Il ritorno dei Ris nella villetta del delitto di Garlasco induce scetticismo nella famiglia della vittima Chiara Poggi; invece, per la difesa di Alberto Stasi è un’iniziativa importante della Procura di Pavia. «Oggi anche la persona più scettica comprende che qui c’è uno step importantissimo, perché ovviamente quest’attività è certamente conseguenza di studi e analisi preventive che ora vanno a verificare. Quindi, credo che gli investigatori abbiano le idee molto chiare», ha dichiarato a Ore 14 l’avvocato Antonio De Rensis, secondo cui è probabile che l’assassino non fosse solo sulla scena del crimine.
Una precisazione legata proprio all’ispezione odierna, perché si sta ricostruendo la scena del crimine. Il legale, comunque, si è definito «spettatore dell’attività della Procura». Ha poi sottolineato un aspetto che ritiene importante: «Quello che mi piace di quest’indagine, con buona pace di chi ha investigato prima, è che la Procura stia utilizzando altissimi profili dei Ris».
DELITTO DI GARLASCO, ASSASSINO AVEVA COMPLICI? LE IPOTESI DI DE RENSIS
Infatti, per le impronte è coinvolto il comandante della sezione ad hoc dei Ris di Roma, mentre oggi sarebbe stato coinvolto uno dei Ris di Cagliari, secondo quanto indicato dal genetista Marzio Capra, consulente della famiglia di Chiara Poggi. «Non è casuale, evidentemente la Procura sa che potrebbero emergere particolari importantissimi, quindi vuole cristallizzarli con profili di altissimo livello», ha spiegato l’avvocato Antonio De Rensis a Ore 14.
Quando il conduttore Milo Infante gli ha fatto notare che è l’Arma dei Carabinieri a valutare quali sezioni coinvolgere, non la Procura a scegliere, il legale di Alberto Stasi ha spiegato: «Io credo che abbia dato degli input e i Carabinieri, nell’eccellenza che sta indagando, li stanno seguendo con grandissimo scrupolo».
Alla domanda su un possibile collegamento tra Andrea Sempio e il suo cliente, rispetto all’ipotesi di concorso in omicidio, De Rensis lo ha negato, perché ritiene che, rispetto al suo assistito, possa essere coinvolto qualcun altro. «Secondo me non sono nemmeno usciti tutti insieme». Infine, ha contestato il coinvolgimento del suo assistito per la tempistica, visto che avrebbe dovuto compiere l’omicidio in quindici minuti.