DELITTO DI GARLASCO, NUOVO DOCUMENTO A LE IENE
Il delitto di Garlasco nuovamente sotto la lente d’ingrandimento de Le Iene, che ha realizzato un nuovo servizio in merito alla nuova indagine sull’omicidio di Chiara Poggi. Il programma, che ha raccolto la testimonianza di un super testimone che ha deciso di rompere il silenzio dopo 18 anni, ha deciso di approfondire una domanda importante emersa negli ultimi giorni: il Dna trovato sotto le unghie della vittima può essere utilizzato nell’indagine? Inoltre, è stato raccolto un documento esclusivo per ricostruire in maniera approfondita la questione dell’esame genetico e provare a fare chiarezza su un elemento che indubbiamente è importante ai fini di tale inchiesta.
Nelle ultime ore, comunque, sono emerse frizioni tra la posizione della famiglia Poggi e la procura di Pavia. A svelare il retroscena è Il Giorno, riportando le parole dell’avvocato Gian Luigi Tizzoni, che rappresenta proprio i parenti della vittima, ha dichiarato che c’è la disponibilità a partecipare all’incidente probatorio richiesto dalla procura, ma esprime anche dispiacere per il fatto che tali accertamenti non siano stati svolti nel 2011, quando a chiederli erano loro.
In quell’occasione, la difesa di Alberto Stasi presentò opposizione davanti alla Corte d’Assise d’Appello, affermando che non si poteva far nullo “e che tutto era stato fatto bene dai carabinieri“.
DELITTO DI GARLASCO, FRATTURA TRA FAMIGLIA POGGI E PROCURA?
Questa precisazione da parte del legale della famiglia Poggi sembra evidenziare una divergenza con la procura di Pavia e anche uno certo scetticismo nei confronti degli scenari che sono stati ipotizzati sul delitto di Garlasco. Nel frattempo, i legali di Andrea Sempio, indagato per concorso in omicidio, hanno depositato al gip le loro deduzioni in merito all’opposizione alla richiesta di incidente probatorio. Ad esempio, ritengono che le analisi possano essere effettuato con un accertamento ripetibile, senza coinvolgere tutte le parti.
Inoltre, giudicano “vaga e generica” la richiesta della procura, che ignorerebbe le possibili comparazioni con altri Dna. C’è incredulità, invece, da parte dell’allora fidanzato di Chiara Poggi, che sta scontando la sua pena in carcere, perché si è sempre proclamato innocente e ora sta realizzando che qualcuno vuole approfondire la vicenda. Ora si attende la decisione del gip in merito alle eventuali nuove analisi, in tal caso dovrà stabilire una data per nominare il perito e i consulenti di parte.