Il delitto di Garlasco a Mattino 5 News, con l'intervista all'avvocato Massimo Lovati sugli ultimi aggiornamenti sulla vicenda
Mattino 5 News torna ad occuparsi del giallo di Garlasco nella trasmissione di stamane e in collegamento vi era l’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati. Il penalista ha commentato in maniera molto negativa e chiara la decisione di procedere con l’incidente probatorio nei confronti della spazzatura sequestrata alla famiglia di Chiara Poggi ad aprile 2008, otto mesi dopo il giorno dell’omicidio, il 13 agosto del 2007: “Io mi sono opposto ieri preliminarmente all’apertura dello scatolone contenente la spazzatura – dice l’avvocato Lovati su Canale 5- perchè in assenza di un decreto di sequestro che non ho visto pur avendolo richiesto, non si poteva procedere, la legge non va violata e non va violata mai. Il sequestro penale funziona così: ci sono oggetti che vengono appresi immediatamente sulla scena del delitto da parte della polizia giudiziaria, è uno dei compiti della polizia apprendere qualsiasi cosa di utile presente sulla scena dell’omicidio per accertare i fatti”.
E ancora: “Queste apprensioni devono essere convalidate dal pm con un decreto di convalida. Il secondo caso, molto più facile da spiegare, è che l’autorità giudiziaria come recita il codice di procedura, procede al sequestro con decreto motivato, cioè spiega perchè vengono sequestrate determinate cose, e deve descriverle queste cose, ci vuole la lista ma non c’è il decreto di sequestro e non capisco come mai i Ris di Parma e la pg che era intervenuta, non hanno appreso questa spazzatura, perchè?”. Quindi Lovati ha aggiunto: “Preannuncio una istanza di annullamento di tutte queste operazioni perchè in violazione di legge. Nonostante il gip tramite una telefonata, abbia ordinato di proseguire nelle operazioni”.
DELITTO DI GARLASCO, LOVATI: “ECCO PERCHE’ CI OPPONIAMO A TUTTO”
Federica Panicucci chiede come mai la difesa di Sempio si stia in qualche modo opponendo a questa indagine, citando la decisione di Andrea di non presentarsi all’interrogatorio, ma anche il caso della mamma che ha deciso di non rispondere e infine l’incidente probatorio, a cui la difesa si era opposta: “Noi ci opponiamo sempre perchè siamo garanti dell’osservazione della legge – dice Lovati – della procedura, cosa ci siamo a fare noi? L’avvocato deve controllare che tutto proceda secondo la legge, io faccio l’avvocato e nient’altro. Perchè il Fruttolo non è stato preso il 13 agosto del 2007 ed è stato preso dopo 8 mesi, cosa è successo in questo lasso tempo? E cosa è successo dal 18 aprile in assenza di un decreto di sequestro, cosa è successo in 18 anni successivi? Non sono oggetti sequestrati, non c’è stato l’intervento dell’autorità giudiziaria, stiamo parlando di acqua fresca, continuiamo a parlare di oggetti mai sequestrati, cosa ci sono a fare io?”.
Quindi la conduttrice ha domandato se la difesa teme qualcosa e Lovati ha replicato: “Io non temo niente, sono convinto della difesa di Sempio, temo che l’indagine sia viziata da anni in violazione della legge, è dall’inizio che lo dico, parlo di macchinazione, non temo che qualcuno abbia messo qualcosa contro il mio assistito, temo che l’indagine sia condotta in violazione della legge, poi ognuno faccia le sue considerazioni. Io per tutti i miei clienti sono in ansia – precisa – non solo per Sempio, per innocenti e colpevoli: è il mio lavoro è la mia professione, ed ho giurato di adempiere al mio compito”.
DELITTO DI GARLASCO, LOVATI SUI PRESUNTI BIGLIETTINI DI SEMPIO
Massimo Lovati ha continuato: “L’incidente probatorio è stato promosso proprio per la ricerca del dna ma per adesso non è uscito nulla. Il Fruttolo non dovevano neanche prenderlo se osservavano la legge, ormai ce l’hanno e devono fare le loro analisi”. Federica Panicucci ha poi incalzato il legale sui presunti scritti di Andrea Sempio “Ho fatto cose terribili”, che sarebbero stati sequestrati dagli inquirenti durante l’ispezione nella casa dell’indagato di qualche settimana fa.
Il penalista ha replicato: “Non ho mai visto questo bigliettino ne questo stralcio di diario, se me lo volessero far vedere. Fingiamo che ci sia? La fotografia dell’impronta 33 me l’hanno sbattuta in prima pagina, invece questo non me l’hanno fatto vedere. Loro fanno quello che vogliono, o fanno ciò che dice la legge o non fanno niente. Se non lo vedo non so se esiste e poi chi l’ha scritto? Quando avremo verificato che c’è e che l’ha scritto Andrea Sempio allora chiederò al mio assistito perchè l’ha scritto”.

DELITTO DI GARLASCO, LE PAROLE DI MARZIO CAPRA E GIADA BOCELLARI
Sulla spazzatura e l’incidente probatorio Mattino 5 News ha parlato anche con Marzio Capra, genetista della famiglia di Chiara Poggi, che ha precisato sugli schizzi di sangue trovati sul telefono: “Il telefono era stato portato in laboratorio di dattiloscopia, poi erano state prese tutte le tracce di sangue sullo stipite adiacente al telefono, non è che lo schizzettino sotto la cornetta… era uno dei 10.000 schizzi della zona, è stato trattato per le impronte digitali, sicuramente qualcuno avrà usato quel telefono nei mesi precedenti, sicuramente c’erano tante impronte sovrapposte che non possono essere attribuite”.
Infine le parole di Giada Bocellari, una dei legali di Alberto Stasi: “Dello schizzo di sangue non c’è traccia da nessuna parte come anche dell’impronta sullo stipite, io non ne sapevo niente, sarà stata non ritenuta utile giuridicamente, non era stata neanche segnalata che ci fosse, magari è parziale ed ha quattro minuzie, ce ne facciamo poco”. Al momento, dalle prime risultanze, non sembra quindi essere emerso nulla di eclatante dal maxi incidente probatorio di ieri, che non si è ancora concluso tra l’altro. La forte sensazione è che la pistola fumante manchi e probabilmente non si troverà mai. Prossimo step la fine della settimana in arrivo, quando arriveranno le prime risultanze sul dna.