• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
No Result
Vedi tutti i risultati
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati

Home » Economia e Finanza » Economia UE » Economia Germania » DALLA GERMANIA/ Le poche cartucce del nuovo Governo contro la crisi, il debito e i dazi

  • Economia Germania
  • Economia Internazionale
  • Economia UE
  • Esteri
  • Economia e Finanza

DALLA GERMANIA/ Le poche cartucce del nuovo Governo contro la crisi, il debito e i dazi

Sebbene l'obiettivo dichiarato del nuovo Governo tedesco sia quello di sostenere l'economia, non sembrano esserci riforme strutturali atte allo scopo

Alessandro Fontana
Pubblicato 28 Aprile 2025
Friedrich Merz (Ansa)

Friedrich Merz (Ansa)

STOCCARDA – Gli imperi si ritirano quando non hanno più la forza per mantenere le colonie, oppure quando le colonie conquistano l’indipendenza combattendo. Un esempio del secondo caso è dato dalla rivoluzione americana, un esempio del primo dalla dissoluzione dell’Impero romano d’occidente. Gli Usa hanno naturalmente ancora molte basi militari nel Vecchio continente, e altre ne vorrebbero (Groenlandia). È quindi prematuro parlare di un ritiro, ma indubbiamente la faccenda dei dazi non è un segnale di forza. E nel crepuscolo della pax americana, le palle sono in movimento e le orde barbariche si agitano ai confini.


Zelensky incontra Papa Leone XIV “importante per finire la guerra”/ “Ucraina grata per negoziati in Vaticano”


Ma, naturalmente, “natura abhorret vacuum”. Cosi, nel vuoto di potere creatosi si inseriscono le vecchie potenze coloniali del periodo della Belle Epoque: la Francia, sempre alla ricerca della grandeur perduta; il Regno Unito, ormai rimpiazzato dall’Italia nella “special relationship” con gli Usa; la Germania, alla ricerca di un nuovo ruolo nel mondo post-globalizzato. Ecco quindi il triumvirato in azione per orchestrare una politica della difesa europea in chiave anti-russa.


Meloni con Vance e Von der Leyen “Italia ponte USA e UE”/ “Vogliamo accordo sui dazi”. La ‘risposta’ a Macron


Sullo sfondo degli sforzi Usa per porre fine alla guerra, Francia e Regno Unito propongono una missione peace-keeping in Ucraina, mentre il quasi neo Cancelliere Friedrich Merz vorrebbe spedire a Kiev uno stock di missili Taurus Kepd 350. Un quadro che ricorda la “casa delle libertà” in senso guzzantiano, in cui ognuno fa quello che gli pare.

In Germania, a poco giorni dall’insediamento del nuovo Governo tedesco rosso-nero, è apparso il contratto di coalizione, commentato nel podcast di Handelsblatt dal capo economista di Handelsblatt Bert Rürup e da Michael Hüther, direttore dell’Istituto dell’economia tedesca.


Trump, maxi riforma al Dipartimento Giustizia/ Nel mirino la Sezione Integrità Pubblica: cosa cambia


Tra i punti da segnalare, l’intenzione di riformare la cosiddetta “legge sul riscaldamento”, che prevede una roadmap a tappe forzate verso l’utilizzo di energie rinnovabili per il riscaldamento domestico. Ci dovrebbe essere una nuova legge “più aperta alla tecnologia, più flessibile e più semplice”. Un altro obiettivo è rappresentato dalla riduzione dei prezzi energetici, per aumentare la competitività dell’industria e arginare il processo di de-industrializzazione in atto anche in Germania.

Un elemento distintivo della nuova coalizione è rappresentato dalla lotta alla burocrazia. Nello specifico, il nuovo Governo intende riformare o smantellare la “legge sulle catene di fornitura”, una norma di ispirazione Ue che regola la responsabilità delle imprese nel rispetto dei diritti umani e degli standard ambientali all’interno delle catene di fornitura globali. Il Governo intende inoltre fare una spending review nella Pubblica amministrazione, tagliando l’8% del personale in quattro anni, a eccezione delle forze di sicurezza (anche informatica).

Sebbene l’obiettivo dichiarato sia quello di sostenere l’economia, non sembrano esserci riforme strutturali atte allo scopo. In confronto all’approccio rivoluzionario statunitense per contrastare l’escalation della potenza economica cinese, il programma tedesco appare alquanto soft. Forse l’immaginario collettivo della nazione tedesca attribuisce la stagnazione degli ultimi anni all’utopia fallace dei Verdi. Con queste premesse, sarebbe sufficiente una riedizione della Grosse Koalition per riportare in auge i fasti dell’era Merkel. Sperando che basti per arginare il nuovo weltgeist.

Nel frattempo il quadro internazionale si va offuscando. Secondo il Fondo monetario internazionale, la politica tariffaria del presidente statunitense Donald Trump avrà conseguenze enormi sull’economia mondiale. Il Fmi ha quindi rivisto al ribasso di 0,5 punti percentuali le sue previsioni per l’economia mondiale nel 2025, portandole al 2,8%. I dazi sarebbero destinati ad avere un impatto particolarmente negativo sugli Stati Uniti stessi e sulla Cina. Per la Germania, il Fmi prevede una crescita pari a zero per l’anno in corso.

Secondo i commentatori di Handelsblatt, il pacchetto di investimenti previsto (500 per infrastrutture e difesa, finanziato con emissione di nuovo debito) dovrebbe (potrebbe) avere effetti solo sul medio-lungo periodo. Nel breve periodo, l’economia tedesca dovrà cavarsela da sola. Nel frattempo il debito potrebbe salire e la “german Angst” debitoria potrebbe tornare a turbare il sonno dell’inconscio collettivo.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI

Tags: Donald TrumpFriedrich Merz

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Economia Germania

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Economia Germania

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net