Stephane Dalmat, ex centrocampista che ha militato tra le fila dell’Inter dal 2001 al 2003, ha raccontato al Corriere della Sera la sua seconda vita. Nel 2017 infatti ha avuto un brutto incidente in moto a Bordeaux. “La verità è che ho rischiato di morire. Ho perso il controllo e sono andato a sbattere contro un muro. Sei giorni di coma. Al risveglio, i medici mi avevano che avrei potuto non camminare più”, ha ricordato.
I presupposti erano drammatici, ma non ha mai smesso di lottare. “Avevo il bacino fratturato, mi hanno sottoposto a 25 interventi, le viti tengono insieme le ossa. Ho passato sei mesi su una sedia a rotelle. Ho reagito, facevo riabilitazione, piangevo molto e avevo paura. Solo i miei familiari lo sanno. Mi sentivo solo”. Alla fine però ha avuto la meglio. “Ho vinto la partita, la più difficile, e sono tornato in piedi. Cammino. In questo caso ho avuto la mentalità del campione”.
Dalmat: “Incidente e coma? Vinto da campione”. Cosa fa oggi
L’ex calciatore Stephane Dalmat ha rivelato inoltre cosa fa oggi. “Ho investito nel settore immobiliare, affitto appartamenti. Ma sono soprattutto un papà: mio figlio, Aaron, è nato un anno fa. La famiglia è un riferimento”, ha raccontato nel corso dell’intervista al Corriere della Sera. L’amore per la famiglia, d’altronde, lo ha sempre accompagnato. “Con i primi stipendi da professionista, al Lens, ho comprato casa ai miei genitori, che ora vivono in Martinica. Ho due fratelli, uno è stato calciatore e ha giocato qualche mese a Lecce”.
A distanza di diversi anni da quando ha appeso le scarpette al chiodo, per lui il mondo dello sport è ormai soltanto un ricordo. In futuro però non esclude un ritorno. “Mi piacerebbe tornare in campo come allenatore di un settore giovanile. Ancelotti è il mio tecnico preferito”, ha concluso.