Tutte le novità sul delitto di Garlasco: a Zona Bianca De Rensis e Lovati commentano l'imminente apertura dell'incidente probatorio
La diretta di ieri sera di “Zona Bianca” si è tornata a occupare del delitto di Garlasco, a due passi dall’inizio dell’incidente probatorio che dovrebbe imprimere una svolta all’indagine che, da diversi mesi a questa parte, occupa stabilmente le pagine di cronaca con la centrale figura di Andrea Sempio finita sotto la lente degli inquirenti; mentre, per la giustizia italiana, l’unico vero e proprio colpevole accertato per l’omicidio di Chiara Poggi è l’ex fidanzato Alberto Stasi.
Partendo dalle ultime novità su Garlasco, l’attenzione in questo momento è interamente concentrata sul già citato incidente probatorio che dovrebbe iniziare nella giornata di domani, martedì 17 giugno 2025: all’attenzione degli inquirenti ci sarebbero, in particolare, i rifiuti prelevati a casa Poggi (tra due confezioni di Fruttolo, un pacco di cereali, uno di biscotti, un brick di tè, un piattino e una buccia di banana), il tappetino del bagno con la presunta impronta di scarpe macchiate di sangue e le famose 60 impronte.
Particolarmente importante sarà, soprattutto, l’ormai nota impronta 10, lasciata all’interno della porta dell’abitazione di Garlasco, che, secondo gli inquirenti, potrebbe essere attribuibile all’assassino e che non ha mai dato – nell’epoca della prima indagine – una corrispondenza né con Stasi, né con Sempio, né con le gemelle Cappa, né con nessun’altra delle persone che frequentavano casa Poggi; mentre mancherà l’ancor più famosa impronta 33, dato che il calco dell’intonaco è stato completamente consumato nelle prime indagini su Garlasco.
Massimo Lovati: “Temo che sulla spazzatura potrebbero esserci tracce di Andrea Sempio”
Presenti nello studio di Zona Bianca entrambi i legali dei due principali soggetti coinvolti nella vicenda di Garlasco, con il dottor Massimo Lovati – avvocato di Andrea Sempio – che ha parlato del suo “incubo che possano emergere tracce biologiche che possono ricondurre al mio assistito”, pur precisando che “non ho paura di niente”, visto che si dice “sicuro al 100% che Sempio non era in quella casa e che non c’entra nulla con questa vicenda”.
Dal canto suo, il dottor Antonio De Rensis – legale di Stasi, unico condannato per il delitto di Garlasco – ha criticato l’atteggiamento di chi dice che “Chiara per una settimana abbia tenuto un paio di vasetti di Fruttolo, un EstaThe e un piattino e abbia buttato tutto il resto”, fermo restando che “era una ragazza ordinata e aveva lavato i piatti della sera prima”: secondo l’avvocato “se ci saranno delle tracce sul Fruttolo credo saranno di quella mattina“, anche perché è certo che “Sempio non è entrato in quella casa dopo il 4 agosto”.

Il criminologo Marco Strano: “Le nuove analisi spiegheranno le dinamiche dell’omicidio”
Intervistato sempre da Zona Bianca anche il criminologo Marco Strano, che si è concentrato sui recenti rilievi effettuati nell’abitazione di Garlasco, spiegando che “le nuove analisi forniranno delle misurazioni precise al millimetro e una ricostruzione in 3D degli ambienti per tentare di ricostruire la dinamica dell’omicidio”, usando anche un drone per “fare delle valutazioni” sul percorso effettuato da Stasi per entrare nella villetta dei Poggi.
Rilievi che, secondo il criminologo, “non dimostreranno che c’era più di una persona“, dato che in quel caso “ci sarebbero dovute essere più impronte di scarpe, mentre se ne trovò forse una sola”; spiegando che, secondo la ricostruzione ufficiale sul delitto di Garlasco, “Chiara apre la porta all’assassino e poi si muove verso l’interno, si dirigono verso il divano e lì la colpisce prima con dei pugni e con l’arma del delitto, viene poi colpita nuovamente vicino al telefono e poi è stata trascinata verso le scale”; sostenendo che, a suo avviso, i nuovi inquirenti su Garlasco “hanno molto di più di quello che dicono perché quell’impronta sul muro senza sangue sarebbe troppo poco”.