Dopo Cesare e Paolo, oggi a San Siro ha fatto il suo esordio in Serie A Daniel Maldini: sì, proprio con quel cognome e proprio in quella famiglia, fa il suo inizio nel mondo calcistico la “terza generazione” di quel nome che ha fatto la storia del Milan. Non è un difensore a differenza di nonno e padre ma è un attaccante, con libertà di svariare e talento fuori dal comune per la sua età: peccato che il suo esordio, un Milan-Verona finito 1-1, non ha riservato molte gioie ai colori rossoneri che in 11 contro 10 per mezz’ora non sono riusciti ad avere la meglio della banda di Juric (con Ibrahimovic e Bennacer fuori causa, ndr). Daniel Maldini ha da poco firmato un contratto che lo lega ai rossoneri – e al papà Paolo, storico capitano e oggi Ds della società – fino al 2024. Era il 47esimo quando per provarle tutte, Pioli lancia in campo il ragazzino al posto di un esausto Samu Castillejo: Paolo emozionato in tribuna, uno Stadio intero commosso ed emozionato per veder davanti il terzo Maldini negli ultimi 60 anni di storia. Ci ha provato anche lui negli ultimi confusa minuti ma non è riuscito a lasciare la zampata giusta: poco importa, Daniel questa giornata la sognava da tempo con l’impegno e gli allenamenti che per mesi lo hanno visto “osservare” da lontano i vari Ibra, Piatek, Leao e Calhanoglu.
L’ESORDIO DI DANIEL MALDINI CON IL MILAN
Nato l’11 ottobre 2001, esordio con maglia Milan in assoluto nell’amichevole estiva contro il Bayern Monaco, Daniel Maldini oggi lascia il suo primo segno in Serie A esattamente 2899 giorni dopo l’ultima gara con i rossoneri di capitan Paolo Maldini: era il 31 maggio 2009 quando con gol di Pato e Kakà l’ultimo Milan di Ancelotti acciuffava la qualificazione in Champions League ma soprattutto salutavano in quel Fiorentina-Milan la carriera del più grande difensore della storia mondiale. Oggi Daniel, ricordando anche il primo esordio di Cesare (con la casacca rossonera tra il 1954 e il 1966, anche lui glorioso capitano della prima Coppa Campioni) avrà pensato come sarà la sua carriera d’oggi in poi e se qualche successo nei prossimi anni lo potranno avvicinare, non solo per il nome, a quei amati ma “ingombranti” predecessori. Dopo 11 anni Maldini torna a far emozionare San Siro: per ora solo per un ingresso in campo ma a breve, specie con la cessione di Piatek, potrebbe anche trovare il suo spazio per lasciare fin da subito il segno in questa Serie A.