Da oggi il Daspo sarà praticabile anche all’indirizzo di tifosi che non saranno allo stadio. Provvedimento che è stato applicato ufficialmente dalla Cassazione con sentenza 13619, come si legge su Il Sole 24 Ore: è stato anche respinto il ricorso contro la misura restrittiva per cinque anni. Un tema che nell’epoca della pandemia da Coronavirus diventa di stretta attualità: come sappiamo tutte le manifestazioni sportive sono bloccate ormai dall’inizio di marzo, ancora non sappiamo quando si tornerà a giocare ma, in ogni caso, è abbastanza scontato che per un certo periodo lo si farà a porte chiuse. Questo dovrebbe anche evitare gli assembramenti a distanza – dunque per esempio un maxischermo – ma comunque esiste la possibilità di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, pur se poi bisognerà valutare caso per caso (anche perché è difficile creare disordini guardando la partita da soli).
DASPO PER DISORDINI DURANTE PARTITE IN STREAMING
Ad ogni modo, se e quando si tornerà ad avere una parvenza di normalità il Daspo potrà essere applicato anche “a distanza”, non necessariamente all’interno dell’impianto nel quale non si gioca. La sentenza è arrivata in merito a quanto accaduto il 29 maggio 2019: nell’occasione era in programma l’andata dei quarti di finale playoff di Serie C Imolese Piacenza, dunque con i lupi erano in trasferta in Romagna. La società aveva però aperto le porte dello stadio Garilli piazzando un maxischermo, così che i tifosi impossibilitati a raggiungere Imola potessero comunque seguire insieme la partita. Uno di loro, poi imputato, insieme ad altri aveva forzato i controlli per evitare di pagare i 5 euro dell’ingresso; nel trambusto che ne era seguito una signora era caduta a terra e si era ferita. La difesa aveva sostenuto che l’azione dell’imputato non potesse essere associata ad una manifestazione sportiva; ora però la Cassazione ha deciso altrimenti, segnando un precedente importante.
Per la cronaca, la partita l’aveva vinta il Piacenza: 2-0 grazie ai gol di Davide Bertoncini e Franco Ferrari. Al ritorno l’Imolese aveva vinto in trasferta con le marcature di Simone Rossetti e Giuseppe Giovinco, ma in mezzo era arrivato il temporaneo pareggio di Ferrari e così la corsa della sorprendente romagnola, che era neopromossa, si era interrotta. Il Piacenza, che aveva mancato la promozione diretta all’ultimo minuto della stagione regolare (a causa del gol dell’Entella contro la Carrarese, e della contemporanea sconfitta sul campo del Siena) si era preso quella che di fatto era la finale per andare in Serie B: purtroppo al Garilli il Trapani aveva tenuto lo 0-0 per poi imporsi al Provinciale di Erice, spezzando i sogni di gloria della squadra di Arnaldo Franzini che ci sta riprovando in questa stagione, ma che a causa dello stop per Coronavirus potrebbe ritrovarsi nuovamente beffata.