tutte le pratiche burocratico-amministrative che pure ne sono parte). Quale migliore occasione perciò di raccontare questa mostra che ho curato insieme ai colleghi Stefano Sandrelli e Davide Coero Borga: Da zero a ∞. Equazioni, formule e incognite di una rappresentazione simbolica del cosmo, un progetto di Istituto nazionale di astrofisica (INAF) e European Southern Observatory (ESO).
Un progetto artistico che torna nuovamente in scena, all’Acquario Civico di Milano, in occasione della Settimana dell’Astronomia, dal 31 marzo al 5 aprile.
Una rappresentazione simbolica dell’Universo, vista attraverso due lenti diverse: da un lato immagini emozionanti, ciascuna accuratamente selezionata tra centinaia di altre, dall’altro un’equazione matematica, che con eleganza, chiarezza e semplicità racchiude il significato nel significante.
Sappiamo che la matematica a volte spaventa: forse solo perché non la si conosce? Simboli e formule sono una lingua che, una volta imparata, non delude. Descrivono una “verità” appresa nei secoli, delle previsioni da verificare, una strada da percorrere e superare quando nuovi strumenti e nuove osservazioni ci mostrano un mondo più complesso o improvvisamente più comprensibile.
Immagini, dunque, scorci di Universo, ciascuna accompagnata da un’equazione più o meno famosa: già solo il metterle in relazione costruisce una dimensione più profonda e stimola nuove idee e interpretazioni. Ma molti contenuti aggiuntivi sono stati raccolti e sono disponibili sul sito di Edu Inaf: descrizione dettagliata delle immagini mostrate, approfondimenti e il commento video di matematici e fisici che hanno partecipato al progetto, dalla medaglia Fields Alessio Figalli all’attuale Direttrice Scientifica dell’INAF Isabella Pagano, a tanti colleghi dell’INAF e di altri Enti e Università italiane.
Visitate la mostra: scoprirete che il Teorema di Pitagora è falso, per noi che viviamo sulla superficie di una sfera, o quanto i fotoni nascano uguali. Vedrete all’opera la legge di Newton, valida nella nostra quotidianità, e quella di Hubble, correttamente e ufficialmente attribuita anche al primo vero scopritore dell’espansione dell’Universo, Georges Lemaître. E nel frattempo ammirerete galassie e ammassi globulari, alberi di Natale e laser al sodio, spettri, campi magnetici e polarizzazione.
Dallo 0, la cifra che è mancanza di tutto, all’infinito, interminato spazio di leopardiana memoria, abbiamo cercato di distillare l’Universo in pochi passi. Che voi possiate gustarvelo con la stessa passione del poeta: «Unico divertimento in Recanati è lo studio: unico divertimento è quello che mi ammazza: tutto il resto è noia».
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