DANI ALVES, LIBERTÀ VIGILATA SU CAUZIONE
Ha avuto un seguito la vicenda che riguarda Dani Alves e la sua condanna per stupro. Il brasiliano, ex di Barcellona e Juventus tra le altre, a fine novembre era stato accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza mentre si trovava in discoteca; i fatti risalgono al 30 dicembre 2022, presso il locale chiamato Sutton nella città catalana. A fine febbraio era arrivata la condanna, severissima, sotto forma di quattro anni e sei mesi di carcere più altri cinque anni di libertà vigilata.
Ora, stando a quanto trapela dai media (tra cui Tuttosport che ha riportato la notizia), questa mattina si è tenuta un’udienza presso il tribunale di Barcellona e i giudici hanno parzialmente accolto il ricorso presentato da Inés Guardiola, legale di Dani Alves. All’ex calciatore brasiliano infatti sarà permesso di lasciare il carcere dopo quasi 15 milioni, dietro il pagamento di una cauzione da un milione di euro; si tratterà comunque di una libertà vigilata.
POSSIBILE IL RITORNO IN CARCERE
In questo senso a Dani Alves sono stati ritirati i passaporti (ne ha due: uno brasiliano e l’altro spagnolo) per impedirgli di lasciare il Paese, e ogni settimana ci sarà l’obbligo di recarsi in tribunale per firmare e, naturalmente, per Dani Alves c’è anche il divieto di avvicinare o anche solo tentare qualunque tipo di comunicazione con la donna che ha sporto denuncia, e su cui il brasiliano avrebbe usato violenza sessuale. Tutto questo, naturalmente, mentre le indagini proseguono.
Infatti Dani Alves potrebbe tornare in carcere nel momento in cui l’accusa fosse confermata, e ci fosse nuovamente la sentenza per stupro. Quello che ha chiesto Inés Guardiola invece è che Dani Alves sia assolto, e che i 150 mila euro che erano stati pagati alla vittima, già prima del processo per i danni morali ed emotivi, siano intesi come una scusa – lo riporta Tuttosport. In questo modo potrebbe essere ridotta la condanna anche in caso di nuova colpevolezza, arrivando a un anno e mezzo. Vedremo come procederà questa vicenda…