Daniela Casulli, a Le Iene maestra condannata e poi assolta per video hard: "Sesso con minori? Avevo testa da ragazza". Ed era stata filmata a sua insaputa
DANIELA CASULLI A LE IENE DOPO L’ASSOLUZIONE
Potrebbe tornare a insegnare Daniela Casulli, la maestra di 48 anni di Bari conosciuta sul web come “zia Martina”. Era stata ritenuta colpevole in primo grado e per questo aveva ricevuto la pena di 7 anni e 3 mesi di carcere per pornografia minorile e corruzione di minorenne, ma in appello è stata assolta dalle accuse, in quanto “il fatto non costituisce reato”.
A Le Iene parlerà in esclusiva della sua vicenda giudiziaria, che però è tutt’altro che conclusa, perché si è aperto un nuovo capitolo: il ragazzo con cui ebbe rapporti quattro anni fa, oggi diciannovenne, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura per i minorenni di Bari con l’accusa di revenge porn e produzione di materiale pedopornografico.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il giovane è accusato di aver diffuso filmati dei rapporti con Daniela Casulli e di aver condiviso materiale pornografico riguardante altre minorenni tramite chat e social network.
L’inchiesta si è aperta dopo una perquisizione eseguita lo scorso anno, che portò al sequestro di uno smartphone: dalla perizia tecnica sarebbero emersi diversi file considerati utili per l’indagine. Da parte offesa nel procedimento contro “zia Martina”, il ragazzo ora si ritrova al centro di un altro caso.
“PRIMA AVEVO LA TESTA DA RAGAZZINA”
Daniela Casulli, trasferitasi nel Nord Italia, ha ribadito che i rapporti non erano mai avvenuti con minori di 14 anni e di non essere stata a conoscenza della registrazione dei filmati. Arrestata quattro anni fa e finita ai domiciliari, era stata condannata in primo grado nel 2024, ma ora, dopo l’assoluzione in secondo grado, vuole tornare a insegnare.
Essendo stata licenziata in seguito alla vicenda giudiziaria, la maestra punta ora al reintegro. Ritiene di essere stata licenziata ingiustamente a causa della condanna di primo grado e, potendo presentare ricorso, chiederà la revoca del provvedimento disciplinare, il reintegro e la restituzione degli stipendi sospesi.
Nei giorni scorsi ha parlato all’Adnkronos, spiegando di essere pentita delle videochiamate, che definisce “leggerezze” che non ripeterebbe più, ma negando di aver commesso reati o diffuso materiale sui social. «Forse in quel periodo avevo la testa da ragazzina, da adolescente, cosa che poi ho abbandonato totalmente», ha dichiarato la maestra barese, precisando di essere maturata e di non provare più alcun interesse verso persone più giovani: «Ora, anzi, provo un senso di fastidio».