David Fuller, un tristemente noto necrofilo che dalla fine del 2021 si trova in carcere per aver stuprato più di 100 cadaveri, oltre che per l’omicidio di due ragazze, continua a mietere vittime anche dal carcere. Infatti, lo scorso settembre (anche se la notizia è stata resa nota solamente in questo momento) uno dei figli delle vittime abusate dal necrofilo, il 20enne Jay Carr, si è tolto la vita, secondo gli inquirenti e i familiari perché non riusciva a reggere il pensiero di ciò che David Fuller aveva fatto a sua madre, deceduta naturalmente nel 2015.
Chi è David Fuller e cosa c’entra con Jay Carr
Insomma, la nomea di David Fuller lo precede, e la vicenda a lui legata è piuttosto nota, anche se capitata oltre due anni fa. L’uomo, infatti, aveva abusato sessualmente tra il 2008 e il 2020 di oltre 100 donne e ragazze decedute e tenute all’interno dell’obitorio in cui lavorava, dopo che inoltre nel 1987 aveva causato la morte di Wendy Knell e Caroline Pierce. Sta attualmente scontando due ergastoli per gli omicidi, oltre a diversi altri anni per gli stupri, che secondo le indagini avrebbe anche filmato.
David Fuller venne incastrato dal DNA trovato su una delle vittime stuprate e dopo aver cercato per breve tempo di negare le sue colpe, ha confessato tutti i suoi reati, accettando la sentenza a suo carico. Dopo la confessione, si accertarono anche le generalità delle vittime, tra cui Jordana Carr, e vennero informate le rispettive famiglie. Gli inquirenti pretesero che anche Jay, che all’epoca del decesso della madre aveva 13 anni, nonostante i suoi fratelli protestarono, lamentando la sua fragilità psicologica. La famiglia di Jay Carr, ora, racconta che dopo aver appreso la notizia su David Fuller, la sua già precaria condizione psicologica era peggiorata drasticamente, portandolo ad ossessionarsi per il necrofilo, al punto da non reggere più la pressione, togliendosi la vita, come ha accertato il medico legale.