Resta ancora un profondo mistero quello che avvolge la figura di Daniela Ruggi, la 31enne misteriosamente sparita dalla sua abitazione di Montefiorino a metà settembre senza lasciare tracce e poi individuata (almeno, così parrebbe) dopo la metà di ottobre in quel di Modena in compagnia di cinque persone tra le quali sembra esserci stato anche il suo presunto fidanzato: in tutto questo dopo la scomparsa di Daniela Ruggi l’attenzione è presto passata all’enigmatica figura di Domenico Lanza, conosciuto da tutti in quel di Montefiorino con l’appellativo di ‘sceriffo’ recentemente tornato sotto la lente degli inquirenti dopo un arresto che risale ad inizio dicembre.
Soffermandoci proprio sulla figura dello sceriffo, è importante ricordare che dopo la scomparsa di Daniela Ruggi aveva raccontato di nutrire un rapporto di amicizia con lei e di averla aiutata in più occasioni ospitandola a casa sua affinché si potesse fare una doccia ed offrendole pasti caldi in alcuni ristoranti: l’arresto di dicembre era stato collegato al ritrovamento di alcune armi non denunciate della sua abitazione; mentre oggi torna sotto la lente degli inquirenti in relazione al ritrovamento di alcuni campioni biologici che verranno analizzati per capire se siano coerenti con Daniela Ruggi.
Daniela Ruggi, il legale dello sceriffo Domenico Lanza: “Entro fine mese potrebbe tornare a casa”
Intercettato da Ore 14, il legale di Domenico Lanza – il dottor Fausto Gianelli – ha confermato la presenza delle tracce biologiche, sottolineando che allo stato attuale sono “non meglio precisate” e che si avranno delle conferme solamente “il 26 [febbraio]” quando verrà presentata la perizia; mentre d’altra parte sostiene anche che “dubito che si tratti di tracce ematiche perché quando fu esaminata tutta la casa con il Luminol non ne emersero”.
Ricordando quella giornata – infatti – spiega che pur non essendo “un esperto (..) alla fine ho chiesto al capitano del Ris se avessero trovato tracce ematiche e lui mi ha detto di no” ed anche in virtù di questo ci tiene ad anticipare che presto lo sceriffo “potrebbe tornare a casa perché la perizia sulle armi ha dimostrato che tutto sommato si tratta di poca cosa e avevamo già l’autorizzazione alla misura cautelare con obbligo di firma”: in tal senso, l’unico dispiacere è che “la perizia a questo punto avrà una coda di tempo che impedisce il dissequestro della casa (..) e dovrà cercare un’altra casa dove poter stare”; sostenendo che sulla sparizione di Daniela Ruggi il suo assistito è tranquillo perché “ricorda di averla vista l’ultima volta (..) verso il 10 di settembre e sappiamo che è stata vista ad ottobre” a Modena.