È stata aperta un’inchiesta per istigazione al suicidio dalla procura di Monza per la morte di Davide Garufi, il tiktoker 21enne che sui social raccontava la transizione di genere. Dietro la sua decisione di togliersi la vita non ci sarebbero solo gli attacchi di alcuni hater, ma altre questioni, stando ai primi accertamenti. Lo rivela il Corriere della Sera, parlando di problematiche in famiglia, incomprensioni con i genitori aumentate dopo che aveva deciso di diventare Alexandra e di intraprendere le cure per cambiare genere, ma avrebbe inciso anche il dolore per la perdita della sorella. Dunque, i messaggi di odio comparsi sui social non sarebbero collegati alla decisione del giovane di compiere il gesto estremo.
Davide Garufi si è suicidato nella sua abitazione di Sesto San Giovanni con un colpo di pistola: ha usato l’arma del padre, che è una guardia giurata. Quest’ultimo ora risulta indagato per omessa custodia di arma da fuoco. L’apertura di un’inchiesta sulla morte del tiktoker è stata fondamentale anche per procedere con l’autopsia sul corpo, ma non ci sarebbero dubbi in merito alla dinamica, stando a quanto riferito dai carabinieri che si sono occupati dei primi rilievi.
MORTE DAVIDE GARUFI, COSA È EMERSO FINORA DALLE INDAGINI
Davide Garufi non avrebbe lasciato un biglietto d’addio né un messaggio per spiegare il motivo del suo gesto. I magistrati hanno sequestrato il cellulare del tiktoker, ma non sono stati disposti accertamenti specifici. L’obiettivo è verificare se tra i follower con cui il 21enne chattava c’erano contatti più stretti che potrebbero aver inciso ulteriormente sulle fragilità con cui aveva a che fare nell’ultimo periodo. Ma in base a quanto emerso finora dalle indagini, non sarebbero stati raccolti elementi che possano in qualche modo legare il suicidio a situazioni di questo tipo.
Comunque, una vicina di casa, con cui Davide Garufi si confidava, avrebbe riferito di un malessere covato dal ragazzo per gli insulti omofobi che gli venivano indirizzati sui social. D’altra parte, riceveva anche tanti messaggi di sostegno dopo aver deciso di raccontare la sua storia su TikTok. Quando si è diffusa la notizia del suicidio, in molti hanno puntato il dito contro gli hater, ma è ancora presto per poter giungere a conclusioni in merito alle ragioni che hanno spinto Garufi a togliersi la vita.