Dopo la bufera scatenata dalle ultime dichiarazioni di Giuseppe Pecoraro, ex capo della procura della FIGC, sull’arbitraggio della sfida tra Inter e Juventus del 2018, ecco che non è mancato il grido di allarme di Massimo De Santis, ex direttore di gara, che ha avvertito del peso delle parole dell’ex numero 1 della procura federale. Intervistato lungamente dai microfoni di Radio Punto Nuovo, il parere di De Santis è netto sulla vicenda, che a due anni di distanza continua a far discutere: “Sulle chiacchiere è nato Calciopoli e potrebbe nascere un altro processo rimettendo il calcio sotto accusa. Per il campionato oggetto di Calciopoli, non c’è un episodio contestato, oggi lo facciamo perché è impossibile fare cose così eclatanti con l’aiuto della tecnologia”.
É questa dunque la sua netta impressione sull’intricata vicenda, e De Santis pure, nella lunga intervista, non può che prendere di mira lo stesso arbitro dei quell’incriminato match, ovvero Davide Orsato e i suoi errori: “La domanda che mi pongo su Orsato è come si fa a non prendere un provvedimento in tal senso (in riferimento alla mancata esplosione di Pjanic, ndr). Come tutti gli arbitri anche lui può sbagliare, ma un tempo gli errori potevamo vederli solo dopo, oggi ci sono soggetti in una stanza con dei monitor ed in tempi rapidi davanti ad un replay non sanno prendere decisioni? “. E precisando sull’episodio sotto accusa, e dunque la mancata espulsione di Pjanic dopo fallo su Rafinha, De Santis aggiunge: “Valeri e Orsato hanno fatto finta di non vedere? Da arbitro per la posizione di Orsato dovrebbe aver visto che lì c’è un provvedimento disciplinare. Puoi sbagliare sul rosso o giallo, ma il provvedimento c’è tutto”.
DE SANTIS CONTRO GLI ARBITRI
Ma ovviamente sulla vicenda Massimo De Santis non si ferma qui: pure l’x direttore di gara non può che porsi alcune domande anche sulla mancanza del file audio del dialogo tra il primo arbitro e la stanza Var, centrato sulla mancata ammonizione di Pjanic: “Il file audio potrebbe non esserci mai stato, perché Valeri, sbagliando, in quel momento l’ha ritenuto da ammonizione e quindi non è intervenuto. Perché gli audio della partita non vengono messi su un nastro e consegnati alla Procura? Al termine della gara, non dopo 18 mesi. Perché Pecoraro non ha messo in atto i suoi poteri?”. Domande più che legittime a cui però non è possibile ora dare delle riposte.
Nel lungo intervento poi De Santis non può che muovere una forte critica a tutto il sistema arbitri moderno: è infatti parere che con un tale aiuto tecnologico, chiunque potrebbe arbitrare: “se io avessi avuto la fortuna di arbitrare in questo momento con tutti questi strumenti, avrei potuto arbitrare camminando. Hai tutte le possibilità di poter decidere con tranquillità, un arbitro con gli attributi va a bordo campo a rivedere l’azione”. De Santis dunque in chiusura non può che lanciare un’ulteriore staffilata: “Stanno attaccati ai protocolli, ma se neanche Valeri si è accorto che quello era quantomeno giallo, è una classe arbitrale da cancellare.”