DELITTO DI GARLASCO, LA RICHIESTA DELLA DIFESA DI ALBERTO STASI
In vista dell’incidente probatorio del 17 giugno, il legale di Alberto Stasi è intervenuto ai microfoni di Lombardia Nera per parlare di eventuali complici dell’autore del delitto di Garlasco. Negli ultimi giorni, infatti, si è tornati a parlare molto delle impronte riscontrate sul dispenser e dei capelli nel lavabo della villetta di Chiara Poggi.
«Almeno per due è impossibile che non siano scesi nello scarico insieme all’acqua. Ricordo che è stato proiettato un filmato amatoriale, fatto con degli attori, commissionato dai rappresentanti della parte civile. I vostri telespettatori giudicheranno se quel tipo di lavaggio è compatibile con la presenza di quattro capelli lunghi 20-25 centimetri in un lavandino», ha dichiarato l’avvocato Antonio De Rensis all’inviata del programma di Antenna 3.
Il legale ha precisato poi che non verrà presentata una relazione sull’impronta 33, attribuita dagli esperti nominati dagli inquirenti ad Andrea Sempio, bensì una richiesta: quella di individuare eventuali tracce biologiche su quel reperto, qualora vi siano ancora.
DELITTO DI GARLASCO, I DUBBI SULL’IMPRONTA 33
I consulenti del pool difensivo di Alberto Stasi ipotizzano la presenza di materiale biologico riguardo a quella traccia: «Hanno fatto alcuni ragionamenti scientifici, anche in base alla colorazione. Riteniamo che sia comunque un approfondimento da fare», ha dichiarato l’avvocato Antonio De Rensis. Infatti, nelle ultime ore era emerso che la difesa di Stasi è al lavoro per la scrittura di «brevi osservazioni tecniche» per la richiesta di ulteriori accertamenti sull’impronta 33, individuata sul muro delle scale vicino al corpo di Chiara Poggi, in quanto appare «densa e carica di materiale biologico».
Per quanto riguarda eventuali altri elementi su cui avanzare una richiesta, il legale ha precisato: «Abbiamo già chiesto che vengano riesaminate tutte le possibili impronte, di chiunque». L’auspicio espresso dall’avvocato dell’unico condannato per l’omicidio di Chiara Poggi è che, con questa nuova indagine sul delitto di Garlasco, aperta dalla procura di Pavia, gli inquirenti facciano «tutto il possibile per togliere qualsivoglia dubbio ed eventualmente identificare diverse responsabilità».