Novità sul delitto di Garlasco: il legale di Sempio, Massimo Lovati, accusa la procura di non avere reali spunti per proseguire nell'indagine
Oggi è una giornata particolarmente importante per chi sta seguendo la nuova indagine sul delitto di Garlasco che sta vertendo attorno alla figura di Andrea Sempio con il nuovo interrogatorio disposto dalla Procura garlaschese a carico dello stesso indagato, dell’amico – e fratello della vittima – Marco Poggi e del condannato Alberto Stasi in qualità di “testimone”: una mossa importante le cui implicazioni non sono ancora effettivamente chiare con gli inquirenti che stanno osservando il rigidissimo riserbo previsto dal fascicolo secretato; mentre a parlarci delle novità sull’indagine che ha riportato i media a Garlasco ci ha pensato la diretta mattutina di Mattino 5.
Partendo dalle pochissime cose che sappiamo sulle effettive indagini in corso sul delitto di Garlasco, il triplo interrogatorio iniziato alle 14:00 di oggi e tenutosi in tandem tra Milano e Venezia (dove vive Marco Poggi) sembra avere una duplice motivazione: da un lato – ovviamente – indagare i rapporti tra i tre soggetti interrogati e la vittima e dall’altro quello di evitare eventuali condizionamenti e fughe di notizie; mentre sappiamo che i legali di Andrea Sempio hanno deciso di contestare la convocazione lamentando il mancato rispetto di una procedura burocratica da parte della Procura di Garlasco, al punto che l’indagato non si sarebbe neppure presentato nella Questura milanese.
Garlasco, il legale di Andrea Sempio: “Questa indagini sembra puntare tutto sul mio assistito, non capisco perché”
Durante la diretta odierna di Mattino 5 (che ricordiamo essere andata in onda prima dell’effettivo orario della convocazione dei tre), è stato brevemente intervistato anche il legale che assiste l’indagato per il delitto di Garlasco – ovvero il dottor Massimo Lovati – che si era limitato a precisare che la convocazione di Sempio sarebbe “un atto dovuto”, così come lo sarebbe anche quella di Marco Poggi sentito in qualità di “persona informata dei fatti”; mentre dal suo punto di vista sarebbe “anomalo l’invito allo Stasi di rendere una testimonianza assistita su non si sa cosa“.
Secondo il parere del dottor Lovati è chiaro che la Procura di Garlasco stia “cercando spunti per proseguire le indagini verso determinati obbiettivi che in fin dei conti girano sempre attorno a Sempio che è l’unico indagato”, sostenendo che non riesce effettivamente a capire “perché si stia facendo questa indagine” spacciandola come se fosse “ad ampio raggio, verso obbiettivi e riscontri differenti”, muovendo il fascicolo solamente contro il suo assistito e non contro – come sarebbe forse più logico – dei soggetti “ignoti“.