STEFANIA CAPPA DIFFAMATA DA LE IENE: LA SENTENZA
La famiglia Cappa potrebbe tornare alla carica contro i programmi che stanno tirando in ballo le gemelle Stefania e Paola in relazione al delitto di Garlasco. Sono state, infatti, annunciate nuove azioni legali, dopo quelle degli anni passati che, stando a quanto emerso nelle ultime ore, hanno portato alla condanna del programma Le Iene. La sentenza risale ad aprile, ma ne è stata data notizia solo di recente. La trasmissione di Italia 1 è stata condannata dal tribunale di Milano per diffamazione aggravata.
La decisione del 29 aprile riguarda l’autore Riccardo Festinese e il conduttore Alessandro De Giuseppe. Il processo nacque dalla denuncia sporta per un servizio de Le Iene del 2022, nel quale si insinuò un coinvolgimento di Stefania Cappa nel delitto di Garlasco, senza però alcuna prova.
Il servizio si basava sulla testimonianza di un tecnico del gas, Marco Muschitta, che nel 2007 riferì di aver visto una ragazza bionda con un attrezzo da camino mentre usciva da casa di Chiara Poggi. Ma Muschitta ritrattò subito, spiegando di essersi inventato tutto. Il servizio in questione non chiarì adeguatamente che quelle dichiarazioni non erano utilizzabili: Muschitta fu indagato per calunnia e le sue accuse erano state considerate dai giudici completamente inattendibili.
DELITTO DI GARLASCO, IL CASO MUSCHITTA NELLA BATTAGLIA DEI CAPPA
Per quanto riguarda il servizio del 2022, legato allo speciale sul delitto di Garlasco e alla verità di Alberto Stasi, si fece solo un fugace riferimento al fatto che le dichiarazioni del testimone fossero inutilizzabili formalmente, senza alcuna menzione sul fatto che le sentenze ne avevano demolito la credibilità. Come quella del GUP di Pavia, che assolse Alberto Stasi nel primo processo, e quella del 2011 del tribunale di Vigevano che, pur assolvendo Muschitta, ne evidenziò l’inattendibilità. Infatti, le accuse contro Stefania Cappa erano state definite nella sentenza come prive di “serietà”.
Per questa vicenda, ha ottenuto un risarcimento, in particolare una provvisionale di 10.000 euro, mentre i due imputati sono stati multati: la sanzione è di 500 euro ciascuno. Nel frattempo, è in corso un procedimento civile separato per la cugina della vittima, che ora è un’avvocata esperta in diritto sportivo. Ma potrebbero essercene altri all’orizzonte, visto che — stando a quanto riportato da Affaritaliani — anche i genitori della vittima hanno deciso di sporgere denuncia per difendere la memoria della figlia e la loro reputazione, dopo le nuove teorie e insinuazioni circolate con la riapertura delle indagini.