Daniele Mocellin era scomparso il 2 febbraio scorso ad Altìvole (Treviso) e il suo corpo senza vita è stato ritrovato il 23 aprile, recuperato dai Vigili del fuoco nel fiume Santerno a Imola. Sulla vicenda, la Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per morte come conseguenza di altro delitto e il fascicolo è a carico di ignoti, mentre le domande sulla drammatica fine del giovane insistono.
Il decesso del ragazzo con la Bibbia tatuata sul petto poteva essere evitato? Questa e altre domande a Chi l’ha visto? che torna oggi sul dramma di Daniele Mocellin e continua la battaglia perché le denunce di scomparsa vengano accettate “subito e ovunque” senza che siano bollate come allontanamento volontario, condizione che spesso ritarda l’avvio delle indagini e delle ricerche compromettendo la possibilità di un epilogo positivo.
Daniele Mocellin, cosa dice l’autopsia sul corpo ritrovato a Imola
La scomparsa e la morte di Daniele Mocellin, 34 anni, sono diventate un vero e proprio giallo su cui è aperta un’inchiesta. Il corpo del giovane è stato sottoposto ad autopsia il 26 aprile scorso e i risultati preliminari degli accertamenti medico legali avrebbero escluso la presenza di lesioni profonde.
Tra gli interrogativi ancora insoluti, il come sia arrivato a Imola dato che la sua auto è rimasta parcheggiata a Castelfranco. Qualcuno lo ha accompagnato verso la sua tragica fine? L’indagine punta a risolvere tutte le ombre che ancora oggi insistono sul caso, tornato al centro di Chi l’ha visto? dopo il ritrovamento del cadavere.