DELITTO DI GARLASCO, PM VUOLE ESEGUIRE NUOVI ESAMI
Ci sono materiali inediti sul delitto di Garlasco che vanno esaminati per la procura di Pavia, che infatti ha chiesto l’incidente probatorio per i test genetici di confronto sul Dna rinvenuto sotto le unghie di Chiara Poggi e con quello di Andrea Sempio. L’esame verrà eseguito anche sui reperti che non sono mai stati approfonditi finora e su quelli che erano stati verificati in passato, ma non attribuiti con sicurezza.
Non è ancora stata fissata la data per l’incidente probatorio, comunque vi potranno prendere parte i consulenti della difesa di Andrea Sempio e della parte civile. A tal proposito, il Corriere della Sera riferisce che i legali dell’indagato potrebbe scegliere di affidarsi all’ex generale dei Ris Luciano Garofano. La procura di Pavia ha comunicato la sua decisione con una nota in cui spiega il presupposto della richiesta di incidente probatorio.
La difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio Chiara Poggi, aveva depositato una consulenza tecnica del genetista Ugo Ricci e una expert opinion di un esperto di fama internazionale come Lutz Roewer, in merito all’utilizzabilità del profilo genetico estratto dal materiale biologico trovato sotto le unghie di Chiara Poggi e alla compatibilità col profilo genetico riconducibile ad Andrea Sempio. Per questo i magistrati hanno affidato a un consulente tecnico di conferirgli un incarico, le cui conclusioni confermano quelle della consulenza della difesa di Alberto Stasi.
LE NUOVE MOSSE DELLA PROCURA DI PAVIA
Nello stesso comunicato, la procura di Pavia ha informato che il 13 marzo è stato acquisito il materiale biologico di Andrea Sempio per determinare il suo Dna, eseguendo l’ordinanza di autorizzazione al prelievo coattivo emessa dal gip.
Gli inquirenti precisano anche che, in seguito ad alcune verifiche, è emerso che ci sono campioni biologici e reperti di Chiara Poggi che non sono stati distrutti, che durante i procedimenti penali sul delitto di Garlasco non sono mai stati esaminati geneticamente o hanno dato riscontro dubbio o inconclusivo, ma ora possono essere approfondito grazie all’evoluzione delle tecnologie attualmente a disposizione.
Gli inquirenti hanno anche acquisito para-adesivi delle impronte ritrovate sulla scena del delitto e sugli oggetti esaminati dai Ris di Parma, ma ritengono possa essere anche cercato materiale genetico nei reperti predetti con esami che che porterebbero alla loro distruzione, per questo si è deciso di fare richiesta di incidente probatorio, che ha valore di prova nel caso si andasse a processo.