Storie Italiane torna ad indagare sul caso di Daniela Ruggi, la ragazza scomparsa da settembre 2024 dalla provincia di Modena. Negli ultimi giorni è finito sotto la lente di ingrandimento il fratello della giovane donna, Alberto Ruggi, che risulta essere indagato per maltrattamenti (dopo una denuncia partita di ufficio) in famiglia dopo una segnalazione della mamma e dell’altra sorella, e che durante una perquisizione in casa sua ha lanciato il suo telefonino dalla finestra.
Mesi fa Storie Italiane aveva parlato con una ex collega di Daniela Ruggi che aveva raccontato di aver visto Alberto Ruggi strattonare proprio la ragazza scomparsa, forzandola a salire in auto. Il momento per il ragazzo è complesso, visti i molteplici elementi emersi, fra cui anche dei presunti maltrattamenti verso gli zii, e bisognerà capire cosa vi sia di vero e soprattutto se tali situazioni centrino o meno con la scomparsa di Daniela Ruggi.
DANIELA RUGGI, POLITI: “VI SAREBBERO TANTI EPISODI”
Per Alessandro Politi, inviato di Storie Italiane, “Vi sarebbero tanti episodi di maltrattamenti di cui non si sa nulla in specifico, ed è per questo che sarebbe scattata la denuncia d’ufficio. Io ho parlato con la famiglia di Daniela Ruggi, dicono che non vogliono parlare, nemmeno tramite il loro avvocato, ma è emerso che non vorrebbero più Alberto Ruggi con loro in casa”.
Il talk di Rai Uno ha parlato anche stamane con Deborah De Cicco, il legale di Alberto Ruggi, che ha cercato di fare un po’ di chiarezza: “Le dichiarazioni della sorella Roberta e della mamma non sono così gravi da determinare un allontanamento di Alberto dalla sua famiglia. Io ho una grande sensibilità su questi argomenti ma devo ridimensionare le parole di mamma e sorella di Alberto Ruggi. Il pm riepiloga le dichiarazioni delle due donne e dal tenore delle stesse si capisce che l’importanza non è tale.
DANIELA RUGGI, L’AVVOCATO DI ALBERTO RUGGI: “QUESTA ISCRIZIONE…”
E ancora: “Questa iscrizione d’ufficio è un atto dovuto: nel momento in cui un famigliare riporta che Alberto monitorava l’attività della sua famiglia attraverso il telefonino, controllava gli spostamenti delle signore, niente di più. Prevale l’interesse a tutelare un famigliare in difficoltà: se io so di avere un famigliare in stato confusionale, io ritengo prevalente l’interesse di un famigliare ad aiutarne un altro”.
“Qui si tratta della tutela di un famigliare in difficoltà”, per poi precisare: “Dall’esito delle copie forense vedremo se ci saranno stati questi maltrattamenti perchè si tratta solo di monitoraggio di attività via telefono”. E ancora: “Io non ho detto che comunque le due donne avessero bisogno di un’amministrazione di sostegno. Ricordiamoci che c’è una scomparsa, quindi è normale che venga vagliato tutto, è un atto dovuto andare a fare un quadro famigliare nel momento ci sono indagini di questo tipo, ciò non vuol dire che Alberto sia coinvolto nella scomparsa ma è normale vagliare una eventuale conflittualità famigliare, si indaga a 360 gradi, a tutto tondo”. Poi precisa: “Alberto Ruggi dice di essere totalmente estraneo e saremo in grado di dimostrarlo, non facciamo un processo”.
DANIELA RUGGI, L’AVVOCATO DI ALBERTO RUGGI: “LE DICHIARAZIONI DELLE DONNE NON LE CONOSCO…”
Deborah De Cicco ha ribadito: “Non conosco le dichiarazioni delle due donne, sono secretate, ma non ritengo che sussistano dei maltrattamenti. Ho 20 anni di professione alle spalle, io non ho espresso giudizio di non gravità verso il controllo dei telefonini ma qui non bisogna fare un processo”.
“Posso dirvi che non c’è stato un contraddittorio, sono dichiarazioni espresse delle due donne: ci lasciate la possibilità di un contraddittorio o quello che è stato detto è legge? Alberto Ruggi si reputa estraneo a vessazioni nei confronti delle donne della sua famiglia”.