Decathlon ha deciso di stoppare la vendita della canoe per fermare i migranti: un provvedimento che ha valore esclusivamente per i punti vendita di Calais e Grande-Synthe, nella porzione settentrionale della Francia, al fine di disincentivare la traversata della Manica da parte delle persone. Come si legge sulle colonne del “Corriere della Sera”, “l’acquisto di canoe non sarà più possibile vicino dato il contesto attuale”, dal momento che questi articoli non venivano usati per l’originale obiettivo sportivo, ma “potrebbero essere usati per attraversare la Manica” e “la vita delle persone sarebbe in pericolo”.
In particolare, il provvedimento è legato al fatto che centinaia di migranti nelle ultime ore hanno attraversato la Manica. Inoltre, venerdì scorso tre migranti sono risultati dispersi dopo aver tentato la traversata in canoa, mentre 24 ore prima due canoe sono state individuate alla deriva di fronte alla costa di Calais e due migranti hanno ricevuto soccorsi in mare. Il Ministero dell’Interno britannico ha evidenziato che giovedì scorso “1.185 persone sono sbarcate nel sud dell’Inghilterra a bordo di piccole imbarcazioni”.
DECATHLON VIETA LA VENDITA DELLE CANOE PER FERMARE I MIGRANTI: FORZE DELL’ORDINE SGOMBERANO UN CAMPO A DUNKERQUE
Contestualmente alla scelta di Decathlon in Francia legata al blocco della vendita delle canoe ai migranti, da Oltralpe giunge la notizia che le forze dell’ordine hanno sgomberato un campo migranti dove viveva un migliaio di persone, nella periferia di Dunkerque, con 663 migranti trasportati in luoghi sicuri e 35 presunti scafisti interrogati.
Ad annunciarlo è stata la Prefettura del Nord in un comunicato stampa e, come riporta ancora il Corriere, il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, aveva comunicato lo sgombero mediante un tweet, definendo il campo “illegale”. Inutile dire che tutta questa situazione non ha potuto fare altro che generare tensioni fra Parigi e Londra, che vanno ad assommarsi a quelle già esistenti in riferimento alle licenze di pesca.