Davide Desario, direttore di Leggo, racconta la sua bellissima storia d’amore con il giornalismo ai microfoni di Io e Te. Nel consueto spazio dedicato alle storie d’amore di coppie normali, insieme da tantissimi anni, Pierluigi Diaco, durante la puntata del 15 luglio, ha scelto di raccontare l’amore di Davide Desario per il giornalismo. Un amore che gli è stato tramandato dalla madre che insegnava storia e lettere. “Se, forse, faccio il giornalista è anche merito suo perchè è una persona che ha sempre amato raccontarsi. Quando tornava da scuola ci raccontava cosa accadeva nella sua classe. Avendo un fratello e una sorella più grandi, anche loro si raccontavano e quindi io, che ero il più piccolo di casa, avevo questa voglia d’impormi che è poi venuta vuori facendo il giornalista”, racconta Davide Desario che svela la presenza di un profilo Facebook della madre 85enne che scrive “su Facebook la qualunque in certi casi e dibattiamo perchè lei non capisce alcune cose che posso scrivere io sui miei canali social e mi critica e ti rendi conto che stai parlando non per tutto il pubblico”, spiega il diretto di Leggo.
DAVIDE DESARIO: “ALL’INIZIO DELLA MIA CARRIERA HO AVUTO UNA LEZIONE DI VITA”
Davide Desario dirige “Leggo” che, oltre ad essere uno dei siti giornalistici più letti, è anche un giornale distribuito gratuitamente. La carriera di Davide Desario nasce proprio sulla carta stampata. Nel ricordare i suoi inizi, il direttore di Leggo ricorda una grande lezione ricevuta quando era ancoea un freelance. “All’inizio della carriera ho avuto una lezione di vita mostruosa. Era sabato, avevo scritto sette articoli quel giorno. Ero a casa perchè ero un collaboratore esterno. Mi chiamano dal giornale e mi dicono ‘guarda Davide c’è stato un incidente gravissimo a Roma, sulla via del Mare’. Era tardissimo. Al volo, scrivo la notizia. Incidente stradale, i modelli delle macchine e il nome della vittima. La notizia va in pagina. Il giorno dopo, io avevo la passione di andare a Porta Portese, mi alzai alle sei del mattino e andai in edicola perchè è bello vedere i propri articoli dopo che li hai scritti. Mentre ero lì, davanti a me, c’era un signore ed era il padre del ragazzo e io lì ho capito che con le mie otto righe, con le mie parole, avevo comunicato la morte del figlio“, racconta Davide Desario. “Questa è una lezione che ti dice che quando usi le parole devi stare attentissimo“, conclude il direttore di Leggo.