Ministero condannato a pagare i danni da vaccino Covid, Tribunale di Asti riconosce indennizzo ad una donna rimasta invalida dopo la seconda dose Pfizer
Un altro Tribunale riconosce i danni da vaccino Covid e condanna il Ministero a pagare un indennizzo al paziente colpito, dopo le recenti sentenze che avevano smentito le dichiarazioni di non correlazione rilasciate dai rappresentanti del Sistema Sanitario, si è concluso un nuovo procedimento giudiziario, portato avanti dal Tribunale di Asti, che ha dato ragione ad una donna, titolare di una tabaccheria di Alba, che era stata colpita da mielite trasversa subito dopo la somministrazione della seconda dose Pfizer.
In questo caso, come ricorda il quotidiano La Verità, gli avvocati sono riusciti a provare il cosiddetto nesso di causa tra la vaccinazione e il problema neurologico che dal 2021 ad oggi ha costretto progressivamente la 52enne a non poter più camminare. Già all’epoca del primo ricovero, i medici avevano ipotizzato una malattia infiammatoria grave scatenata proprio dal prodotto, certificando di non poter escludere il vaccino tra le cause proprio per il breve lasso di tempo tra l’iniezione e la comparsa dei primi sintomi.

Tribunale di Asti condanna il Ministero a riconoscere correlazione tra vaccino Covid e danni neurologici
Il Ministero della Salute nel caso della donna di Alba colpita da mielite dopo il vaccino, si era espresso in sede amministrativa negando la richiesta di risarcimento e soprattutto la correlazione tra vaccino Covid e danni neurologici. La sentenza del Tribunale di Asti, raccogliendo non solo le cartelle cliniche della paziente ma soprattutto i precedenti dello stesso problema, che a quanto pare sono stati abbastanza frequenti.
Come riporta un database di Aifa infatti, sarebbero stati dal 2022 ad oggi circa 593 casi, di cui 288 sono già stati attribuiti proprio alle dosi di vaccini a Mrna come quello prodotto da Pfizer. Per questo motivo, i giudici hanno concordato sul fatto che il nesso causale, non solo non è da escludere, ma si può definire nello specifico “ragionevolmente possibile“. Ora la 52enne, che ha vinto la causa, riceverà a titolo di indennizzo dallo Stato per danni, la cifra di 3mila euro al mese.
