Il giallo di Garlasco a Mattino 5 News, con le rivelazioni sul messaggio di Michele B, amico di Andrea Sempio: cosa è emerso
A Mattino 5 News stamane vi era ospite Rita Cavallaro, giornalista de Il Tempo, che ha spiegato cosa ha scoperto sul giallo di Garlasco, l’omicidio della povera Chiara Poggi del 13 agosto del 2007. Il focus è sul post pubblicato sulla sua pagina Facebook di Michele B, un ragazzo amico di infanzia di Andrea Sempio che purtroppo si è suicidato. In una delle sue ultime pubblicazioni sui social, il giovane ha scritto le parole “La verità sta nelle cose che nessuno sa”, un verso di una nota canzone dei Club Dogo, ma Rita Cavallaro ha voluto vederci più chiaro, in quanto quel messaggio fu scritto con una strana alternanza di lettere maiuscole e minuscole.
Ha quindi preso quelle parole, lasciando solo le lettere minuscole e arrivando alla frase “A eria ta elle oe he euno sa”, che scritto così non ha alcun senso. In realtà, come confermato da due rabbini che non si conoscono l’un l’altro alla giornalista de Il Tempo, si può tradurre in “C’era una ragazza lì che sapeva”.
GARLASCO, MESSAGGIO MICHELE B: UNA COINCIDENZA CLAMOROSA
Una traduzione clamorosa, una coincidenza incredibile tenendo conto che secondo l’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, Chiara Poggi potrebbe essere stata uccisa perchè aveva scoperto qualcosa che non doveva. Torna quindi in gioco il santuario della Bozzola di Vigevano, a poche centinaia di metri da Garlasco, dove in passato ci sono state accuse di prostituzione e pedofilia, ma anche riti satanici: possibile che Michele B si riferisse proprio a Chiara Poggi con quelle parole scritte poco prima di morire?
De Rensis, avvocato di Alberto Stasi ospite di Mattino 5 News, commenta: “Complimenti dottoressa, è da pelle d’oca”. E Rita Cavallaro ha aggiunto: “Io all’epoca ricordo che si mettevano maiuscole e minuscole nei messaggi e nei post, ma messe così non hanno un senso”, e traducendole dall’ebraico è appunto risultata quella frase.
GARLASCO, MESSAGGIO MICHELE B: IL COMMENTO DI LOVATI
Lovati, legale di Sempio, ha a sua volta commentato: “Questo viene a militare una volta di più la mia ipotesi, non so se la fonte è attendibile o no, penso che la dottoressa Cavallaro lo sia, avrà fatto delle ricerche approfondite, io la prendo come buona, e quindi viene a militare la mia ipotesi”. Possibile quindi che realmente Chiara Poggi sia stata ammazzata da una organizzazione criminale perchè aveva scoperto qualcosa legato al santuario della Bozzola e a presunti giri di pedofilia, prostituzione e tratta di uomini?
Ricordiamo che nel pc della vittima sono state trovate delle ricerche in tal senso, ma ovviamente questo collegamento appare troppo debole per dire con certezza che avesse scoperto realmente un segreto indicibile. Certo è che quelle parole di Michele B, se realmente nascondano quella traduzione in ebraico, lette oggi fanno davvero venire la pelle d’oca e aprono ad uno scenario davvero impensabile.