Davide Tabarelli presidente di Nomismà e grande esperto di energia, è stato intervistato stamane dal programma di Canale 5, Mattino 5. Nell’occasione ha parlato del prezzo attuale dei carburanti, risaliti dopo lo stop delle accise dal primo gennaio 2023. “Il diesel costa di più sulla benzina perchè sul mercato internazionale ce ne è meno – ha spiegato Davide Tabarelli a precisa risposta del conduttore Francesco Vecchi – ci sono delle strozzature e poi c’è l’embargo da febbraio sui prodotti dalla Russia mentre dal 5 dicembre è partito sul petrolio”.
“Mancano le esportazioni di gasolio dalla Russia – ha continuato – ne consumiamo 250 milioni di tonnellate in Europa e 50 vengono dalla Russia, le compagnie non le hanno acquistate, c’è scarsità. Ormai è diventato una questione strutturale. Per fortuna il prezzo petrolio è calato, oggi è sotto i 70 dollari, è stato a 120 durante la guerra. Noi lo aspettavamo sopra i 140, sopra i picchi del 2008, invece per delle strane ragioni come le scorte in aumento degli americani è diminuito”.
DAVIDE TABARELLI: “NON VOGLIO FARE L’UCCELLO DEL MALAUGURIO MA…”
Ma i prezzi del carburante come si muoveranno nelle prossime settimane? “Non voglio fare l’uccello del malaugurio – ha spiegato ancora Davide Tabarelli – i prezzi ora sono bassi, lo sconto andava tolto da mesi perchè introdotto quando la benzina era 2.2 euro al litro, visto che c’è bisogno di un sacco di soldi per aiutare famiglie e imprese. C’è comunque un problema internazionale, fra poco i prezzi torneranno a salire influenzando sull’inflazione e speriamo che il gas continui a scendere”.
L’ex ministra Gelmini, presente in studio, ha aggiunto sulle accise: “Gira un vecchio video della Meloni che diceva che le accise andavano tolte, quindi vediamo diverse promesse non mantenute dal governo. E’ un fatto che oggi gli italiani pagano di più il carburante. E’ una manovra che fa cassa su benzina, gasolio, pedaggi, sigarette. Noi ci aspettiamo grandi cambiamenti ma questa partenza è abbastanza scontata”.